IL CIELO
DEL MESE
- OTTOBRE 2003
-
SOLE
Il giorno 31 passa dalla costellazione della Vergine a quella della Bilancia.
- 1 ottobre: il sole sorge alle 7.08; tramonta alle 18.55
- 15 ottobre: il sole sorge alle 7.24; tramonta alle 18.31
- 31 ottobre: il sole sorge alle 6.43; tramonta alle 17.08
Nel corso del mese le giornate si accorciano di circa 1 ora e 22 minuti per
una località alla latitudine media italiana.
Fino al 25 ottobre gli orari sono espressi
in Ora Legale Estiva, pari ad un'ora in più rispetto all'Ora Solare o TMEC
(Tempo Medio dell'Europa Centrale).
Nella notte tra il 25 e il 26 torna in vigore l'ora solare.
(Gli orari indicati sono validi
per una località alla latitudine media italiana)
LUNA
Le Fasi:
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Primo quarto il 2
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Luna piena il 10
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Ultimo quarto il 18
-
Luna nuova il 25
OSSERVABILITÀ DEI
PIANETI
Mercurio:
Reduce dalla massima elongazione raggiunta negli ultimi giorni di settembre,
per la prima decade di ottobre il pianeta è ancora osservabile in condizioni
relativamente favorevoli per quasi un'ora prima dell'alba.
Il pianeta si avvicina però rapidamente al Sole, con il quale
si troverà in congiunzione il giorno 25; nella seconda
metà del mese il pianeta sarà quindi del tutto inosservabile.
Venere: Per quasi tutto il mese Venere sarà ancora troppo vicino
al Sole per essere osservabile.
Solo negli ultimi giorni di ottobre,
molto basso sull'orizzonte occidentale, poco dopo il tramonto del Sole,
sarà possibile scorgere il pianeta.
Si tratta del preludio ad un
periodo di ottima visibilità serale con il quale
Venere tornerà ad essere l'astro più luminoso del cielo.
Marte: Il pianeta rosso, dopo aver monopolizzato l'attenzione degli
appassionati dell'osservazione del cielo per tutta l'estate, si appresta
a rientrare nei parametri di osservabilità più ordinari.
In particolare, allontandosi dalla Terra, dopo essere stato a
lungo l'astro più brillante della volta celeste,
Marte diminuirà la propria luminosità, che tornerà
ed essere inferiore a quella di Giove.
Non ci sono però problemi per individuarlo anche ad occhio nudo.
Nelle prime ore della sera culminerà a Sud e per la prima parte
della notte potremo continuare ad osservarlo ancora abbastanza
alto sull'orizzonte.
Marte si trova ancora nella parte centrale della costellazione dell'Acquario.
Giove: All'inizio del mese sarà poco il tempo (circa un'ora)
per seguirlo mentre si alza in cielo prima di vederlo scomparire tra le luci dell'alba.
Nelle settimane successive l'istante del sorgere del pianeta anticipa di circa un'ora
e mezza e il luminoso pianeta sarà già alto nel cielo a Sud-Est, dove potremo
facilmente individuarlo prima dell'alba.
Il pianeta si trova nella costellazione del Leone.
Saturno: Anche il pianeta degli anelli sta anticipando sempre
più il momento in cui sorge a oriente. Poiché sorge prima della mezzanotte,
è osservabile praticamente per tutta la seconda parte della notte:
inizialmente basso sull'orizzonte a Nord-Est, si alzerà sempre più fino
a culminare a Sud nelle prime ore del mattino, in coincidenza con il sorgere del Sole.
Saturno si trova nella parte centrale della costellazione dei Gemelli.
Urano: Come nei mesi precedenti l'osservabilità è identica a quella di Marte,
dato che anche Urano si trova nella parte centrale della costellazione dell'Acquario.
Ovviamente la sua luminosità è estremamente inferiore rispetto a Marte,
per cui per individuarlo è consigliabile un telescopio o almeno un buon binocolo.
Nettuno: Anche per Nettuno le condizioni di osservabilità restano simili
a quelle di Marte e Urano, con la differenza che esso culmina e tramonta oltre un'ora prima.
Il pianeta si trova nella costellazione del Capricorno poco a ovest di Urano.
Per la sua bassa luminosità è visibile solo con l'uso di un telescopio.
Plutone: Si trova nella costellazione dell'Ofiuco, già bassa sull'orizzonte
dopo il tramonto del Sole: si ha solo poco più di un'ora per tentare di individuarlo,
ma il pianeta è alla portata solo dei telescopi di adeguata potenza.
Approfondimento
Le effemeridi dei pianeti
Rubrica a cura del sito "
ADASTRON"
Le effemeridi dei pianeti del mese di ottobre
sono consultabili alla pagina web:
http://digilander.libero.it/adastron/ottobre03.htm
CONGIUNZIONI
Luna - Marte: il giorno 6 il pianeta Marte si troverà in alto
a destra rispetto alla Luna crescente, nella costellazione dell'Acquario
(vedi
mappa).
COSTELLAZIONI
Solo nelle prime ore della notte ci sarà ancora l'opportunità di osservare parte
delle costellazioni che hanno dominato il cielo estivo.
Una volta spente le ultime
luci del crepuscolo serale, avremo appena il tempo di vedere ad occidente il tramonto
del Bootes con la brillante stella Arturo, subito seguito dall'Ofiuco e da Ercole.
Abbiamo a disposizione qualche ora in più per vedere ancora una volta il "Triangolo Estivo",
del quale ricordiamo i componenti: ai vertici troviamo le stelle Altair dell'Aquila, Vega
della Lira e infine Deneb del Cigno. (si rimanda alle rubriche dei mesi precedenti per le
descrizioni più dettagliate delle tre costellazioni).
Lungo l'eclittica cominciano ad apparire ad Est le costellazioni dello Zodiaco che vedremo
alte in cielo per i successivi mesi dell'Autunno e dell'Inverno: in tarda serata sorgeranno
prima il Toro e successivamente i Gemelli.
Ad Ovest, poco dopo il tramonto del Sole, vedremo
per l'ultima volta per quest'anno il Sagittario; a Sud - Ovest il Capricorno e l'Acquario,
privi di stelle particolarmente brillanti, non offrono punti di riferimento particolarmente
rilevanti.
La costellazione dei Pesci è anch'essa poco appariscente, ma la sua posizione,
a sud di quella di Pegaso, ne facilita il ritrovamento sulla volta celeste.
Ancora più ad Est è facile identificare la piccola costellazione zodiacale dell'Ariete.
Il grande quadrilatero di Pegaso, il cavallo alato, è situato ben alto nel cielo in questa
stagione, quasi allo zenit - cioè sulla verticale sopra le nostre teste.
Tra Pegaso e la
Stella Polare, quest'ultima come sempre ferma in cielo ad indicare il Nord, troviamo Cassiopea,
con la sua inconfondibile forma a "W", e Cefeo, quest'ultima costellazione un po' più difficile
da riconoscere essendo priva di stelle brillanti.
Dal vertice nord-est del quadrilatero di
Pegaso inizia un allineamento di 3 stelle piuttosto luminose: si
tratta della costellazione di Andromeda.
Proseguendo ancora sullo stesso allineamento, sull'orizzonte nord-orientale, sopra la
brillante stella Capella (della costellazione dell'Auriga), possiamo riconoscere il Perseo,
con una forma che ricorda una "Y" rovesciata. Tutte queste costellazioni sono legate da
una notissima leggenda della mitologia classica.
Questa è la storia tramandata: Cefeo
era il re d'Etiopia, e Cassiopea era la regina, sua consorte. Da notare che l'Etiopia
del mito non va confusa con quell'attuale; gli storici collocano la leggenda nel
territorio corrispondente alla moderna Tel Aviv.
Cassiopea era una donna bellissima
e terribilmente vanitosa, al punto di vantarsi di essere perfino più affascinante
delle Nereidi, le ninfe del mare.
Queste ultime, offese dalla sfrontatezza della regina,
chiesero a Poseidone, il Dio del mare, di vendicarle.
Poseidone mandò allora un mostro
marino, la Balena (raffigurata in una grande costellazione, un po' difficile da
identificare perché priva di stelle brillanti, situata bassa sull'orizzonte a Sud - Est,
sotto i Pesci e l'Ariete) a devastare le coste del regno di Cefeo.
Lo sventurato re
chiese all'Oracolo di Ammone cosa potesse fare per placare l'ira del Dio del mare:
l'Oracolo gli ordinò di sacrificare al mostro sua figlia, l'incolpevole Andromeda.
La povera fanciulla fu incatenata ad uno scoglio, nell'attesa della sua orrenda
fine tra le fauci della Balena. Ma come in tutte le storie a lieto fine, ecco che
arriva il nostro eroe, il famoso Perseo (reduce da altre imprese: aveva appena
ucciso la terribile Medusa, la Gorgone con la chioma costituita da un intreccio di serpenti).
Perseo arriva in groppa al suo destriero, il cavallo alato Pegaso, uccide il mostro e,
liberata Andromeda, la sposa.
Parlando di queste costellazioni, non si può fare a meno di citare due oggetti del cielo
tra i più ammirati dagli astrofili.
Si tratta di oggetti molto facili da osservare,
adatti anche a chi si avvicina per la prima volta all'osservazione astronomica.
Iniziamo con il "Doppio Ammasso del Perseo": si trova nella zona di cielo tra
Perseo e Cassiopea ed è già visibile ad occhio nudo in cieli oscuri e senza Luna,
ma diventa spettacolare già con un semplice binocolo. Complessivamente i due ammassi
sono costituiti da circa 400 stelle, e distano da noi oltre 7.000 anni luce.
Guardiamo adesso la costellazione di Andromeda: delle 3 stelle più brillanti che
troviamo vicino a Pegaso, prendiamo a riferimento quella centrale.
Spostiamoci da
lì verso Cefeo: con l'aiuto di una mappa, non sarà difficile notare anche con un
binocolo (ma in cieli molto bui si può intravedere anche ad occhio nudo) una
leggera nebulosità a forma di ellisse schiacciata. È la famosa Galassia di
Andromeda, omonima della costellazione che la ospita.
Andromeda è la galassia
più vicina alla nostra Via Lattea, ma i "grandi numeri" che la caratterizzano
non mancheranno di emozionare chi per la prima volta potrà osservarla attraverso
un telescopio: si trova comunque alla distanza di circa 2 milioni e mezzo di anni
luce (un anno luce è pari a poco meno di 10.000 miliardi di km.), ha un diametro
di 120.000 anni luce e contiene oltre 100 miliardi di stelle!
Concludiamo il tour del cielo con l'Orsa Maggiore, che in questo periodo troviamo
bassa sull'orizzonte settentrionale.
Tra le due Orse possiamo riconoscere il Dragone.
CARTE DEL CIELO