COMUNICATO
STAMPA
30/09/2003
Il black out "riaccende" le stelle.
Uno dei numerosi effetti insoliti creati dal black out è stato quello di
generare su tutta Italia un cielo eccezionalmente buio.
Purtroppo su gran parte del paese era presente una copertura nuvolosa, ma
laddove il cielo presentava squarci di sereno, lo spettacolo del cielo
stellato in una volta celeste priva di inquinamento luminoso ha offerto
uno spettacolo eccezionale.
Numerose segnalazioni pervenute da diverse località, dal Veneto alla
Sicilia, hanno testimoniato la visibilità di una splendida Via Lattea, di
stelle al limite delle possibilità dell'occhio umano e l'osservazione ad
occhio nudo - anche da località di pianura normalmente inquinate - di
oggetti del profondo cielo quali la Grande Nebulosa di Orione (M42) e la
Galassia di Andromeda (M31)!
La comunit6agrave; degli astrofili italiani una volta di più ha potuto verificare
gli effetti deleteri dell'insensato spreco di luce artificiale rivolta
verso il cielo, con la duplice conseguenza negativa in termini di deficit
energetico e di impossibilità di svolgere attività scientifiche,
culturali, didattiche e divulgative legate alle osservazioni astronomiche.
L'evento del black out - come già ricordato in un nostro precedente
comunicato diffuso l'estate scorsa (http://scis.uai.it/com/com54.htm) -
rappresenta una ulteriore ammonizione affinchè si ponga finalmente
attenzione ad una maggiore razionalizzazione dei consumi energetici, anche
nelle ore notturne.
Il dibattito sull'opportunità della costruzione di
nuove centrali non può prescindere dall'adozione di misure finalizzate
alla razionalizzazione dei consumi ed al risparmio energetico e la
riduzione dell'inquinamento luminoso.
Spesso si chiedono ai cittadini
sacrifici e buon senso per adottare un uso moderato degli
elettrodomestici; riteniamo doveroso un analogo impegno da parte delle
amministrazioni pubbliche, e degli Enti Locali in particolare, affinchè
facciano un uso altrettanto sensato dell'illuminazione pubblica.
Non è
quindi pensabile che ad una maggiore produzione di energia, se necessaria,
non si unisca, fin da subito, una politica di risparmio energetico che
colpisca gli sprechi più inutili, come quelli che si riscontrano
frequentemente nel settore dell'illuminazione notturna laddove manca una
efficace legislazione.
Merita inoltre una riflessione il concetto, a nostro avviso errato, che
"luce è bello" e che "più luce = più sicurezza".
Molto spesso si è
ricorso ad una illuminazione esagerata di aree abitate ritenendola utile
ad una limitazione di furti e atti di violenza.
Eppure, perfino in
situazioni di eccezionale emergenza (si pensi alla folla presente alla
manifestazione della "Notte Bianca" a Roma) non si sono verificati episodi
particolarmente gravi di vandalismo, panico, aggressioni o altro.
Ovviamente nessuno auspica il paradosso di una sorta di "black out
permanente" nelle ore notturne: si ribadisce semplicemente che una
illuminazione corretta, razionale e rispettosa delle norme sul risparmio
energetico è in grado di garantire maggiore sicurezza e visibilità ai
cittadini senza danneggiare l'ambiente notturno e senza impedire la
percezione dell'universo in cui ci troviamo a vivere.
Le associazioni impegnate nella salvaguardia del cielo notturno - UAI
(Unione Astrofili Italiani), CIELOBUIO, IDA (International Dark Sky
Association) - rilanciano quindi il proprio appello affinchè sia
accelerato con la massima solleciturdine l'iter parlamentare del Disegno
di Legge n. 697 sulla riduzione dell'Inquinamento luminoso e vengano in
esso inseriti tutti quegli efficaci provvedimenti già adottati nelle
analoghe leggi della regione Lombardia e della regione Marche.
Sottoscrivono l'appello:
UAI (Unione Astrofili Italiani)
CIELOBUIO
IDA (International DarkSky Association)
www.uai.it
www.cielobuio.org
www.darksky.org
www.inquinamentoluminoso.it