IL CIELO DEL MESE
- SETTEMBRE 2004
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Rubrica a cura dello SCIS
UAI - UNIONE ASTROFILI
ITALIANI - www.uai.it
SCIS - Servizio per la Cultura
e l'Informazione Scientifica
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SOLE
Il giorno 16 passa dalla costellazione del Leone a quella della Vergine.
- 1 settembre: il sole sorge alle 6.38; tramonta alle 19.45
- 15 settembre: il sole sorge alle 6.52; tramonta alle 19.21
- 30 settembre: il sole sorge alle 7.08; tramonta alle 18.55
Nel corso del mese le giornate si accorciano di circa 1 ora e 20 minuti per una località alla latitudine media italiana.
Gli orari sono espressi in Ora Legale Estiva, pari ad un'ora in più rispetto all'Ora Solare
o TMEC (=Tempo Medio dell'Europa Centrale)
(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana)
22 settembre = Equinozio d'Autunno
LUNA
Le Fasi:
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Ultimo quarto il 6
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Luna nuova il 14
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Primo quarto il 21
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Luna piena il 28
OSSERVABILITÀ DEI
PIANETI
Mercurio:
il giorno 9 il pianeta si troverà alla massima elongazione dal Sole - quasi 18° - e
per tutta la seconda settimana del mese le condizioni saranno favorevoli per
individuare Mercurio nei cieli del mattino, a Est-Nord-Est,
poco prima dell'alba, nella costellazione del Leone.
Il pianeta si riavvicina velocemente al Sole
e l'ultima settimana del mese sarà nuovamente inosservabile.
Venere:
per tutto il mese Venere sorge circa 3 ore e mezza prima del Sole.
Nell'ultima parte della notte sarà quindi possibile ammirare verso
Est il grande splendore del pianeta, astro dominante del mattino fino
al comparire delle luci dell'alba.
Nel corso del mese il pianeta
attraverserà tre diverse costellazioni: il giorno 4 passa dai Gemelli al Cancro;
la piccola costellazione zodiacale viene attraversata rapidamente e il 23 Venere
fa il suo ingresso nel Leone.
Marte: il giorno 15 sarà in congiunzione con il Sole e rimarrà del tutto
inosservabile ancora per diverse settimane.
Giove:
situazione analoga a quella di Marte.
La congiunzione con il Sole avrà luogo
il giorno 22.
Sarà necessario attendere la fine di
ottobre per rivederlo in cielo prima dell'alba.
Saturno: sorge nel corso della seconda parte della notte, ma anticipa
significativamente il suo sorgere giorno dopo giorno, prolungando sempre più il
suo intervallo di osservabilità.
Possiamo quindi ammirarlo per alcune ore prima
dell'alba, inizialmente a Est-Nord-Est, poi sempre più alto in cielo a Sud-Est
fino al sopraggiungere della luce del Sole.
Il pianeta si trova nella costellazione dei Gemelli.
Urano: trascorsa da pochi giorni l'opposizione al Sole, prosegue il periodo
favorevole all'osservazione del pianeta.
Esso rimane visibile per quasi
tutta la notte, poiché tramonta poco prima dell'alba.
La luminosità del pianeta è comunque al di sotto della soglia accessibile
all'occhio nudo; è quindi sempre necessario l'uso del telescopio.
Urano si trova ancora nella parte centrale della costellazione dell'Acquario.
Nettuno: come nei mesi precedenti, le condizioni per l'osservazione
sono ancora molto simili a quelle di Urano. L'intervallo di osservabilità
è un po' più breve: Nettuno tramonta difatti circa 1 ora e mezza prima di Urano.
Lo possiamo trovare poco a Ovest di quest'ultimo, nella costellazione del Capricorno.
Per la sua bassa luminosità è visibile solo con l'uso di un telescopio.
Plutone: è osservabile per circa 3 ore nel corso della prima metà della notte
e continua ad anticipare il suo tramonto, riducendo l'intervallo di osservabilità.
Per individuarlo è indispensabile l'uso di un telescopio.
Si trova nella costellazione del Serpente.
CONGIUNZIONI:
Saturno - Venere: prosegue l'assenza di pianeti visibili ad occhio
nudo nel cielo serale; in compenso il cielo del mattino ci offre prima
dell'alba alcune configurazioni interessanti, come questa congiunzione
fra due pianeti: il 1° settembre il luminosissimo Venere incontra
a meno di 2°
di distanza angolare il "Signore degni Anelli", Saturno, nella costellazione dei Gemelli.
(vedi
mappa).
Luna - Pleiadi: i pianeti si fanno attendere, ma in cielo possiamo
osservare altri accostamenti di un certo fascino, ad esempio il passaggio
della Luna vicino alle Pleiadi, il notissimo ammasso stellare nella
costellazione del Toro.
Potremo osservarlo il 5 settembre nella seconda parte della notte.
(vedi
mappa).
Luna - Venere - Saturno: La coppia Venere - Saturno viene raggiunta dalla Luna.
Venere si sta allontanando velocemente da Saturno transitando nella
costellazione del Cancro: il 10 settembre, prima dell'alba,
si potranno quindi osservare i tre astri disposti a triangolo con Venere
al vertice più basso e Saturno a destra della falce di Luna.
(vedi
mappa).
COSTELLAZIONI
Il cielo di settembre ci consente di osservare ancora buona parte di
quelle costellazioni che hanno caratterizzato la volta celeste nella parte
centrale dell'estate.
Ora però gli astri che eravamo abituati a vedere ben alti
in cielo intorno alla mezzanotte, sono invece spostati verso occidente dove si
accingono a tramontare.
Nelle prime ore della sera sarà possibile scorgere sull'orizzonte lo Scorpione,
seguito dal Sagittario e, più in alto, dall'Ofiuco e da Ercole.
Più a Nord - Ovest tramonta invece la brillante stella Arturo,
nella costellazione del Bootes: al suo fianco sinistro notiamo
la piccola costellazione della Corona Boreale.
Qualche ora più tardi sarà il turno del Triangolo Estivo ad avviarsi
verso l'orizzonte occidentale.
La descrizione dettagliata del Triangolo Estivo
è consultabile nelle rubriche del Cielo di Luglio e Agosto, ma
ne ricordiamo ancora una volta le componenti principali: sopra
il Sagittario troviamo l'Aquila, con la stella Altair che rappresenta
il primo dei tre vertici del Triangolo.
La stella più brillante delle
tre è invece Vega, nella Lira.
La figura geometrica è completata da Deneb,
la coda del Cigno. Con l'aiuto della mappa del cielo si potranno
facilmente identificare anche le costellazioni minori, disposte tra
l'Aquila e il Cigno; in particolare, sono riconoscibili la Volpetta,
la Freccia e il Delfino.
Tornando alla fascia zodiacale, le costellazioni visibili verso Sud
in questo periodo sono meno spettacolari e di più difficile identificazione
rispetto a quelle osservate nei mesi precedenti.
Capricorno, Acquario e
Pesci sono piuttosto estese, ma prive di stelle brillanti.
Più facile da
trovare la minuscola costellazione dell'Ariete, che vedremo sorgere a Est.
Per riconoscere queste costellazioni possiamo sfruttare gli allineamenti
delle stelle più brillanti delle costellazioni che troviamo nelle vicinanze:
Acquario e Pesci ad esempio si trovano proprio sotto il grande quadrilatero
di Pegaso, il cavallo alato, che dopo il tramonto domina il cielo di Sud-Est.
Partendo da Pegaso, verso Nord-Est, troviamo la costellazione di
Andromeda, dove anche con un semplice binocolo (ma in cieli molto oscuri
la si intravede già ad occhio nudo) è possibile osservare l'omonima Galassia.
Andromeda è seguita da Perseo, con una forma che ricorda una "Y" rovesciata.
Del Perseo abbiamo fatto cenno il mese scorso, in quanto è la costellazione
nella quale si trova il "Radiante" delle "Stelle Cadenti di San Lorenzo",
motivo per cui sono chiamate Perseidi.
Più in alto rispetto ad Andromeda e Perseo, spostandoci a Nord verso
la Stella Polare, troviamo Cassiopea, con la sua caratteristica forma a "W",
e la meno appariscente costellazione di Cefeo.
Tra Perseo e Cassiopea c'è un altro noto oggetto del profondo cielo che
merita di essere osservato: si tratta del cosiddetto "Doppio Ammasso del Perseo".
I due ammassi contengono complessivamente circa 400 stelle e distano da noi oltre
7.000 anni luce, separati da circa un migliaio di anni luce l'uno dall'altro.
Il "Doppio Ammasso" è un oggetto molto esteso: la visione migliore la si può
avere con un binocolo, che permette di ammirare entrambe le concentrazioni di
stelle, che di norma non entrano nel ristretto campo inquadrato da un telescopio.
Completiamo la descrizione della volta celeste con l'Orsa Maggiore, che troviamo
a Nord - Ovest, accompagnata dal Dragone, un "serpente" di stelle che si snoda
tra le due Orse.
CARTE DEL CIELO