IL CIELO
DEL MESE
- APRILE 2004
-
* Speciale: osserviamo la cometa Bradfield e LINEAR T7 *
SOLE
Si trova nella costellazione dei Pesci fino al giorno 18, quando passa nella costellazione dell'Ariete.
- 1 aprile: il sole sorge alle 6.54; tramonta alle 19.38
- 15 aprile: il sole sorge alle 6.31; tramonta alle 19.53
- 30 aprile: il sole sorge alle 6.09; tramonta alle 20.10
(*) Ora Legale
La durata del giorno aumenta di 1 ora e 17 minuti dall'inizio del mese.
(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana e sono in ora legale).
LUNA
Le Fasi:
-
Luna piena il 5
-
Ultimo quarto il 12
-
Luna nuova il 19
-
Primo quarto il 27
OSSERVABILITÀ DEI
PIANETI
(*) dove non diversamente specificato, gli orari sono espressi in ora legale
Mercurio: Ancora per alcuni giorni
sarà possibile usufruire delle favorevoli condizioni di osservabilità
che avevano raggiunto l'apice con la massima elongazione del 29 marzo
scorso.
La prima settimana di aprile offrirà le ultime opportunità per individuare
con relativa facilità il pianeta sull'orizzonte occidentale, prima che
esso si avvicini nuovamente al Sole, iniziando un periodo di diverse settimane
nelle quali sarà del tutto inosservabile.
Mercurio sarà in congiunzione con il Sole il giorno 17
Venere: queste mese sarà il più favorevole per l'osservazione serale
del pianeta, sia per l'elevata luminosità, sia soprattutto per l'intervallo
di osservabilità più lungo: circa 4 ore intercorrono tra il tramonto del
Sole e il tramonto di Venere.
Da seguire l'avvicinamento a Marte: il 25 i due pianeti si troveranno
alla minima distanza angolare, poi Venere comincerà ad allontanarsi rapidamente
scendendo verso il Sole.
Il pianeta attraversa gran parte della costellazione del Toro.
Marte: La luminosità e l'intervallo di osservabilità continuano
a diminuire lentamente ma costantemente.
Sarà comunque ancora molto facile individuare il pianeta, che per tutto
il mese si troverà a destra della stella del Toro Aldebaran e in alto
a sinistra rispetto alla luminosissima Venere.
Giove: Il brillante pianeta, secondo solo a Venere per luminosità,
è ancora osservabile in modo ottimale per quasi tutta la notte.
Poco dopo il tramonto del Sole lo troviamo culminante a Sud, molto alto
nel cielo; con il passare delle ore si abbassa verso occidente, dove tramonta
poco prima dell'alba.
Giove si trova ancora nella parte centrale della costellazione del Leone.
Saturno: il pianeta gode ancora di condizioni di osservabilità
ottimali per la prima parte della notte.
È più luminoso e più alto sull'orizzonte rispetto a Marte, ed è
facile individuarlo più in alto a sinistra rispetto al pianeta rosso.
Saturno si trova nella parte inferiore della costellazione dei Gemelli.
Urano: Migliorano leggermente le opportunità di individuarlo al
mattino, molto basso sul cielo orientale, appena prima dell'alba.
Sarà comunque necessario attendere alcuni mesi per vederlo alto in cielo
e osservarlo in modo ottimale e comunque con l'ausilio di un telescopio
o almeno un binocolo, data la sua bassa luminosità.
Urano si trova nella parte centrale della costellazione dell'Acquario.
Nettuno: Sorge circa un'ora prima di Urano, quindi le condizioni
di osservabilità sono leggermente migliori.
Valgono comunque anche qui le stesse considerazioni del paragrafo precedente:
conviene attendere una maggiore elevazione sull'orizzonte ed utilizzare
una strumentazione adeguata, telescopio o binocolo. Nettuno si trova nella
costellazione del Capricorno, più a occidente di Urano e un po' più alto
sull'orizzonte.
Plutone: Cresce ulteriormente l'intervallo di osservabilità: a
fine mese sorgerà in tarda serata e resterà visibile per il resto della
notte. Per osservarlo è indispensabile l'uso di un telescopio.
Si trova nella costellazione del Serpente, non lontano dal confine con
l'Ofiuco.
Venere transita sulle Plejadi: il 3 aprile, verso le 21 di Ora Estiva,
Venere si proietterà proprio al centro dell'ammasso delle Plejadi,
a soli 32' dalla stella Alcyone. E' interessante notare che questo fenomeno
si ripeterà in questo secolo ogni 8 anni fino al 2076 ed ogni volta
la distanza di Venere rispetto all'ammasso si ridurrà sempre di
più. Riferendosi ad Alcyone, nelle prossime congiunzioni Venere
continuerà ad avvicinarsi fino al 2036 (2012, 2020, 2028, 2036),
poi tornerà ad allontanarsi
Al telescopio il pianeta apparirà illuminato per metà (48%).
(vedi mappa)
CONGIUNZIONI:
Luna - Giove:
la notte del 2 aprile la Luna, ormai quasi piena, transiterà nella costellazione
del Leone, poco al di sopra di Giove (vedi
mappa).
Venere - Luna -Marte: non si
tratta di una congiunzione in senso stretto (la congiunzione si verifica
quando due corpi celesti hanno la stessa ascensione retta, l'equivalente
astronomico della longitudine). Merita comunque di essere segnalata
questa suggestiva configurazione della notte del 23, nella quale la
falce di Luna si interpone esattamente tra Venere e Marte, nella costellazione
del Toro (vedi
mappa).
Luna - Saturno: nella notte
del 25 aprile la Luna, prossima al Primo Quarto, si troverà poco sopra
Saturno, nella costellazione dei Gemelli (vedi
mappa).
Luna - Giove: curiosamente, si ripete nello stesso mese il medesimo
evento; la configurazione del 29 aprile è sostanzialmente analoga a
quella del giorno 2 (vedi
mappa).
COSTELLAZIONI
Osservando il cielo
di aprile possiamo assistere alla transizione dal cielo invernale a
quello estivo. Nelle prime ore dopo il tramonto possiamo ancora ammirare
le costellazioni che hanno dominato il cielo nei mesi precedenti: Orione,
il Toro, i Gemelli, l'Auriga.
Nel contempo, nel cielo orientale, si cominciano a scorgere gli astri
che saranno protagonisti della stagione estiva.
Al tramontare a Sud-Ovest di Sirio - nella costellazione del Cane Maggiore
- che per tutto l'inverno è stata la stella più brillante della volta
celeste, corrisponde il sorgere a Nord-Est di Vega - nella costellazione
della Lira - la stella più luminosa del cielo estivo, insieme ad Arturo
del Bootes.
La Lira è una piccola costellazione composta principalmente da Vega
e da 4 stelle vicine ad essa, disposte a parallelogramma.
A Nord-Est, sotto l'Orsa Maggiore, vedremo la costellazione del Bootes,
caratterizzata dalla particolare forma ad aquilone con al vertice, molto
luminosa, la già citata stella Arturo. A sinistra del Bootes si può
riconoscere una piccola costellazione a forma di semicerchio, la Corona
Boreale.
Tra la Corona Boreale e la Lira si trova la debole ma estesa costellazione
di Ercole. Per individuarla possiamo prendere a riferimento il quadrilatero
di stelle che ne rappresenta il corpo, mentre le altre stelle che si
dipartono sopra e sotto di esso raffigurano gli arti del famoso eroe
mitologico. Ercole è una costellazione molto nota agli astrofili, in
quanto in essa si trova M13, un ricchissimo ammasso stellare (contiene
oltre 300.000 stelle!) facilmente individuabile con piccoli strumenti,
alla portata quindi anche dei neofiti.
Tornando alle costellazioni zodiacali, mentre nella prima parte della
notte tramontano Toro e Gemelli, nel cielo meridionale vedremo in successione
la debole costellazione del Cancro, il Leone - molto estesa, dal profilo
inconfondibile, nella quale è facile individuare la la luminosa stella
Regolo - e infine la Vergine, anch'essa molto estesa, ma priva di stelle
brillanti, fatta eccezione per Spica.
Chi avrà la pazienza di attendere la notte inoltrata potrà scorgere
a Sud-Est anche la Bilancia e, successivamente, lo Scorpione.
Le costellazioni circumpolari, quelle cioè che si trovano nei pressi
del Polo Nord Celeste, caratterizzano costantemente il cielo settentrionale.
L'Orsa Maggiore si trova in un periodo di ottima visibilità, trovandosi
alla massima altezza sull'orizzonte ("culminazione").
Ricordiamo il riferimento per trovare la Stella Polare: tracciando una
linea, prolungamento del segmento che unisce due stelle dell'Orsa Maggiore,
Merak e Dubhe (vedi mappa del cielo a Nord), troveremo la stella che
indica approssimativamente il Nord.
Sull'orizzonte settentrionale possiamo ancora individuare Cassiopea,
con la sua inconfondibile forma a "W", e la costellazione
di Cefeo.
Nota:
in alcune mappe i pianeti sono rappresentati non in scala: sono stati
ingranditi per simulare l'aspetto del pianeta alla visione telescopica.
CARTE DEL CIELO