COMUNICATO
STAMPA
08/01/2004
LETTERA APERTA SULL'ECCESSIVA DIFFUSIONE DELL'ASTROLOGIA
L'UAI - Unione Astrofili Italiani si fa promotrice di una campagna di
sensibilizzazione per limitare l'inarrestabile diffusione dell'astrologia
e di altre pseudoscienze. L'UAI si mobilita per la salvaguardia degli
spazi informativi sui mass media a favore di una maggiore attenzione per
la divulgazione scientifica e per chiedere di porre argine alla esagerata
ed ingiustificabile diffusione di Oroscopi ed esibizioni di presunte arti
magiche ormai diffuse in qualsiasi ambito, dagli spettacoli di varietà
fino agli spazi dedicati all'informazione giornalistica.
Come di consueto, all'inizio del nuovo anno assistiamo all'indecente
spettacolo di una serie infinita di previsioni astrologiche; ancor più
grave, nonostante i codici di autoregolamentazione, il martellamento di
pronostici quest'anno è approdato persino nei Telegiornali e nei Giornali
Radio.
Nell'era della comunicazione mediatica, tra le guerre e il terrorismo, le
catastrofi ambientali, la politica, l'arte e la cultura, è aberrante
creare confusione negli spettatori, mescolando notizie ed informazioni di
carattere oggettivo con argomenti che non hanno alcun valore dal punto di
vista della verità e della verificabilità.
Riteniamo gravemente diseducativo proporre al pubblico una forma di
esibizione che premia così esplicitamente la diffusione di falsità. I
meteorologi devono saper fare le previsioni del tempo, gli artisti devono
sapersi esibire nel proprio campo - cantando, recitando o ballando:
l'astrologo è l'unico che continua ad essere pagato con il nostro denaro
(che sia il canone RAI o attraverso l'acquisto dei prodotti che
sponsorizzano tali esibizioni) pur senza dover dimostrare a nessuno la
validità del proprio operato. È sufficiente essere dei bravi
affabulatori ed avere un approccio seduttivo nei confronti del pubblico,
senza dover rispondere di quel che si afferma. Nessun importante evento
del 2003 è stato predetto nelle trasmissioni televisive di un anno fa,
eppure quest'anno tutti i "volti noti" delle scienze esoteriche sono stati
propinati nuovamente al pubblico.
In un periodo in cui l'Uomo sta riprendendo fiducia nella propria capacità
di studiare l'Universo in cui vive, esplorando il nostro ed altri mondi,
è del tutto anacronistico concedere uno spazio così abnorme a retaggi di
credenze che non hanno più ragion d'essere ai giorni nostri.
La speranza di un futuro migliore dovrebbe essere finalmente affidata alla
nostra capacità di costruire e mantenere un mondo accogliente e sicuro, e
non alle "palle di cristallo" ed alle oscure terzine di veggenti di un
lontano passato.
Ma soprattutto bisogna mettere in guardia l'opinione pubblica dal razzismo
e dalla discriminazione latente insito nell'uso improprio dell'astrologia.
Non sono rari i casi di utilizzo di previsoni astrologiche per analisi
sugli andamenti finanziari delle aziende o per la valutazione della
personalità come criterio per le assunzioni: forse alcuni lettori di
oroscopi non si rendono conto di aver perso il lavoro solo perché
appartenevano ad un segno astrologico anziché ad un altro più propizio. Un
fatto di inaudita gravità!
La sconsiderata promozione dell'astrologia incoraggia la diffusione di
questa ed altre pratiche antiscientifiche, spesso pericolose ed
inaccettabili anche sotto il profilo legale, come dimostrano i tanti casi
di circonvenzione d'incapace, truffa, truffa aggravata, esercizio abusivo
della professione medica, abuso della credulità popolare. Come è possibile
limitare il ricorso a santoni e guaritori da parte di soggetti facilmente
suggestionabili se gli stessi telegiornali avallano come "informazione" le
arti magiche ed astrologiche?
A fronte delle grandi difficoltà di inserimento di chi opera
nell'informazione scientifica, è ancora più inaccettabile la
proliferazione di interventi da parte di dubbi personaggi che si
presentano come maghi, astrologi o veggenti, capaci di farsi pubblicità e
ottenere autorevolezza ed un tornaconto personale grazie all'intervento in
un telegiornale.
Gli astrofili negli ultimi anni hanno visto una crescita esponenziale
dell'interesse del pubblico grazie ad una incessante opera di
divulgazione. Per chi come noi mette a disposizione la propria
competenza, quasi sempre a titolo gratuito, per avvicinare il pubblico
alla conoscenza di quell'impagabile spettacolo naturale che è la volta
celeste, è uno scempio assistere ogni anno all'indebito utilizzo dei corpi
celesti per uno "spettacolo" così irrispettoso dell'intelligenza degli
spettatori.
L'UAI chiede pertanto:
- la sospensione della diffusione di oroscopi e previsioni astrologiche
all'interno degli spazi destinati all'informazione (telegiornali e
giornali radio).
- che venga chiaramente precisato - nelle trasmissioni televisive e
radiofoniche di intrattenimento e sulle rubriche della carta stampata -
che l'astrologia non offre certezze e non ha fondamenti scientifici.
La pagina web http://scis.uai.it/astrologia.htm ospiterà notizie ed
aggiornamenti sulla presente iniziativa.
Commissione Divulgazione UAI
http://divulgazione.uai.it