Prosegue la campagna di sensibilizzazione che l'Unione Astrofili Italiani
ha iniziato tre mesi fa, il 7 gennaio, con l'invio ai mezzi di
informazione della "Lettera aperta sull'eccessiva diffusione
dell'astrologia". Sono ormai quasi 1.200 le adesioni sul sito
http://scis.uai.it/astrologia.htm, dove oltre al testo completo della
Lettera, con la possibilità di aggiungersi ai firmatari, si può trovare
anche una ricca rassegna stampa su quanto è accaduto intorno
all'iniziativa.
Concorda con la posizione dell'UAI anche il Comitato di controllo sulle
televendite, organismo del Ministero delle Comunicazioni; presieduto dal
dott. Adalberto Baldoni, presidente della Commissione per l'assetto del
sistema radiotelevisivo, il Comitato ministeriale ha recentemente
approvato, in seduta plenaria, un ordine del giorno nel quale si evidenzia
soprattutto il rischio che i mezzi di comunicazione possano esaltare la
credibilità di determinate pratiche, con un conseguente danno culturale
anche rilevante e si chiede un intervento del Ministro che solleciti le
emittenti a compiere il loro lavoro con piena responsabilità nei confronti
del ruolo sociale e culturale che rivestono.
Anche la Commissione Europea accoglie con favore la campagna contro
l'eccessiva confusione tra informazione e pseudoscienze: in una lettera
inviata al Presidente dell'UAI, Harald Trettenbrein, della Direzione
generale istruzione e cultura, dipartimento Cultura, politica audiovisiva
e sport, a nome del Presidente Romano Prodi, ricorda che esistono degli
"standard minimi per le trasmissioni radiotelevisive nell'Unione europea"
stabiliti dalla direttiva comunitaria "Televisione senza frontiere" e che
tutti gli Stati membri dovrebbero "garantire i livelli di qualità della
programmazione, in particolare per quanto concerne le emittenti di
servizio pubblico."
Tuttavia, sui media italiani si fa ancora molta, anzi troppa, confusione:
il più diffuso e letto quotidiano a diffusione nazionale ha affiancato a
una notizia scientifica sulla scoperta di un nuovo corpo del sistema
solare l'intervista a un astrologo che parla dell'influsso del nuovo
pianeta sulle scoperte scientifiche delle scienziate donne. La credibilità
che viene automaticamente tributata dai lettori a tali affermazioni ha
delle pericolose ricadute sul livello culturale dei cittadini, ed è
assurdo che in una nazione sviluppata, nel 2004, vengano proposti
accostamenti tra scienza e non-scienza senza alcuna discriminante.
L'Unione Astrofili Italiani proseguirà, nei prossimi mesi, la sua azione
di sensibilizzazione; l'obiettivo prefissato è quello di una concreta
diminuzione della diffusione, oggi senza dubbio eccessiva, di oroscopi e
previsioni astrologiche, soprattutto in quegli spazi che dovrebbero essere
riservati esclusivamente all'informazione.
Il responsabile nazionale della campagna, Paolo Ferretti, può essere
contattato all'indirizzo e-mail antares.76@panservice.it
SCIS - Servizio per la Cultura e l'Informazione Scientifica
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