IL CIELO
DEL MESE
- AGOSTO 2002
-
SOLE
Il giorno 11 passa
dalla costellazione del Cancro a quella del Leone.
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1 agosto: il sole
sorge alle 6.05; tramonta alle 20.31
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15 agosto: il sole
sorge alle 6.19; tramonta alle 20.13
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31 agosto: il sole
sorge alle 6.36; tramonta alle 19.48
Nel corso del mese le giornate si accorciano di circa 1 ora e 13 minuti
per una località alla latitudine media italiana.
Gli orari sono espressi
in Ora Legale Estiva, pari ad un'ora in più rispetto all'Ora Solare
o TMEC (Tempo Medio dell'Europa Centrale)
LUNA
Le Fasi:
-
Ultimo quarto il
1
-
Luna nuova il 8
-
Primo Quarto il
15
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Luna piena il 22
-
Ultimo quarto il
31
OSSERVABILITA' DEI
PIANETI
Mercurio: Il
pianeta per tutto il mese tende ad aumentare la propria distanza angolare
dal Sole, avviandosi alla massima elongazione1
che avrà luogo proprio all'inizio di settembre. Tuttavia le condizioni
di osservabilità restano sempre sfavorevoli a causa della modesta
altezza sull'orizzonte, dell'ordine di un decina di gradi. Mercurio
tramonta meno di un'ora dopo il Sole, quindi, le luci e le foschie
del crepuscolo ne renderanno poco agevole l'individuazione.
Venere: Già da diverse settimane è rimasto l'unico pianeta
visibile nel cielo della sera; nelle prime ore dopo il tramonto risplenderà
nel cielo verso Ovest. Pur essendo l'astro più brillante e nonostante
raggiunga (il giorno 22) la massima elongazione dal Sole, corrispondente
ad una distanza angolare di 46°, l'altezza sull'orizzonte diminuisce
progressivamente, riducendo di conseguenza l'intervallo di visibilità.
A inizio agosto Venere tramonta intorno alle 22, ma alla fine del
mese resta visibile un'ora di meno prima che scompaia all'orizzonte
occidentale. Il giorno 1 passa dalla costellazione del Leone a quella
della Vergine, dove transiterà per tutto il mese.
Marte: Invisibile per tutto il mese a causa della congiunzione
con il Sole. Dovremo attendere l'inizio dell'Autunno per rivederlo
a Oriente prima dell'alba.
Giove: Passata la congiunzione di luglio con il Sole, Giove
anticipa gradualmente il suo sorgere nei cieli mattutini per tornare
visibile, ma solo per breve tempo prima dell'alba. A fine mese sorge
circa due ore e mezza prima del Sole. e le condizioni di visibilità
migliorano decisamente. Il pianeta si trova nella costellazione del
Cancro.
Saturno: Lo si può scorgere a Oriente nelle ultime ore della
notte, poiché sorge intorno alle 2 del mattino a inizio mese e poco
prima delle una alla fine. Si trova ai limiti della costellazione
del Toro, quasi al confine con i Gemelli.
Urano: E' osservabile praticamente per tutta la notte, poiché
sorge non appena è tramontato il Sole. Più precisamente, il giorno
20 si troverà in opposizione al Sole - ovvero la nostra stella e il
pianeta si trovano in posizioni diametralmente opposte sulla volta
celeste. Si trova nella costellazione del Capricorno. Per la sua bassa
luminosità, per individuarlo è necessario un binocolo e una cartina
stellare con la sua posizione.
Nettuno: Per la sua osservabilità valgono praticamente le stesse
considerazioni fatte per Urano. Si trova infatti poco a ovest di quest'ultimo,
sempre nella costellazione del Capricorno; sorge meno di un'ora prima
di Nettuno e anch'esso, il 2 agosto, viene a trovarsi in opposizione
con il Sole. Per la sua bassa luminosità è visibile solo con l'uso
di un telescopio.
Plutone: Si trova nella costellazione dell'Ofiuco, a Nord dello
Scorpione. Rimane sopra l'orizzonte solo per alcune ore, prima di
tramontare a Sud-Ovest. E' un astro alla portata solo dei telescopi
di almeno 25 cm di diametro.
CONGIUNZIONI:
Luna - Venere: Intorno alle 21 del giorno 11, la Luna - una sottile
falce in fase crescente - si troverà verso Ovest alla destra di Venere,
nella parte più orientale della costellazione della Vergine e nei
pressi del limite con il Leone come mostrato dalla mappa.
SCIAMI METEORICI
Le Perseidi:
Tutti le conoscono come "Le Stelle Cadenti di San Lorenzo",
ricorrenza che cade il 10 agosto, ma è noto che il massimo del più
famoso sciame di meteore si è in realtà spostato in avanti di quasi
2 giorni. Per apprezzare al meglio lo spettacolo della "pioggia"
di stelle cadenti si consiglia quindi di prolungare le osservazioni
alle notti tra l'11 e il 12 agosto e tra il 12 e il 13.
Lo sciame è attivo per diversi giorni, dal 17 luglio al 24 agosto,
ma a cavallo del giorno 12 la Terra attraversa la parte più densa
della nube di detriti lasciati lungo la propria orbita dalla cometa
Swift-Tuttle, alla quale dobbiamo l'origine del fenomeno.
Il nome di "Perseidi" è legato alla posizione sulla volta
celeste del punto - detto "Radiante" - dal quale appaiono
provenire le meteore, situato nella costellazione del Perseo. La probabilità
di osservare un maggior numero di meteore si ha quando il Radiante,
nel caso specifico quindi la costellazione del Perseo, è alto nel
cielo, il che avviene nella seconda parte della notte.
La Luna non disturberà le osservazioni in modo significativo: essendo
Luna Nuova il giorno 8 e il Primo Quarto il 15, nei giorni successivi
avremo una falce di luna crescente che tramonterà nelle prime ore
della notte.
In condizioni ideali, con un cielo molto buio, lontano da fonti di
illuminazione artificiale, è possibile osservare fino a circa un centinaio
di meteore all'ora.
(rimandiamo alle note
scientifiche per alcuni approfondimenti sull'argomento)
COSTELLAZIONI
In una notte senza
Luna, attendiamo lo spengersi delle ultime luci del crepuscolo e volgiamo
lo sguardo verso Sud, appena a sinistra di Marte. Ci troviamo nel
Sagittario, costellazione che occupa la zona della volta celeste nella
quale è situato il centro della nostra galassia, la Via Lattea. Da
quell'area si origina un fiume di stelle che si estende tutto intorno
a noi e che possiamo seguire alzando lo sguardo andando in alto e
verso sinistra, attraverso il Triangolo Estivo - ovvero le costellazioni
dell'Aquila, della Lira e del Cigno (v. Cielo di Luglio).
Se già ad occhio nudo possiamo apprezzare e intuire l'immensità del
disco di stelle, circa 100 miliardi, in cui siamo immersi, già con
un binocolo il numero di astri visibili è incalcolabile, e innumerevoli
sono le nebulose e gli ammassi stellari che si possono scorgere. Con
un telescopio possiamo poi trovare una vera miniera di oggetti del
cielo, splendidi soggetti per gli appassionati di astrofotografia.
Rimanendo lungo la fascia zodiacale, nelle prime ore della sera c'è
ancora tempo per riconoscere le costellazioni della Bilancia e dello
Scorpione che si avviano al tramonto verso occidente; a Sud - Est
troviamo invece il Capricorno e l'Acquario, costellazioni relativamente
grandi ma prive di stelle brillanti e difficilmente riconoscibili
senza l'ausilio di una carta del cielo.
Vega, la stella più luminosa del cielo estivo, che già sappiamo riconoscere
come uno dei vertici del Triangolo Estivo, insieme a Deneb e Altair,
nelle prima parte della notte si trova prossima allo Zenit, proprio
sopra le nostre teste, e costituisce un buon punto di riferimento
per proseguire il riconoscimento delle altre costellazioni.
Partendo da Vega e spostandoci verso Ovest possiamo individuare la
costellazione di Ercole; più in basso, tra Vega e Antares (la stella
più luminosa dello Scorpione) è situata l'ampia ma poco appariscente
costellazione di Ofiuco.
Ancora più a occidente la brillante stella Arturo contende a Vega
il primato di astro più luminoso: essa fa parte del Bootes, dall'inconfondibile
forma ad aquilone. Alla sua sinistra, la piccola costellazione della
Corona Boreale.
Del Triangolo Estivo abbiamo già detto; in particolare nelle notti
non disturbate dalla luce della Luna, possiamo cimentarci nel riconoscimento
delle costellazioni minori, come la Freccia - tra il Cigno e l'Aquila,
o il Delfino, facilmente individuabile per la sua forma a rombo.
In direzione Nord, la Stella Polare è come sempre al centro della
famiglia delle Costellazioni Circumpolari. L'Orsa Maggiore e l'Orsa
Minore sono accompagnate, procedendo in senso antiorario, dal Dragone,
da Cefeo e, con la caratteristica forma a "W", Cassiopea.
Infine a Est vedremo sorgere il grande quadrilatero di Pegaso, seguito
da Andromeda e Perseo, che ritroveremo protagonisti dei cieli autunnali.
CARTE DEL CIELO
Note
1
Elongazione - Distanza angolare di un pianeta dal Sole, o di
un satellite dal suo pianeta. Per i pianeti interni del Sistema Solare,
come Mercurio e Venere, l'elongazione è ristretta a un campo limitato.
I valori massimi che questi pianeti possono raggiungere a est e a
ovest durante ogni orbita sono chiamati elongazione massima che per
Mercurio varia da 18° a 28° secondo le circostanze, mentre per Venere
varia da 45° a 48°. Per i pianeti più lontani dal Sole, qualunque
elongazione è possibile. Un'elongazione di 90° è chiamata quadratura,
di 0° congiunzione e di 180° opposizione. Quando la posizione di un
pianeta raggiunge in direzione est la massima distanza angolare dal
Sole si dice che è alla massima elongazione orientale, mentre quando
la sua posizione giunge alla massima distanza angolare in direzione
ovest, si dice che è alla massima elongazione occidentale.
NOTE
SCIENTIFICHE
GLI
SCIAMI METEORICI
1) Le stelle cadenti
(scientificamente "meteore") sono fenomeni naturali prodotti
dall'ingresso nell'atmosfera terrestre di un corpuscolo solido detto
meteoroide. Questo, con una velocità tipica di qualche decina di km/s,
entrando nell'alta atmosfera si riscalda per attrito e si disintegra
completamente in una polvere finissima. I meteoroidi che raggiungono
il suolo si dicono meteoriti. La luce emessa dalla meteora è dovuta
dalla ricombinazione elettronica dell'aria che viene ionizzata dal
corpo incandescente, secondo un meccanismo analogo a quello dei tubi
al neon.
2) Ogni notte si osservano
in media una decina di meteore l'ora, ma si possono avere fenomeni
di alta attività meteorica detti "sciami" che si ripresentano
sempre alla stessa data. La ragione di questo comportamento è che
i meteoroidi possono trovarsi in vere e proprie (rarefattissime) "nubi"
dislocate in un ben determinato punto dell'orbita terrestre: in questo
modo, ogni volta che la terra attraversa quel punto della propria
orbita (quindi sempre lo stesso giorno dell'anno), si ha la pioggia
di stelle cadenti.
Si conoscono alcune centinaia di sciami meteorici e ogni anno ne vengono
scoperti di nuovi, di debolissima attività, soprattutto grazie alle
osservazioni di astrofili.
3) La combinazione
del moto di rivoluzione terrestre attorno al sole e di quello proprio
delle meteoriti (anch'esse orbitanti attorno al sole) fa sì che l'osservatore
abbia l'impressione di vedere le scie delle stelle cadenti provenire
da un preciso punto fra le stelle. Tale punto si chiama RADIANTE.
La costellazione in cui si trova tale radiante dà il nome allo sciame.
Quindi le "Leonidi" hanno il radiante nella costellazione
del Leone, e le "Lacrime di San Lorenzo" del 12 agosto,
che appaiono provenire dalla costellazione del Perseo, si chiamano
Perseidi. Va sottolineato che non esiste alcuna relazione fisica tra
costellazione e sciame meteorico: si tratta di una sovrapposizione
prospettica.
4) La reale origine
dei meteoriti è legata al Sistema Solare. In particolare, le comete,
corpi freddi grandi una decina di chilometri, ad ogni passaggio vicino
al sole, possono perdere una considerevole percentuale della propria
massa sotto forma di particelle meteoriche andando incontro ad una
sorta di "morte" per consunzione, che avviene tipicamente
dopo qualche decina di passaggi vicino al sole. Lungo la loro orbita,
allora, iniziano a disperdersi dei frammenti che continuano a rivolvere
attorno al Sole per millenni. Sono tali "sciami" di piccoli
frammenti a produrre molte piogge meteoriche.
5) Il modo migliore
per osservare una pioggia meteorica è quello di sedersi comodamente
su di una sdraio, e mantenere lo sguardo verso il cielo (magari cercando
di allontanarsi dalle città dove l'inquinamento luminoso può svilire
la spettacolarità del fenomeno). Non esiste una direzione preferibile
in cui guardare, ma si può consigliare di osservare dalla parte dove
si troverà il radiante: nel caso delle Perseidi, a nord-est nella
seconda metà della notte. [back]
Con la consulenza di:
Unione Astrofili Italiani - Sezione Meteore
UAI website: http://www.uai.it/sez_met