COMUNICATO STAMPA
07/03/2004

Oltre 1000 adesioni in due mesi
L'UAI prosegue nella sua sensibilizzazione per ridurre l'eccessiva diffusione dell'astrologia

 

Due mesi fa, il 7 gennaio 2004, l'Unione Astrofili Italiani ha inviato ai mezzi di informazione la sua "Lettera aperta sull'eccessiva diffusione dell'astrologia"; il testo completo è disponibile sul web all'indirizzo http://scis.uai.it/astrologia.htm; a questo indirizzo è presente anche una ricca rassegna stampa e la possibilità di aderire alla campagna. In questo periodo è stata sottoscritta da oltre 1000 firmatari, tra i quali molti personaggi illustri del mondo scientifico e culturale italiano.
Anche il Telefono Antiplagio ha aderito all'iniziativa, che si propone di sensibilizzare opinione pubblica e mezzi di comunicazione affinché le previsioni astrologiche non invadano più gli spazi di informazione, fianco a fianco con le notizie vere e proprie senza alcuna discriminante, e che risulti sempre chiaramente indicato che gli oroscopi non offrono certezze scientificamente provate.

L'astrofisica Margherita Hack ha commentato la campagna UAI affermando che "queste superstizioni secoli fa trovavano la loro giustificazione nell'ignoranza; nel 2004 è assurdo che i mezzi di informazione mettano insieme oroscopi e notizie."

La vera notizia, sottolinea Corrado Lamberti, che assieme alla Hack dirige la rivista Le Stelle, è piuttosto il fatto che "siamo il Paese più infestato di oroscopi e ciarlatani del Vecchio Continente; non vale la pena di farne una crociata, piuttosto facciamo sentire ridicoli, provincialotti e inadeguati ai tempi che viviamo i giornali e le TV che ospitano oroscopi, con un bonario compatimento."

Anche perchè, come fa notare l'antropologa Cecilia Gatto Trocchi, dell'Università di Roma Tre, "nessuno azzecca le previsioni: una donna astronauta avrebbe dovuto partorire nello spazio; O. J. Simpson, il pugile e attore implicato in un assassinio, avrebbe dovuto farsi prete; Michael Jackson sarebbe dovuto diventare donna; in Palestina sarebbe dovuta arrivare la pace entro il settembre 2000, e Saddam Hussein sarebbe dovuto morire di infarto nel dicembre di quello stesso anno. E come se non bastasse, molte di queste previsioni vengono fatte dietro congruo pagamento!"

Molti astrologi, dunque, vendono - spesso a caro prezzo - verità rivelate che tali non sono. Anche perchè, spiega il matematico Piergiorgio Odifreddi, dell'Università di Torino, "i segni zodiacali sono invenzioni mitologiche e non oggetti astronomici", quindi gli oroscopi non si basano su delle realtà fisiche concrete.

L'Unione Astrofili Italiani proseguirà, nei prossimi mesi, la sua azione di sensibilizzazione; l'obiettivo prefissato è quello di una concreta diminuzione della diffusione, oggi senza dubbio eccessiva, di oroscopi e previsioni astrologiche, soprattutto in quegli spazi che dovrebbero essere riservati esclusivamente all'informazione.
Il responsabile della campagna, Paolo Ferretti, può essere contattato all'indirizzo e-mail antares.76@panservice.it



UAI - UNIONE ASTROFILI ITALIANI: http://www.uai.it

SCIS - Servizio per la Cultura e l'Informazione Scientifica:
Web Page http://scis.uai.it/
E-mail scis@uai.it

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