IL CIELO DEL MESE
- NOVEMBRE 2004
-
Rubrica a cura dello SCIS
UAI - UNIONE ASTROFILI
ITALIANI - www.uai.it
SCIS - Servizio per la Cultura
e l'Informazione Scientifica
http://scis.uai.it scis@uai.it
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SOLE
Il giorno 23 passa dalla costellazione della Bilancia a quella dello Scorpione: vi rimane però solo 7 giorni. Il 29 infatti fa il suo ingresso nell'Ofiuco, la "13a costellazione zodiacale".
- 1 novembre: il sole sorge alle 6.45; tramonta alle 17.06
- 15 novembre: il sole sorge alle 7.02; tramonta alle 16.51
- 30 novembre: il sole sorge alle 7.19; tramonta alle 16.42
Nel corso del mese le giornate si accorciano di circa
1 ora e 20 minuti per una località alla latitudine media italiana.
(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana)
LUNA
Le Fasi:
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Ultimo quarto il 5
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Luna nuova il 12
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Primo quarto il 19
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Luna piena il 26
OSSERVABILITÀ DEI
PIANETI
Mercurio:
raggiunge la massima elongazione dal Sole - circa 22° - il giorno 21.
Non è tuttavia una configurazione particolarmente favorevole all'osservazione,
dato che nonostante la distanza angolare dal Sole relativamente elevata,
l'altezza sull'orizzonte è sempre piccola. Il pianeta, nella seconda
decade del mese, rimane quindi visibile la sera per un periodo limitato,
circa mezz'ora dopo il tramonto del Sole, basso sull'orizzonte occidentale.
Venere:
è ancora lo splendido astro del mattino, con condizioni di
osservabilità simili a quelle del mese precedente,
ma a causa del progressivo ritardo del suo sorgere
riduce sempre più l'intervallo di tempo disponibile
per ammirarlo prima dell'alba.
Nel corso del mese il pianeta attraverserà la
costellazione della Vergine fino ad entrare, il 28, nella Bilancia.
Marte: dopo alcuni mesi di inosservabilità, il pianeta
rosso ricompare nei cieli mattutini. All'aumentare della sua
distanza angolare dal Sole, potremo man mano osservarlo più a lungo.
A fine mese sarà possibile seguirlo per circa un'ora prima dell'alba.
Marte si trova un po' più in basso rispetto a Venere.
Come quest'ultimo, passa dalla costellazione della Vergine alla Bilancia.
Per Marte questo avverrà il giorno 22.
Giove:
l'istante del suo sorgere anticipa repentinamente nel corso del mese,
consentendo un rapido allungamento dell'intervallo di osservabilità
che, a fine mese, diventa di quasi 4 ore prima che le luci dell'alba
prendano il sopravvento.
Giove si trova nella costellazione della Vergine.
Saturno: dato che gli altri pianeti brillanti sono tutti
concentrati nel cielo del mattino, Saturno rimane il principale
protagonista della volta celeste nelle prime ore della notte.
Nel corso del mese sorge con sempre maggiore anticipo, per cui
potremo osservare il pianeta per quasi tutta la notte
(a fine mese sorge intorno alle 20). Possiamo individuarlo
inizialmente a Nord-Est, fino a vederlo culminare a Sud nelle ore
che precedono l'alba. Saturno si trova nella costellazione dei Gemelli,
quasi sul prolungamento della congiungente tra Castore e Polluce, vicino
al confine con il Cancro.
Urano: continua un periodo favorevole all'osservazione
del pianeta, dato che esso culmina a Sud poco dopo il tramonto del Sole.
Lo possiamo quindi cercare relativamente alto sull'orizzonte meridionale
nelle prime ore della notte. La luminosità del pianeta è comunque al di
sotto della soglia accessibile all'occhio nudo; è quindi sempre necessario
l'uso del telescopio. Urano si trova ancora nella parte centrale della
costellazione dell'Acquario.
Nettuno: come nei mesi precedenti, le condizioni per l'osservazione
sono ancora molto simili a quelle di Urano. L'intervallo di osservabilità
è un po' più breve: Nettuno tramonta difatti circa 1 ora e mezza prima di Urano.
Lo possiamo trovare poco a Ovest di quest'ultimo, nella costellazione
del Capricorno.
Per la sua bassa luminosità è visibile solo con l'uso di un telescopio.
Plutone: a fine mese diventa inosservabile, trovandosi molto basso
sull'orizzonte a Sud-Ovest già nelle prime ore della notte. Per osservarlo
è indispensabile l'uso di un telescopio.
Si trova nella costellazione del Serpente.
CONGIUNZIONI:
Luna - Saturno: la sera del 3 novembre potremo vedere la Luna prossima all'Ultimo
Quarto poco sopra Saturno e al di sotto dei Gemelli, Castore e Polluce
(vedi
mappa).
Luna - Venere - Giove: il 10 novembre, nelle ore precedenti l'alba,
si potrà assistere ad un triplo incontro. Una sottilissima falce di Luna
(il 12 è Luna Nuova), bassa sull'orizzonte orientale,
è preceduta nel suo sorgere dalla luminosissima Venere e dal brillante Giove
(vedi
mappa).
Luna - Saturno:il nostro satellite e il pianeta con gli anelli concedono
il bis il 30 novembre, in una configurazione simile a quella del giorno 3,
con la differenza che la Luna ha da pochi giorni passato la fase di Luna Piena
(vedi
mappa).
SCIAMI METEORICI
Leonidi: Nelle notti tra il 17 e il 19 novembre si verificherà la massima
attività delle Leonidi, una pioggia di "stelle cadenti" analoga a quella
più nota del 12 agosto.
Le Leonidi sono prodotte dai minuscoli residui di una cometa periodica,
la Tempel-Tuttle. Tali frammenti sono raccolti in una grande e rarefatta
nube che viene attraversata ogni anno dalla Terra attorno alla metà di novembre.
In alcune occasioni, quando la Terra attraversa la parte più densa della nube
(il che accade ogni 33 anni), si sono verificate vere e proprie "tempeste"
con la caduta di migliaia di meteore. Quest'anno si prevede un tasso
relativamente basso di alcune decine di meteore/ora, con possibili picchi
nelle ore prima dell'alba del giorno 17.
Ricordiamo che gli sciami meteorici (se ne conoscono più di cento)
derivano il loro nome dalla costellazione nella quale appare proiettarsi
il "radiante" cioè il punto da cui le stelle cadenti sembrano provenire.
Nel caso delle Leonidi la costellazione è quella del Leone, mentre per
le stelle cadenti del 12 agosto, le Perseidi, la costellazione è quella di Perseo.
Approfondimenti sugli sciami meteorici: Sezione Meteore UAI.
COSTELLAZIONI
La notte si allunga, il Sole anticipa sempre più il suo tramonto,
e questo ci regala qualche ora in più di osservazione della volta stellata.
È così che allo spengersi delle ultime luci del crepuscolo avremo ancora
l'opportunità di ammirare brevemente, sull'orizzonte occidentale, alcuni
degli astri caratteristici del cielo estivo.
Li rammentiamo ancora una volta: possiamo riconoscere il "Triangolo Estivo",
ai cui vertici troviamo le stelle Altair dell'Aquila, Vega della Lira e Deneb
del Cigno (si consiglia di consultare le rubriche dei mesi precedenti per le
descrizioni più dettagliate delle tre costellazioni). Subito dopo il tramonto
sarà possibile scorgere anche Ercole, in basso sull'orizzonte a Nord Ovest.
Lungo la fascia zodiacale nelle prime ore della sera possiamo riconoscere il
Capricorno e l'Acquario, privi di stelle particolarmente brillanti.
Proseguendo verso Sud, troviamo i Pesci e la minuscola costellazione dell'Ariete.
Chi osserva da luoghi con l'orizzonte meridionale privo di
ostacoli - in pianura o sul mare - può cimentarsi nel riconoscimento
delle costellazioni che si estendono al di sotto dell'eclittica:
la Balena e più a Ovest, sotto l'Acquario, il Pesce Australe,
dove si può facilmente riconoscere una stella brillante, Fomalhaut.
Verso Est vedremo sorgere le costellazioni zodiacali che domineranno
il cielo nell'imminente inverno: vedremo così prima il Toro e
successivamente i Gemelli. In tarda serata nel cielo orientale si inizieranno
a vedere altre costellazioni, prossime protagoniste dei cieli invernali: il Cancro,
a sinistra dei Gemelli, e nella seconda parte della notte, il Leone.
Inconfondibili, a Sud-Est nelle prime ore della notte, le costellazioni
di Orione e del Cane Maggiore, con la luminosissima Sirio. Sopra i Gemelli
e il Toro è facilmente identificabile un'altra costellazione che vedremo
ben alta in cielo per i prossimi mesi: si tratta dell'Auriga,
dalla caratteristica forma a pentagono, in cui uno dei vertici è
rappresentato da una delle stelle più luminose della volta celeste, Capella.
In prossimità dello zenit, sulla nostra verticale, godono ancora di
visibilità ottimale le costellazioni già descritte nel "cielo di ottobre":
il grande quadrilatero di Pegaso, seguito, verso Nord Est, da Andromenda e
da Perseo e, più vicine al Polo Nord Celeste, la "W" di Cassiopea e il meno
appariscente Cefeo. Vale la pena soffermarsi anche sulla piccola costellazione
del Triangolo, tra Andromeda e l'Ariete: in essa si trova la Galassia a spirale
M33, ben nota a tutti gli astrofili: è la terza componente
per importanza del "Gruppo Locale", la concentrazione di galassie
di cui fanno parte la nostra Via Lattea e la notissima Galassia di Andromeda.
A Settentrione troviamo come sempre l'Orsa Maggiore e l'Orsa Minore,
con la Stella Polare immobile ad indicarci il Nord; tra le due Orse
possiamo riconoscere il Dragone.
CARTE DEL CIELO
Mappe del cielo realizzate con il programma Perseus
http://www.elitalia.it/perseus/
Indice cielo del mese
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