IL CIELO
DEL MESE
- GENNAIO 2003
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SOLE
Si trova nella costellazione
del Sagittario fino al 20, quando passa nella costellazione del Capricorno(*).
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1 gennaio: il sole
sorge alle 7.40; tramonta alle 16.51
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15 gennaio: il
sole sorge alle 7.38; tramonta alle 17.05
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31 gennaio: il
sole sorge alle 7.26; tramonta alle 17.25
La durata del giorno
aumenta di 48 minuti dall'inizio del mese.
(Gli orari indicati
sono validi per una località alla latitudine media italiana).
(*) Segnaliamo
una coincidenza: lo stesso giorno 20 per l'astrologia il Sole entra
nel "segno zodiacale" dell'Acquario, mentre in realtà -
per il noto fenomeno della precessione degli equinozi - il Sole è
"rimasto indietro" approssimativamente di una costellazione
zodiacale - ragione per cui la nostra stella viene a trovarsi in realtà
nel Capricorno. Possiamo così sottolineare una volta di più l'assenza
di alcuna attinenza tra il "cielo astrologico" e la volta
celeste reale che noi osserviamo.
LUNA
Le Fasi:
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Luna nuova il 2
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Primo Quarto il
10
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Luna piena il 18
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Ultimo quarto il
25
OSSERVABILITA' DEI
PIANETI
Mercurio: nei
primi giorni dell'anno si può tentare di scorgerlo tra le luci del
crepuscolo serale, ma diverrà inosservabile con l'avvicinarsi al Sole
fino alla congiunzione* prevista per l'11 gennaio. Dopo pochi giorni
tornerà ad essere visibile ma nei cieli del mattino, dove, alla fine
del mese, sarà relativamente facile da individuare a Sud-Est tra le
prime luci dell'alba.
Venere: il fulgore del pianeta più brillante continua a dominare
il cielo mattutino. All'inizio dell'anno sorge circa 3 ore e mezza
prima del Sole, ma l'intervallo di osservabilità si riduce gradualmente
di circa 40 minuti nel corso del mese. Il pianeta si trova inizialmente
nella Bilancia, il giorno 9 entra nello Scorpione, infine il 14 fa
il suo ingresso nella parte meridionale della costellazione dell'Ofiuco.
Marte: sorge intorno alle 03,30 del mattino. E' dunque possibile
osservarlo per circa 3 ore prima che cominci a sparire immerso nella
luce crepuscolare. Prima dell'alba si troverà e Sud-Sud-Est, a circa
25° di altezza sull'orizzonte. Per buona parte nel mese Marte attraversa
la Bilancia, il giorno 21 entra nello Scorpione dove rimane solo pochi
giorni e il 29 passa nella parte meridionale della costellazione dell'Ofiuco.
Giove: prosegue un periodo di osservabilità ottimale per il
pianeta gigante che è l'astro più splendente fino al sorgere di Venere.
Giove sorge intorno alle 19,30 nei primi giorni dell'anno e anticipa
sempre più la sua levata, così che alla fine del mese sarà visibile
praticamente per l'intera notte. Il pianeta si trova ancora nella
parte orientale del Cancro, non lontano dal confine con il Leone.
Saturno: anche il "Signore degli Anelli" gode di
un'ottima visibilità, in particolare nella prima parte della notte.
Esso culmina verso Sud, ossia raggiunge la massima altezza sull'orizzonte,
intorno alle 22. Il pianeta si trova ancora nei pressi del limite
orientale del Toro, vicino al confine con le costellazioni di Orione
e dei Gemelli.
Urano: l'osservabilità è ormai limitata ad un breve intervallo
limitato a poco tempo dopo il tramonto del Sole. Il pianeta tramonta
intorno alle 20,30 nei primi giorni del mese e diventa praticamente
inosservabile alla fine. Il giorno 21, dopo una lunga permanenza nella
parte più orientale della costellazione del Capricorno, fa il suo
ingresso nell'Acquario. Data la sua bassa luminosità, per individuarlo
è necessario un binocolo e una cartina stellare.
Nettuno: poiché si avvia alla congiunzione con il Sole prevista
per il giorno 31, è impossibile da osservare. Il pianeta si trova
nella costellazione del Capricorno.
Plutone: ha inizio il periodo di osservabilità mattutina nella
costellazione dell'Ofiuco. Si può individuarlo a Est-Sud-Est con l'aiuto
indispensabile di un telescopio.
CONGIUNZIONI - OCCULTAZIONI:
Congiunzione Luna
- Saturno: nella notte del 15 gennaio potremo ammirare Saturno
molto vicino alla Luna. Più a destra si potranno riconoscere le Iadi,
la brillante stella Aldebaran e le Pleiadi (vedi
mappa) nella costellazione del Toro.
Congiunzione Luna - Giove: la sera del giorno 19 il grande
disco lunare (il giorno prima è Luna Piena) si troverà a sinistra
di Giove: la congiunzione sarà visibile tra le costellazioni del Leone
e del Cancro (vedi mappa).
Congiunzione Luna - Venere: il giorno 28, prima dell'alba,
sarà osservabile una bella configurazione di astri: oltre alla Luna
e Venere alla minima distanza, poco più a destra si possono riconoscere
due astri dall'inconfondibile colore rosso: uno è il pianete Marte,
l'altro è la stella Antares della costellazione dello Scorpione (vedi
mappa).
COSTELLAZIONI
La presenza dei punti
di riferimento offerti da due corpi celesti molto luminosi come Giove
e Saturno può essere di aiuto per identificare alcune costellazioni
della fascia zodiacale*. Saturno si trova infatti tra il Toro ed i
Gemelli, mentre Giove brilla tra il la piccola costellazione del Cancro
e la maestosa costellazione del Leone. A occidente si avviano al tramonto
la piccola costellazione dell'Ariete e quella estesa ma non molto
appariscente dei Pesci, che potremo individuare più facilmente prendendo
a riferimento il grande quadrilatero di Pegaso. Sopra il suo vertice
più alto sull'orizzonte è ancora ben visibile Andromeda con l'omonima
galassia. Proseguendo oltre Andromeda troviamo altissimo in cielo,
praticamente allo Zenit*, il Perseo, e appena più un basso, sopra
i Gemelli, l'Auriga, facilmente riconoscibile per la sua forma a pentagono.
La stella più luminosa
dell'Auriga è Capella, termine che in latino significa "capretta".
La mitologia vi riconosce infatti Amaltea, la capra con il cui latte
fu allattato Zeus. Tornando al di sotto della fascia zodiacale, a
Sud-Ovest le estese costellazioni - ma prive di stelle brillanti -
della Balena e dell'Eridano precedono il Grande Cacciatore, ossia
la protagonista incontrastata del cielo invernale: la costellazione
di Orione. Di quest'ultima rammentiamo la nomenclatura delle stelle
più brillanti: ai vertici del quadrilatero che ne disegna le spalle
e le ginocchia, troviamo in alto Betelgeuse e Bellatrix, in basso
Rigel e Saiph. Le tre stelle allineate che ne rappresentano la cintura
sono, da sinistra a destra, Anlitak, Alnilam e Mintaka. Da non perdere
un'osservazione con un telescopio, ma è sufficiente anche un binocolo,
per ammirare nella spada, poco sotto la cintura, la grande nebulosa
M42. Il cacciatore Orione è accompagnato in cielo dai suoi due cani,
le costellazioni del Cane Maggiore, dove troviamo Sirio, la stella
più brillante del cielo invernale, ed il Cane Minore, dove brilla
un'altra stella facilmente identificabile: Procione.
Chiudiamo il tour della volta celeste rivolgendo lo sguardo verso
Nord: attorno alla Stella Polare nell'Orsa Minore, riconosciamo in
senso antiorario Cassiopea, con l'inconfondibile forma a "W",
la più evanescente Cefeo, il serpeggiante Dragone, l'Orsa Maggiore
e la Giraffa.
CARTE DEL CIELO
Note
Congiunzione:
allineamento con la Terra di due corpi nel Sistema Solare in cui essi
appaiano, visti dalla Terra, prospetticamente (anche se solo approssimativamente)
nello stesso luogo nel cielo. Si dice che un pianeta è in congiunzione
quando è alla stessa longitudine eclittica del Sole o pressoché in
linea con esso. I pianeti Mercurio e Venere possono formare tale linea
quando sono o dietro il Sole (congiunzione superiore), dunque invisibili
dalla Terra, o fra la Terra e il Sole (congiunzione inferiore) e,
quindi, altrettanto impossibili da osservare. Le congiunzioni possono
verificarsi anche fra pianeti o fra uno o più pianeti e la Luna o
fra pianeti e le loro lune se visti dalla Terra, ma, in molti casi,
il termine congiunzione è spesso usato in modo improprio per indicare
un avvicinamento di corpi celesti entro pochi gradi.
Zodiaco: fascia
di dodici più una costellazioni attraverso cui passa il Sole durante
il suo cammino nel cielo lungo l'eclittica. Esse sono Ariete, Toro,
Gemelli, Cancro, Leone, Vergine, Bilancia o Libra, Scorpione, Sagittario,
Capricorno, Acquario e Pesci, ma benché anticamente l'eclittica passasse
solo attraverso queste dodici costellazioni, gli effetti della precessione
e le precise definizioni dei confini delle costellazioni indicano
che ora essa passa attraverso una tredicesima: Ofiuco. Dato che le
orbite di tutti i pianeti, con l'eccezione di Plutone, giacciono molto
vicine in un piano, i cammini apparenti dei pianeti rimangono entro
le costellazioni zodiacali o molto vicino. Nella tradizione astrologica,
lo zodiaco viene diviso in dodici uguali porzioni di 30°, in ognuna
delle quali è allocato un "segno", ma questi non corrispondono
esattamente alla costellazioni astronomiche, che sono di dimensioni
variabili. L'effetto della precessione ha ulteriormente contribuito
ad aumentare la disparità fra la vera posizione del Sole e dei segni
astrologici.
Zenit: è il
punto più alto della sfera celeste che corrisponde alla proiezione
di un ipotetico filo a piombo posizionato proprio sopra la testa dell'osservatore.
Per la definizione geometrica è il punto di intersezione tra la retta
verticale passante dal punto di osservazione e la volta celeste, ossia
a 90° rispetto all'orizzonte e diametralmente opposto al nadir che
corrisponde al punto di proiezione del filo a piombo passante per
il centro della Terra.