IL CIELO DEL MESE
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OTTOBRE 2002 -

 

SOLE

Il giorno 31 passa dalla costellazione della Vergine a quella della Bilancia.

  • 1 ottobre: il sole sorge alle 7.08; tramonta alle 18.54

  • 15 ottobre: il sole sorge alle 7.24; tramonta alle 18.31

  • 31 ottobre: il sole sorge alle 6.43; tramonta alle 17.08


Nel corso del mese le giornate si accorciano di circa 1 ora e 21 minuti per una località alla latitudine media italiana.

Fino al 26 ottobre gli orari sono espressi in Ora Legale Estiva, pari ad un'ora in più rispetto all'Ora Solare o TMEC (Tempo Medio dell'Europa Centrale). Nella notte tra il 26 e il 27 torna in vigore l'ora solare.

 

LUNA

Le Fasi:

  • Luna nuova il 6

  • Primo Quarto il 13

  • Luna piena il 21

  • Ultimo quarto il 29

 

OSSERVABILITA' DEI PIANETI 

Mercurio: questo mese corrisponde ad un periodo di visibilità mattutina piuttosto favorevole. Il giorno 13 il pianeta si trova alla massima elongazione1, corrispondente ad una distanza angolare dal Sole di oltre 18°. Osservando il cielo ad oriente circa mezz'ora prima dell'alba, ad un'altezza di una decina di gradi sull'orizzonte, non sarà difficile individuare il pianeta grazie anche alla sua luminosità elevata. Alla fine del mese le condizioni di osservabilità peggiorano rapidamente.

Venere: per lunghi mesi il cielo ad occidente ha ospitato il pianeta più luminoso, ma all'inizio del mese dovremo accontentarci di vederlo per l'ultima volta a pochi gradi sull'orizzonte subito dopo il tramonto del Sole. A fine ottobre Venere sarà in congiunzione con la nostra stella. Dovremo attendere qualche settimana per rivederlo nella nuova veste di astro più brillante del mattino.

Marte: prima del sorgere del Sole, sebbene sia ancora piuttosto basso sull'orizzonte, non sarà difficile scorgere il pianeta poco più in alto rispetto a Mercurio. Con il passare delle settimane, l'altezza sull'orizzonte crescerà ulteriormente aumentando le opportunità di osservarlo. Il giorno 5 esce dalla costellazione del Leone per fare il suo ingresso in quella della Vergine.

Giove: con la scomparsa di Venere dal cielo occidentale, in orari serali non potremo vedere alcun pianeta ad occhio nudo per qualche settimana. Dovremo pazientare ancora un po' per rivedere con maggiore comodità altri pianeti brillanti come Giove e Saturno. Per il momento Giove è ancora visibile solo nella seconda parte della notte, ma l'orario del suo sorgere anticipa velocemente: a inizio mese, infatti, sorge intorno alle 1 (ora legale), mentre alla fine del mese sorgerà alle 23.30 circa (ora solare). Il pianeta si trova nella costellazione del Cancro.

Saturno: è il primo dei pianeti riconoscibili ad occhio nudo a ricomparire nel cielo della sera, dopo il tramonto del Sole. Nei primi giorni del mese, sorgendo intorno alle 23 (ora legale), raggiungerà un'altezza sufficiente ad osservarlo chiaramente solo dopo la mezzanotte. Con il ritorno dell'ora solare, a fine ottobre sorgerà già alle 20: potremo quindi rintracciarlo basso sull'orizzonte orientale già nelle prime ore della notte. Il pianeta permane ancora nella costellazione di Orione, vicino al limite con le costellazioni di Toro e dei Gemelli.

Urano: è osservabile per alcune ore nella prima parte della notte. Anticipa velocemente l'orario del suo tramonto, che a fine di mese avviene intorno a mezzanotte e mezza. Urano si trova nella parte più orientale della costellazione del Capricorno, non lontano dal confine con l'Acquario. Data la sua bassa luminosità, per individuarlo è necessario un binocolo e una cartina stellare.

Nettuno: l'osservabilità di Nettuno continua ad essere simile a quella di Urano, ma l'intervallo di visibilità è leggermente inferiore poiché tramonta circa un'ora e mezza prima di quest'ultimo. Il pianeta si trova ancora nella parte più occidentale della costellazione del Capricorno. Per la sua bassa luminosità è visibile solo con l'uso di un telescopio.

Plutone: si trova nella costellazione dell'Ofiuco. Dopo il crepuscolo rimane sopra l'orizzonte solo un paio d'ore, prima di tramontare a Sud - Ovest. Molto basso sull'orizzonte, diventa praticamente inosservabile anche con telescopi di adeguata potenza.

 

CONGIUNZIONI:

Luna - Saturno: la sera del 25 ottobre la Luna e Saturno si troveranno nei pressi dei confini tra le costellazioni di Orione, Toro, Auriga e Gemelli (vedi mappa).

Luna - Giove: nella seconda parte della notte tra il 29 e il 30 la Luna all'ultimo quarto si troverà vicino a Giove, nella costellazione del Cancro (vedi mappa).

 

COSTELLAZIONI

Solo nelle prime ore della notte ci sarà ancora l'opportunità di osservare parte delle costellazioni che hanno dominato il cielo estivo. Una volta spente le ultime luci del crepuscolo serale, avremo appena il tempo di vedere ad occidente il tramonto del Bootes con la brillante stella Arturo, subito seguito dall'Ofiuco e da Ercole. Abbiamo a disposizione qualche ora in più per vedere ancora una volta il "Triangolo Estivo", del quale ricordiamo i componenti: ai vertici troviamo le stelle Altair dell'Aquila, Vega della Lira e infine Deneb del Cigno. (si vedano le rubriche dei mesi precedenti per le descrizioni più dettagliate delle tre costellazioni). 

Lungo l'eclittica cominciano ad apparire ad Est le costellazioni dello Zodiaco che vedremo alte in cielo per i successivi mesi dell'Autunno e dell'Inverno: in tarda serata sorgeranno prima il Toro e successivamente i Gemelli. Ad Ovest, poco dopo il tramonto del Sole, vedremo per l'ultima volta per quest'anno il Sagittario; a Sud - Ovest il Capricorno e l'Acquario, privi di stelle particolarmente brillanti, non offrono punti di riferimento particolarmente rilevanti. La costellazione dei Pesci è anch'essa poco appariscente, ma la sua posizione, a sud di quella di Pegaso, ne facilita il ritrovamento sulla volta celeste.

Ancora più ad Est è facile identificare la piccola costellazione zodiacale dell'Ariete. Il grande quadrilatero di Pegaso, il cavallo alato, è situato ben alto nel cielo in questa stagione, quasi allo zenit - cioè sulla verticale sopra le nostre teste. Tra Pegaso e la Stella Polare, quest'ultima come sempre ferma in cielo ad indicare il Nord, troviamo Cassiopea, con la sua inconfondibile forma a "W", e Cefeo, quest'ultima costellazione un po' più difficile da riconoscere essendo priva di stelle brillanti (una mappa del cielo sarà utile per facilitarne l'identificazione). Dal vertice nord-est del quadrilatero di Pegaso inizia un allineamento di 3 stelle piuttosto luminose: si tratta della costellazione di Andromeda. 

Proseguendo ancora sullo stesso allineamento, sull'orizzonte di nord-orientale, sopra la brillante stella Capella (della costellazione dell'Auriga), possiamo riconoscere il Perseo, con una forma che ricorda una "Y" rovesciata. Tutte queste costellazioni sono legate da una notissima leggenda della mitologia classica. Questa è la storia tramandata: Cefeo era il re d'Etiopia, e Cassiopea era la regina, sua consorte. Da notare che l'Etiopia del mito non va confusa con quell'attuale; gli storici collocano la leggenda nel territorio corrispondente alla moderna Tel Aviv. Cassiopea era una donna bellissima e terribilmente vanitosa, al punto di vantarsi di essere perfino più affascinante delle Nereidi, le ninfe del mare. Queste ultime, offese dalla sfrontatezza della regina, chiesero a Poseidone, il Dio del mare, di vendicarle. Poseidone mandò allora un mostro marino, la Balena (raffigurata in una grande costellazione, un po' difficile da identificare perché priva di stelle brillanti, situata bassa sull'orizzonte a Sud - Est, sotto i Pesci e l'Ariete) a devastare le coste del regno di Cefeo. Lo sventurato re chiese all'Oracolo di Ammone cosa potesse fare per placare l'ira del Dio del mare: l'Oracolo gli ordinò di sacrificare al mostro sua figlia, l'incolpevole Andromeda. La povera fanciulla fu incatenata ad uno scoglio, nell'attesa della sua orrenda fine tra le fauci della Balena. Ma come in tutte le storie a lieto fine, ecco che arriva il nostro eroe, il famoso Perseo (reduce da altre imprese: aveva appena ucciso la terribile Medusa, la Gorgone con la chioma costituita da un intreccio di serpenti). Perseo arriva in groppa al suo destriero, il cavallo alato Pegaso, uccide il mostro e, liberata Andromeda, la sposa.

Parlando di queste costellazioni, non si può fare a meno di citare due oggetti del cielo tra i più ammirati dagli astrofili. Si tratta di oggetti molto facili da osservare, adatti anche a chi si avvicina per la prima volta all'osservazione astronomica. Iniziamo con il "Doppio Ammasso del Perseo", già citato nel "cielo di settembre": si trova nella zona di cielo tra Perseo e Cassiopea ed è già visibile ad occhio nudo in cieli oscuri e senza Luna, ma diventa spettacolare già con un semplice binocolo. Complessivamente i due ammassi sono costituiti da circa 400 stelle, e distano da noi oltre 7.000 anni luce.

Guardiamo adesso la costellazione di Andromeda: delle 3 stelle più brillanti che troviamo vicino a Pegaso, prendiamo a riferimento quella centrale. Spostiamoci da lì verso Cefeo: con l'aiuto di una mappa, non sarà difficile notare anche con un binocolo (ma in cieli molto bui si può intravedere anche ad occhio nudo) una leggera nebulosità a forma di ellisse schiacciata. E' la famosa Galassia di Andromeda, omonima della costellazione che la ospita. Andromeda è la galassia più vicina alla nostra Via Lattea, ma i "grandi numeri" che la caratterizzano non mancheranno di emozionare chi per la prima volta potrà osservarla attraverso un telescopio: si trova comunque alla distanza di circa 2 milioni e mezzo di anni luce (un anno luce è pari a poco meno di 10.000 miliardi di km.), ha un diametro di 120.000 anni luce e contiene oltre 100 miliardi di stelle!

Concludiamo il tour del cielo con l'Orsa Maggiore, che in questo periodo troviamo bassa sull'orizzonte settentrionale. Tra le due Orse possiamo riconoscere il Dragone.

CARTE DEL CIELO

 

Sfondo
Nero

Sfondo
Bianco

Dettaglio della carta

Orizzonte Nord 15 ottobre ore 21:00
Orizzonte Sud 15 ottobre ore 21:00
Orizzonte Ovest 15 ottobre ore 21:00
Orizzonte Est 15 ottobre ore 21:00
Zenit 15 ottobre ore 21:00
Congiunzione Luna-Saturno   25 ottobre ore 23:30
Congiunzione Luna-Giove 30 ottobre ore  06:00


Note

1 Elongazione - Distanza angolare di un pianeta dal Sole, o di un satellite dal suo pianeta. Per i pianeti interni del Sistema Solare, come Mercurio e Venere, l'elongazione è ristretta a un campo limitato. I valori massimi che questi pianeti possono raggiungere a est e a ovest durante ogni orbita sono chiamati elongazione massima che per Mercurio varia da 18° a 28° secondo le circostanze, mentre per Venere varia da 45° a 48°. Per i pianeti più lontani dal Sole, qualunque elongazione è possibile. Un'elongazione di 90° è chiamata quadratura, di 0° congiunzione e di 180° opposizione. Quando la posizione di un pianeta raggiunge in direzione est la massima distanza angolare dal Sole si dice che è alla massima elongazione orientale, mentre quando la sua posizione giunge alla massima distanza angolare in direzione ovest, si dice che è alla massima elongazione occidentale.

Indice cielo del mese