IL CIELO DEL MESE
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LUGLIO 2003 -

 

SOLE

Il giorno 21 passa dalla costellazione del Gemelli a quella del Cancro.

  • 1 luglio: il sole sorge alle 5.40; tramonta alle 20.52
  • 15 luglio: il sole sorge alle 5.49; tramonta alle 20.46
  • 31 luglio: il sole sorge alle 6.04; tramonta alle 20.32


Oltrepassato il Solstizio d'Estate del 21 giugno, le giornate tornano lentamente ad accorciarsi. Alla fine del mese la durata del giorno è più breve, rispetto al 1° luglio, di circa 44 minuti per una località alla latitudine media italiana.

Gli orari sono espressi in Ora Legale Estiva, pari ad un'ora in più rispetto all'Ora Solare o TMEC (=Tempo Medio dell'Europa Centrale)
(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana)

 

LUNA

Le Fasi:

  • Primo quarto il 7

  • Luna piena il 13

  • Ultimo quarto il 21

  • Luna nuova il 29

 

OSSERVABILITÀ DEI PIANETI

Mercurio: Il giorno 5 si trova in congiunzione con il Sole, per cui nella prima parte del mese è del tutto inosservabile.
Nell'ultima decade di luglio, quando il pianeta si sarà allontanato a sufficienza dalla nostra stella, si potrà tentare di scorgerlo alla sera, molto basso sull'orizzonte, dopo il tramonto del Sole.
Anche se sarà difficile individuarlo, confuso tra le luci del crepuscolo, sarà possibile ricorrere, come punto di riferimento, al pianeta Giove - molto più luminoso - con il quale sarà in congiunzione il giorno 26.

Venere: a fine mese sorge appena mezz'ora prima del Sole. Lo si potrà quindi scorgere brevemente a Nord-Est solo grazie alla sua grande luminosità, ma ben presto scompare tra le luci dell'alba. Il pianeta si avvia ormai alla congiunzione con il Sole, e per il resto dell'Estate sarà inosservabile. Venere, inizialmente nel Toro, attraversa i Gemelli dal giorno 4 al 27, quando entra nel Cancro.

Marte: Il pianeta rosso si accinge a diventare il protagonista assoluto del cielo estivo. All'approssimarsi della "grande opposizione di agosto", Marte aumenta la propria luminosità fino a superare perfino Giove. Con la concomitante sparizione dai nostri cieli di Venere e dello stesso Giove, Marte diventa quindi l'astro più brillante della volta celeste. A inizio mese il pianeta sorge ancora piuttosto tardi, dopo le 23: dovremo attendere la seconda parte della notte per vederlo abbastanza alto e cimentarsi nelle osservazioni astronomiche. Con un telescopio si potranno scorgere interessanti dettagli della superficie, come ad esempio la calotta polare meridionale. A fine mese sorge circa un'ora e mezza prima, per cui quasi tutta la notte è utilizzabile per osservarlo. Il pianeta si trova nella costellazione dell'Acquario.

Giove: nei primi giorni del mese tramonta circa due ore dopo il Sole, quindi intorno alle 22 sarà ancora possibile individuarlo prima di vederlo scomparire sull'orizzonte occidentale. Nel corso del mese l'istante del tramonto del pianeta anticipa rapidamente: solo se l'orizzonte sarà libero da ostacoli e foschie si potrà tentare di osservare la già menzionata congiunzione con Mercurio. Giove si trova nella costellazione del Leone.

Saturno: Il mese scorso ha avuto luogo la congiunzione con il Sole, il pianeta è quindi inosservabile per diversi giorni. Gradualmente Saturno tornerà a farsi vedere nei cieli del mattino. A fine mese sorge circa due ore prima del Sole, rendendo possibile l'osservazione del pianeta per un breve intervallo di tempo prima dell'alba. Saturno si trova nella costellazione dei Gemelli.

Urano: L'intervallo di osservabilità è sostanzialmente analogo a quello di Marte, dato che anche Urano si trova nella costellazione dell'Acquario. Ovviamente la sua luminosità è estremamente inferiore, per cui per osservarlo è necessario un telescopio o un buon binocolo.

Nettuno: Analogamente ai mesi precedenti, il pianeta sorge circa un'ora prima di Urano. Le condizioni di osservabilità sono quindi leggermente migliori anche se per individuarlo è sempre necessario utilizzare una strumentazione adeguata, preferibilmente un telescopio. Nettuno si trova nella costellazione del Capricorno, più a occidente di Urano e un po' più alto sull'orizzonte.

Plutone: è osservabile per quasi tutta la durata della notte, ma a fine mese anticipa sensibilmente il suo tramonto. Per individuarlo è indispensabile l'uso di un telescopio. Si trova nella costellazione dell'Ofiuco, a Nord dello Scorpione.


Approfondimento

Le effemeridi dei pianeti

Rubrica a cura del sito "ADASTRON"

Le effemeridi dei pianeti del mese di luglio sono consultabili alla pagina web:
http://digilander.libero.it/adastron/luglio03.htm 

 

CONGIUNZIONI

Luna - Giove: poco dopo il tramonto, la sera del 2 luglio, si potrà osservare la falce di Luna crescente accanto a Giove nella costellazione del Leone (vedi mappa).

Luna - Marte: nella notte tra il 16 e il 17 sarà possibile osservare Marte vicino alla Luna nella costellazione dell'Acquario (vedi mappa).

 

COSTELLAZIONI

Le corte notti dell'estate ci costringono ad attendere la tarda serata perché la piena oscurità ci consenta di osservare chiaramente la volta celeste. Spente le ultime luci del crepuscolo, volgiamo lo sguardo a Sud-Est ed alziamolo fino quasi allo zenit (*). Non sarà difficile individuare tre stelle particolarmente brillanti. Unendole idealmente con tre segmenti, avremo riconosciuto il cosiddetto "Triangolo Estivo" (vedi mappa): i tre notissimi astri ai vertici sono Vega, Altair e Deneb. Queste stelle fanno parte di costellazioni distinte, rispettivamente Lira, Aquila e Cigno.
Per tutta la stagione questo inconfondibile gruppo di astri si troverà ben alto sopra le nostre teste a sovrastare il cielo d'estate.

Vega è la stella più brillante del cielo estivo: oltre ad essa la Lira comprende anche un piccolo gruppo di 4 stelle disposte a parallelogramma. La costellazione raffigura lo strumento musicale di Orfeo, straordinario musicista, che con esso suonava musiche malinconiche, affranto dal dolore per la morte della sua adorata moglie, la ninfa Euridice.

La costellazione dell'Aquila ha invece una forma a "T", e Altair ne rappresenta la testa. L'Aquila porta i fulmini a Zeus, Dio del Tuono, e lo accompagna in molte leggende. Tra le più note, quella di Prometeo, l'uomo che osò per primo scalare l'Olimpo, il monte degli Dei, per rubare il fuoco. Per punirlo Zeus lo legò ad una rupe e mandò l'Aquila a mangiargli il fegato.

Completa il trittico la luminosa stella Deneb della costellazione del Cigno, detta anche Croce del Nord, per la sua forma facilmente riconoscibile.

Deneb in arabo significa coda: questa stella rappresenta infatti la coda dell'animale in cui si trasformò Zeus per sedurre Leda. Dalla loro unione nacquero i Gemelli (Castore e Polluce, rappresentanti nella costellazione zodiacale), Clitennestra ed Elena, destinata a diventare famosa come Elena di Troia.

Deneb merita un'attenzione particolare: tra le stelle brillanti del cielo, essa è la più lontana visibile ad occhio nudo: essa dista oltre 1600 anni luce da noi! Questo significa che la luce che percepiamo è stata emessa 16 secoli fa, poco prima del crollo dell'Impero Romano, e dopo aver viaggiato per anni e anni nel vuoto, solo adesso è giunta ai nostri occhi! Per confronto, Altair dista solo 16 anni luce - 100 volte meno di Deneb - e Vega circa 27 anni luce. Questi ultimi due astri sono quindi luminosi principalmente per effetto della loro distanza relativamente piccola. Deneb è invece una cosiddetta "supergigante azzurra", con un diametro pari a oltre 150 volte quello del Sole ed una luminosità di decine di migliaia di volte superiore.

Abbassando lo sguardo sull'orizzonte meridionale, si potranno riconoscere le costellazioni zodiacali. Procedendo da Ovest verso Est, nelle prime ore della sera si farà appena in tempo a scorgere il Leone, ormai al tramonto, seguito dalla Vergine. Non particolarmente appariscente è la costellazione della Bilancia - unico oggetto inanimato tra i segni zodiacali - mentre inconfondibile è la sagoma dello Scorpione con al centro la rossa Antares. A Sud - Est possiamo riconoscere il Sagittario, la cui posizione ci indica la direzione del centro della Via Lattea, la nostra Galassia.

Ricordiamo l'Ofiuco, la 13° costellazione zodiacale, molto estesa ma priva di stelle particolarmente luminose.

Allontanandoci dall'eclittica (**), alta nel cielo notiamo la stella più luminosa dopo Vega: si tratta di Arturo, nella costellazione del Bootes. Quest'ultima ha una caratteristica forma ad aquilone; accanto ad essa possiamo riconoscere la piccola costellazione della Corona Boreale, a forma di "U". Spostandoci in alto a sinistra, troviamo la costellazione di Ercole.

Nel cielo settentrionale troviamo come sempre l'Orsa Maggiore e l'Orsa Minore. Guardando in direzione Nord, verso quindi la Stella Polare, l'Orsa Maggiore sarà sulla sinistra, in direzione Nord-Nord-Ovest, mentre in basso a destra possiamo riconoscere Cassiopea e, più in alto, Cefeo.

(*) Lo Zenit è il punto più alto della sfera celeste, proprio sopra la nostra testa: per la definizione geometrica è il punto di intersezione tra la retta verticale passante dal punto di osservazione e la sfera celeste.

(**) L'eclittica è il percorso apparente del Sole nell'arco dell'anno lungo la volta celeste; geometricamente, è l'intersezione tra quest'ultima e il piano dell'orbita terrestre.



CARTE DEL CIELO

 

Sfondo
Nero

Sfondo
Bianco

Dettaglio della carta

Orizzonte Nord 15 luglio ore 22:00
Orizzonte Sud 15 luglio ore 22:00
Orizzonte Ovest 15 luglio ore 22:00
Orizzonte Est 15 luglio ore 22:00
Zenit 15 luglio ore 22:00
Congiunzione Luna-Giove   2 luglio ore 22:00
Congiunzione Luna-Marte 16 luglio ore 23:50
Mappa Triangolo Estivo 15 luglio ore 22:00

Indice cielo del mese