IL CIELO DEL MESE
- OTTOBRE 2004
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Rubrica a cura dello SCIS
UAI - UNIONE ASTROFILI
ITALIANI - www.uai.it
SCIS - Servizio per la Cultura
e l'Informazione Scientifica
http://scis.uai.it scis@uai.it
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SOLE
Il giorno 31 passa dalla costellazione della Vergine a quella della Bilancia.
- 1 ottobre: il sole sorge alle 7.09; tramonta alle 18.53
- 15 ottobre: il sole sorge alle 7.25; tramonta alle 18.30
- 31 ottobre: il sole sorge alle 6.44; tramonta alle 17.07
Nel corso del mese le giornate si accorciano di circa 1 ora e 20 minuti
per una località alla latitudine media italiana.
Fino al 30 ottobre gli orari sono espressi in Ora Legale Estiva, pari ad
un'ora in più rispetto all'Ora Solare o TMEC (Tempo Medio dell'Europa Centrale).
Nella notte tra il 30 e il 31 torna in vigore l'ora solare.
Gli orari sono espressi in Ora Legale Estiva, pari ad un'ora in più rispetto all'Ora Solare
o TMEC (=Tempo Medio dell'Europa Centrale)
(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana)
LUNA
Le Fasi:
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Ultimo quarto il 6
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Luna nuova il 14
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Primo quarto il 21
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Luna piena il 28
Giovedì 28 ottobre, nelle ore immediatamente precedenti l'alba,
sarà osservabile una ECLISSE TOTALE DI LUNA
OSSERVABILITÀ DEI
PIANETI
Mercurio:
rimane inosservabile per tutto il mese: il giorno 5 si trova
in congiunzione con il Sole. Nelle settimane successive,
pur allontanandosi progressivamente dalla nostra stella, il
pianeta rimane sempre molto basso sull'orizzonte, senza riuscire
ad emergere dal chiarore del crepuscolo serale.
Venere:
è ancora lo splendido astro del mattino, con condizioni di
osservabilità quasi identiche a quelle del mese precedente, con una
lenta tendenza nel corso del mese ad un ritardo del suo sorgere, riducendo
di circa mezz'ora l'intervallo di tempo disponibile per ammirarlo.
Per circa due ore prima di vederlo sparire nelle luci del mattino possiamo
seguirlo in tutto il suo splendore. Nel corso del mese il pianeta attraverserà
la costellazione del Leone fino ad entrare, il 23, nella Vergine.
Marte: reduce dalla congiunzione con il Sole del mese scorso,
per tutto il mese, pur anticipando lentamente l'istante del suo sorgere,
Marte rimarrà sempre sovrastato dal chiarore della luce dell'alba.
Dovremo attendere il mese prossimo per scorgerlo nuovamente nei cieli del mattino.
Giove:
inizialmente la situazione è analoga a quella di Marte.
L'orario del suo sorgere però anticipa più repentinamente
rispetto a quello del pianeta rosso, consentendo un rapido
allungamento dell'intervallo di osservabilità che, a fine mese,
diventa di quasi 2 ore prima che le luci dell'alba prendano il sopravvento.
Giove si trova nella costellazione della Vergine.
Saturno: dopo un'estate caratterizzata dall'assenza di pianeti
dopo il tramonto del Sole, Saturno si accinge finalmente a tornare nei cieli serali.
A fine mese sorge intorno alle 23 ora legale (ma con il ritorno all'ora solare,
il 31 saranno le 22), per cui potremo osservare il pianeta per tutta la seconda
parte della notte, inizialmente a Nord-Est, fino a vederlo culminare a Sud
poco prima del sorgere del Sole. Saturno si trova nella costellazione
dei Gemelli, quasi sul prolungamento della congiungente tra Castore e Polluce,
vicino al confine con il Cancro.
Urano: continua un periodo favorevole all'osservazione del pianeta,
dato che esso culmina a Sud nelle prime ore della notte, inizialmente poco
prima delle 22, in seguito intorno alle 21.
La luminosità del pianeta è comunque al di sotto della soglia accessibile all'occhio nudo;
è quindi sempre necessario l'uso del telescopio.
Urano si trova ancora nella parte centrale della costellazione dell'Acquario.
Nettuno: come nei mesi precedenti, le condizioni per l'osservazione
sono ancora molto simili a quelle di Urano. L'intervallo di osservabilità
è un po' più breve: Nettuno tramonta difatti circa 1 ora e mezza prima di Urano.
Lo possiamo trovare poco a Ovest di quest'ultimo, nella costellazione del Capricorno.
Per la sua bassa luminosità è visibile solo con l'uso di un telescopio.
Plutone: è ormai difficile da individuare, essendo visibile
solo all'inizio della notte, quando si trova già basso sull'orizzonte a Sud-Ovest.
Per osservarlo è indispensabile l'uso di un telescopio. Si trova nella costellazione del Serpente.
CONGIUNZIONI:
Luna - Saturno: nelle prime ore del 7 ottobre (la mappa è relativa alle ore 2)
potremo vedere la Luna all'Ultimo
quarto poco sopra Saturno e appena a destra dei Gemelli, Castore e Polluce
(vedi
mappa).
Luna - Venere: per osservare Venere è ancora necessario guardare il cielo prima dell'alba.
L'11 ottobre si potrà vedere il
luminosissimo pianeta accanto ad una sottile falce di Luna calante
(vedi
mappa).
COSTELLAZIONI
Solo nelle prime ore della notte ci sarà ancora l'opportunità di osservare parte
delle costellazioni che hanno dominato il cielo estivo.
Una volta spente le ultime luci del crepuscolo serale, avremo appena il
tempo di vedere ad occidente il tramonto del Bootes con la brillante stella Arturo,
subito seguito dall'Ofiuco e da Ercole.
Abbiamo a disposizione qualche ora in più per vedere ancora una volta
il "Triangolo Estivo", del quale ricordiamo i componenti: ai vertici
troviamo le stelle Altair dell'Aquila, Vega della Lira e infine Deneb del Cigno.
(si rimanda alle rubriche dei mesi precedenti per le descrizioni
più dettagliate delle tre costellazioni).
Lungo l'eclittica cominciano ad apparire ad Est le costellazioni dello
Zodiaco che vedremo alte in cielo per i successivi mesi dell'Autunno
e dell'Inverno: in tarda serata sorgeranno prima il Toro e successivamente i Gemelli.
Ad Ovest, poco dopo il tramonto del Sole, vedremo per l'ultima volta
per quest'anno il Sagittario; a Sud - Ovest il Capricorno e l'Acquario,
privi di stelle particolarmente brillanti, non offrono punti di
riferimento particolarmente rilevanti.
La costellazione dei Pesci è anch'essa poco appariscente, ma
la sua posizione, a sud di quella di Pegaso, ne facilita il ritrovamento sulla volta celeste.
Ancora più ad Est è facile identificare la piccola costellazione
zodiacale dell'Ariete. Il grande quadrilatero di Pegaso, il cavallo
alato, è situato ben alto nel cielo in questa stagione, quasi allo
zenit - cioè sulla verticale sopra le nostre teste.
Tra Pegaso e la Stella Polare, quest'ultima come sempre ferma in
cielo ad indicare il Nord, troviamo Cassiopea, con la sua inconfondibile
forma a "W", e Cefeo, quest'ultima costellazione un po' più difficile
da riconoscere essendo priva di stelle brillanti.
Dal vertice nord-est del quadrilatero di Pegaso inizia un allineamento
di 3 stelle piuttosto luminose: si tratta della costellazione di Andromeda.
Proseguendo ancora sullo stesso allineamento, sull'orizzonte nord-orientale,
sopra la brillante stella Capella (della costellazione dell'Auriga),
possiamo riconoscere il Perseo, con una forma che ricorda una "Y" rovesciata.
Tutte queste costellazioni sono legate da una notissima leggenda della mitologia classica.
Questa è la storia tramandata: Cefeo era il re d'Etiopia, e Cassiopea era la regina,
sua consorte. Da notare che l'Etiopia del mito non va confusa con quell'attuale;
gli storici collocano la leggenda nel territorio corrispondente alla moderna Tel Aviv.
Cassiopea era una donna bellissima e terribilmente vanitosa, al punto di
vantarsi di essere perfino più affascinante delle Nereidi, le ninfe del mare.
Queste ultime, offese dalla sfrontatezza della regina, chiesero a Poseidone,
il Dio del mare, di vendicarle.
Poseidone mandò allora un mostro marino, la Balena (raffigurata in una
grande costellazione, un po' difficile da identificare perché priva
di stelle brillanti, situata bassa sull'orizzonte a Sud - Est, sotto
i Pesci e l'Ariete) a devastare le coste del regno di Cefeo.
Lo sventurato re chiese all'Oracolo di Ammone cosa potesse fare per
placare l'ira del Dio del mare: l'Oracolo gli ordinò di sacrificare
al mostro sua figlia, l'incolpevole Andromeda. La povera fanciulla
fu incatenata ad uno scoglio, nell'attesa della sua orrenda fine
tra le fauci della Balena. Ma come in tutte le storie a lieto fine,
ecco che arriva il nostro eroe, il famoso Perseo (reduce da altre
imprese: aveva appena ucciso la terribile Medusa, la Gorgone con
la chioma costituita da un intreccio di serpenti).
Perseo arriva in groppa al suo destriero, il cavallo alato Pegaso,
uccide il mostro e, liberata Andromeda, la sposa.
Parlando di queste costellazioni, non si può fare a meno di citare
due oggetti del cielo tra i più ammirati dagli astrofili.
Si tratta di oggetti molto facili da osservare, adatti anche a chi
si avvicina per la prima volta all'osservazione astronomica.
Iniziamo con il "Doppio Ammasso del Perseo": si trova nella zona di
cielo tra Perseo e Cassiopea ed è già visibile ad occhio nudo in
cieli oscuri e senza Luna, ma diventa spettacolare già con un
semplice binocolo. Complessivamente i due ammassi sono costituiti
da circa 400 stelle, e distano da noi oltre 7.000 anni luce.
Guardiamo adesso la costellazione di Andromeda: delle 3 stelle più
brillanti che troviamo vicino a Pegaso, prendiamo a riferimento quella centrale.
Spostiamoci da lì verso Cefeo: con l'aiuto di una mappa, non sarà
difficile notare anche con un binocolo (ma in cieli molto bui si
può intravedere anche ad occhio nudo) una leggera nebulosità a
forma di ellisse schiacciata. È la famosa Galassia di Andromeda,
omonima della costellazione che la ospita.
Andromeda è la galassia più vicina alla nostra Via Lattea, ma
i "grandi numeri" che la caratterizzano non mancheranno di emozionare
chi per la prima volta potrà osservarla attraverso un telescopio:
si trova comunque alla distanza di circa 2 milioni e mezzo di anni
luce (un anno luce è pari a poco meno di 10.000 miliardi di km.),
ha un diametro di 120.000 anni luce e contiene oltre 100 miliardi di stelle!
Concludiamo il tour del cielo con l'Orsa Maggiore, che in questo
periodo troviamo bassa sull'orizzonte settentrionale.
Tra le due Orse possiamo riconoscere il Dragone.
CARTE DEL CIELO
Mappe del cielo realizzate con il programma Perseus
http://www.elitalia.it/perseus/
Indice cielo del mese
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