IL CIELO
DEL MESE
- DICEMBRE 2003
-
SOLE
Si trova nella costellazione dell'Ofiuco fino al 18 quando passa nella costellazione del Sagittario.
Contrariamente a quanto si pensa non è Santa Lucia (il 13) il giorno più corto dell'anno.
In realtà in prossimità del 13 dicembre si verifica il periodo in cui il Sole tramonta più presto:
per le prime due settimane di dicembre l'orario del tramonto si mantiene quasi costante,
tra le 16,41 e le 16,42. Il giorno più breve dell'anno in realtà coincide con il giorno del
solstizio e inizio dell'inverno, che quest'anno cade il 22 dicembre.
Il Sole tramonta un po'
più tardi, circa 3 minuti dopo, alle 16,44, ma anche il suo sorgere è ritardato di alcuni minuti,
avendo luogo alle 7,37: in definitiva, il Sole resta sopra l'orizzonte circa 3 minuti
in meno rispetto al giorno 13.
Quindi in effetti il giorno più corto dell'anno è il 22 dicembre.
- 1 dicembre: il sole sorge alle 7.20; tramonta alle 16.42
- 15 dicembre: il sole sorge alle 7.32; tramonta alle 16.41
- 31 dicembre: il sole sorge alle 7.40; tramonta alle 16.50
(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana).
LUNA
Le Fasi:
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Luna piena l'8
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Ultimo quarto il 16
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Luna nuova il 23
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Primo quarto il 30
OSSERVABILITÀ DEI
PIANETI
Mercurio:
La prima decade del mese offre buone opportunità per individuare il pianeta dopo il tramonto del Sole,
in particolare intorno al giorno 9, quando si troverà alla massima elongazione dalla nostra stella
(quasi 21°): ci sarà circa un'ora di tempo per osservarlo.
Già nella seconda decade Mercurio
si riavvicinerà rapidamente al Sole, fino alla congiunzione che avrà luogo il giorno 27.
Il pianeta tornerà visibile solo nel corso di gennaio.
Venere: il fulgido pianeta si avvia a riprendersi il ruolo di astro protagonista delle
sere dei prossimi mesi.
Al momento tramonta ancora molto presto e l'intervallo
di osservabilità rimane limitato alle prime ore dopo il tramonto del Sole,
ma tende progressivamente ad allungarsi: Venere tramonta intorno alle 18
a inizio mese e alle 19 circa alla fine.
Il giorno 20 Venere passa dalla costellazione del Sagittario a quella del Capricorno.
Marte: lo spettacolo della "grande opposizione" dello scorso agosto è ormai un pallido ricordo.
La distanza dalla Terra aumenta progressivamente e di pari passo diminuisce
la luminosità del pianeta: tuttavia è ancora perfettamente riconoscibile ad
occhio nudo e lo si può seguire in cielo per la prima parte della notte,
poiché tramonta intorno alla mezzanotte.
Lo vedremo quindi a sud dopo
il tramonto del Sole, per poi vederlo gradualmente scendere a occidente.
Marte termina il suo transito nella costellazione
dell'Acquario e il giorno 5 fa il suo ingresso nei Pesci.
Giove: L'intervallo di osservabilità cresce in modo significativo,
ma dovremo attendere ancora per poterlo ammirare in comodi orari serali.
Nel corso del mese l'orario della levata anticipa da mezzanotte circa a poco
prima delle 23, ma per poterlo osservare agevolmente ad una suffuciente altezza
sopra l'orizzonte sarà comunque necessario attendere la seconda parte della notte.
Giove culminerà a sud poco prima dell'alba.
Il pianeta si trova nella parte più orientale della costellazione del Leone.
Saturno: lo splendido pianeta con gli anelli è osservabile in orari decisamente
più accessibili rispetto a Giove e ricopre quindi il ruolo di protagonista
del cielo del mese per le osservazioni planetarie.
Proprio l'ultimo giorno dell'anno, il 31, Saturno
si troverà in opposizione al Sole: il pianeta e
la nostra stella verranno a trovarsi in posizione diametralmente
opposta sulla volta celeste.
In pratica quando tramonta il Sole
sorge Saturno, e sarà quindi disponibile tutta la notte per osservarlo.
Saturno si trova nella parte centrale della costellazione dei Gemelli.
Urano: La sua osservabilità è limitata a poche ore dopo il tramonto.
Continua ad anticipare l'orario del suo tramonto, che a fine mese ha luogo
intorno alle 21.
Urano si trova nella parte centrale della costellazione dell'Acquario.
Data la sua bassa luminosità,
per individuarlo è necessario un binocolo e una cartina stellare.
Nettuno: Le possibilità di osservarlo sono ormai estremamente limitate:
come ormai da molti mesi, l'osservabilità del pianeta è simile a quella di Urano,
ma tramonta circa un'ora e mezza prima di quest'ultimo.
Nettuno si trova ancora nella parte centrale della costellazione del Capricorno.
Per la sua bassa luminosità è visibile solo con l'uso di un telescopio.
Plutone: Il giorno 12 è in congiunzione con il Sole, il pianeta è quindi inosservabile.
Plutone il giorno 6 passa dalla costellazione dell'Ofiuco a quella del Serpente.
CONGIUNZIONI - OCCULTAZIONI:
Luna - Marte: il mese di dicembre si apre con la congiunzione tra Marte e la Luna.
Sin dalle prime ore della sera si potrà vedere verso sud la Luna poco al di sotto del pianeta rosso,
in prossimità del confine tra le costellazioni dell'Acquario e dei Pesci
(vedi
mappa).
Luna - Saturno: la notte del 10 dicembre vedremo Saturno a breve
distanza dal grande disco della Luna, al centro della costellazione dei Gemelli
(vedi
mappa).
Luna - Venere: una congiunzione natalizia, la sera del 25 dicembre.
Nelle prime ore della sera, allo spengersi delle luci del crepuscolo,
basse sull'orizzonte occidentale, la sottile falce di Luna
e il brillante pianeta Venere tramonteranno insieme.
I due corpi celesti si troveranno nella costellazione del Capricorno
(vedi
mappa).
SCIAMI METEORICI
LE GEMINIDI: La seconda settimana di dicembre rappresenta il periodo più favorevole
per l'osservazione delle meteore appartenenti allo sciame delle Geminidi.
Il massimo è previsto per il giorno 14.
La costellazione dei Gemelli
("Gemini" in latino, da cui deriva il nome "Geminidi"),
area della volta celeste in cui è situato il punto ("radiante")
da cui provengono le meteore di questo sciame, è alta in cielo in questo periodo.
La Luna, prossima all'ultimo quarto, non disturberà le osservazioni.
In condizioni particolarmente favorevoli (cieli completamente oscuri e sereni)
si potranno osservare fino a un centinaio di meteore all'ora.
COSTELLAZIONI
Con l'arrivo dell'Inverno entriamo definitivamente nel periodo di migliore osservabilità
delle grandi costellazioni che caratterizzeranno i prossimi mesi.
Le costellazioni autunnali,
povere di stelle brillanti e non sempre facilmente identificabili dal neofita - Capricorno,
Acquario, Pesci - si avviano al tramonto nel cielo di Sud - Ovest, sostituite a Sud - Est
dall'inconfondibile costellazione di Orione, accompagnata dal Cane Maggiore con la fulgida
Sirio, dal Toro, dai Gemelli.
In queste costellazioni possiamo individuare alcune delle stelle più luminose dell'intera
volta celeste; oltre alla già citata Sirio, ricordiamo la rossa Aldebaran nel Toro, Castore
e Polluce nei Gemelli, Procione nel Cane Minore, Capella nell'Auriga.
Orione,
la più bella costellazione invernale, è caratterizzata dalle tre stelle allineate
della cintura ed dai luminosi astri Betelgeuse, Rigel, Bellatrix e Saiph che ne
disegnano il contorno.
Con piccoli strumenti (è sufficiente anche un buon binocolo)
non è difficile individuare la celeberrima nebulosa (M 42), situata nella spada,
poco al di sotto della cintura.
Per alcune ore dopo il tramonto è ancora possibile osservare a Ovest alcune costellazioni
che abbiamo potuto seguire per il periodo autunnale: il grande quadrilatero di Pegaso,
Andromeda con l'omonima Galassia, Perseo, la minuscola costellazione del Triangolo,
accanto all'altrettanto piccola costellazione zodiacale dell'Ariete.
Dalla parte
opposta del cielo, in tarda serata si potrà assistere al sorgere del Cancro e,
successivamente, del Leone.
A Nord le costellazioni circumpolari compongono un cerchio ideale intorno
all'Orsa Minore, con all'estremità la Stella Polare: in senso antiorario
incontriamo Cassiopea, Cefeo, il Dragone, l'Orsa Maggiore, la Giraffa.
CARTE DEL CIELO