IL CIELO
DEL MESE
- SETTEMBRE 2003
-
SOLE
Il giorno 17 passa dalla costellazione del Leone a quella della Vergine.
- 1 settembre: il sole sorge alle 6.37; tramonta alle 19.47
- 15 settembre: il sole sorge alle 6.51; tramonta alle 19.23
- 30 settembre: il sole sorge alle 7.07; tramonta alle 18.56
Nel corso del mese le giornate si accorciano di circa 1 ora e 21 minuti per una località alla latitudine media italiana.
Gli orari sono espressi in Ora Legale
Estiva, pari ad un'ora in più rispetto all'Ora Solare o TMEC (=Tempo
Medio dell'Europa Centrale)
(Gli orari indicati sono validi
per una località alla latitudine media italiana)
LUNA
Le Fasi:
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Primo quarto il 3
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Luna piena il 10
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Ultimo quarto il 18
-
Luna nuova il 26
OSSERVABILITÀ DEI
PIANETI
Mercurio:
Per le prime due settimane il pianeta è inosservable in quanto il giorno 11 viene a
trovarsi in congiunzione con il Sole. Tuttavia un repentino allontanamento
dalla nostra stella in pochi giorni porta Mercurio alla migliore visibilità
mattutina dell'anno.
Il giorno 27 raggiunge la massima elongazione1,
ad una distanza angolare dal Sole di oltre 17°: di per sé non è un valore
elevatissimo, ma la traiettoria seguita dal pianeta è quasi perpendicolare
all'orizzonte e questo implica una maggiore altezza del pianeta, che resta
quindi osservabile per oltre un'ora,
prima di essere nascosto dalla luce del Sole.
Venere: Il pianeta è inosservabile, essendo reduce dalla recente congiunzione
con il Sole del mese scorso.
Dovremo attendere novembre per osservarlo nelle
migliori condizioni nelle prime ore della sera.
Marte: Lo spettacolo non è ancora finito!
Sono passati solo pochi giorni dalla "Grande Opposizione" di fine agosto e per diverse settimane
Marte rimane ancora l'astro più brillante della volta celeste, in condizioni
ottimali per essere osservato ad occhio nudo e con i telescopi.
Comunque con il passare dei giorni la distanza dalla Terra aumenta e
di conseguenza iniziai a diminuire la luminosità del "pianeta rosso";
nel contempo anticipa l'orario del suo tramonto, per cui non sarà più
osservabile nella seconda parte della notte.
Il momento migliore
per osservarlo sarà alla sua culminazione: lo vedremo verso Sud, alla massima
altezza sull'orizzonte, raggiunta intorno alla mezzanotte a inizio mese e alle 23 circa verso la fine.
Marte si trova ancora nella parte centrale della costellazione dell'Acquario.
Giove: Anche il pianeta gigante, come Venere, è stato in congiunzione
con il Sole nel mese di agosto; a inizio mese è quindi ancora inosservabile.
Tuttavia la distanza angolare dal Sole aumenta piuttosto rapidamente e a fine settembre
sarà già possibile osservare Giove per circa un'ora prima dell'alba.
Il pianeta si trova nella costellazione del Leone.
Saturno: Il pianeta anticipa progressivamente l'istante del suo sorgere, che a
fine mese avviene già intorno alla mezzanotte.
È quindi possibile osservare il pianeta praticamente per tutta la seconda parte della notte,
nella costellazione dei Gemelli.
Urano: Anche per questo mese l'osservabilità è praticamente identica a
quella di Marte, dato che anche Urano si trova anch'esso nella parte centrale
della costellazione dell'Acquario.
Ovviamente la sua luminosità è estremamente
inferiore rispetto a Marte,
per cui per individuarlo è consigliabile un telescopio o almeno un buon binocolo.
Nettuno: Anche per Nettuno le condizioni di osservabilità restano simili
a quelle di Marte e di Urano, con la differenza che esso culmina e tramonta oltre un'ora prima.
Il pianeta si trova nella costellazione del Capricorno poco a ovest di Urano.
Per la sua bassa luminosità è visibile solo con l'uso di un telescopio.
Plutone: Si trova nella costellazione dell'Ofiuco, a Nord dello Scorpione.
Dato che a metà mese tramonta poco prima di mezzanotte, rimane sopra l'orizzonte solo per poche ore.
È un astro alla portata solo dei telescopi di almeno 25 cm di diametro.
Approfondimento
Le effemeridi dei pianeti
Rubrica a cura del sito "
ADASTRON"
Le effemeridi dei pianeti del mese di settembre
sono consultabili alla pagina web:
http://digilander.libero.it/adastron/settembre03.htm
CONGIUNZIONI
Luna - Marte: la notte fra il 13 e il 14 il disco lunare (è Luna Piena il 12) si troverà a sinistra dello splendente Marte, nella costellazione dell'Acquario, come mostrato dalla mappa. (vedi mappa).
(vedi
mappa).
COSTELLAZIONI
Il cielo di settembre ci consente di osservare ancora buona parte di quelle costellazioni
che hanno caratterizzato la volta celeste nella parte centrale dell'estate.
Ora però gli astri che eravamo abituati a vedere ben alti in cielo intorno
alla mezzanotte, sono invece spostati verso occidente dove si accingono a tramontare.
Nelle prime ore della sera sarà possibile scorgere sull'orizzonte lo Scorpione,
seguito dal Sagittario e, più in alto, dall'Ofiuco e da Ercole. Più a Nord - Ovest
tramonta invece la brillante stella Arturo, nella costellazione del Bootes:
al suo fianco sinistro notiamo la piccola costellazione della Corona Boreale.
Qualche ora più tardi sarà il turno del Triangolo Estivo ad avviarsi
verso l'orizzonte occidentale. La descrizione dettagliata del Triangolo
Estivo è consultabile nelle rubriche del Cielo di Luglio e Agosto, ma ne
ricordiamo ancora una volta le componenti principali: sopra il Sagittario
troviamo l'Aquila, con la stella Altair che rappresenta il primo dei tre
vertici del Triangolo. La stella più brillante delle tre è invece Vega,
nella Lira. La figura geometrica è completata da Deneb, la coda del Cigno.
Con l'aiuto della mappa del cielo si potranno facilmente identificare anche
le costellazioni minori, disposte tra l'Aquila e il Cigno; in particolare,
sono riconoscibili la Volpetta, la Freccia e il Delfino.
Tornando alla fascia zodiacale, le costellazioni visibili verso Sud in
questo periodo sono meno spettacolari e di più difficile identificazione
rispetto a quelle osservate nei mesi precedenti. Capricorno, Acquario e
Pesci sono piuttosto estese, ma prive di stelle brillanti. Più facile da
trovare la minuscola costellazione dell'Ariete, che vedremo sorgere a Est.
Per riconoscere queste costellazioni possiamo sfruttare gli allineamenti
delle stelle più brillanti delle costellazioni che troviamo nelle vicinanze:
Acquario e Pesci ad esempio si trovano proprio sotto il grande quadrilatero
di Pegaso, il cavallo alato, che dopo il tramonto domina il cielo di Sud-Est.
Partendo da Pegaso, verso Nord-Est, troviamo la costellazione di Andromeda,
dove anche con un semplice binocolo
(ma in cieli molto oscuri la si intravede già ad occhio nudo) è possibile
osservare l'omonima Galassia. Andromeda è seguita da Perseo, con una forma
che ricorda una "Y" rovesciata. Del Perseo abbiamo fatto cenno il mese scorso,
in quanto è la costellazione nella quale si trova il "Radiante"
delle "Stelle Cadenti di San Lorenzo", motivo per cui sono chiamate Perseidi.
Più in alto rispetto ad Andromeda e Perseo, spostandoci a Nord verso la
Stella Polare, troviamo Cassiopea, con la sua caratteristica forma a "W",
e la meno appariscente costellazione di Cefeo.
Tra Perseo e Cassiopea c'è un altro noto oggetto del profondo cielo che merita
di essere osservato: si tratta del cosiddetto "Doppio Ammasso del Perseo".
I due ammassi contengono complessivamente circa 400 stelle e distano da noi
oltre 7.000 anni luce, separati da circa un migliaio di anni luce l'uno dall'altro .
Il "Doppio Ammasso" è un oggetto molto esteso: la visione migliore la si può
avere con un binocolo, che permette di ammirare entrambe le concentrazioni di
stelle, che di norma non entrano nel ristretto campo inquadrato da un telescopio.
Completiamo la descrizione della volta celeste con l'Orsa Maggiore, che
troviamo a Nord - Ovest, accompagnata dal Dragone, un "serpente" di stelle
che si snoda tra le due Orse.
CARTE DEL CIELO
(1) Elongazione - Distanza
angolare di un pianeta dal Sole, o di un satellite dal suo pianeta.
Per i pianeti interni del Sistema Solare, come Mercurio e Venere, l'elongazione
è ristretta a un campo limitato.
I valori massimi che questi pianeti
possono raggiungere a est e a ovest durante ogni orbita sono chiamati elongazione
massima che per Mercurio varia da 18° a 28° secondo le circostanze,
mentre per Venere varia da 45° a 48°.
Per i pianeti più lontani
dal Sole, qualunque elongazione è possibile.
Un'elongazione di 90°
è chiamata quadratura, di 0° congiunzione e di 180° opposizione.
Quando la posizione di un pianeta raggiunge in direzione est la massima distanza
angolare dal Sole si dice che è alla massima elongazione orientale, mentre
quando la sua posizione giunge alla massima distanza angolare in direzione ovest,
si dice che è alla massima elongazione occidentale.