COMUNICATO STAMPA
23/12/2004

1) "C/2004 Q2 Machholz", la cometa di Natale: come osservarla.
2) Cometa "last minute": scoperta un'altra cometa dalle immagini della sonda Soho

 

C/2004 Q2 Machholz - "LA COMETA DI NATALE"
La denominazione ufficiale è C/2004 Q2 Machholz, dal nome dell'astrofilo californiano che l'ha scoperta il 27 agosto scorso. Sui media è ormai nota come "La cometa di Natale".
Sarebbe tuttavia più rispondente alla realtà soprannominarla "La cometa dell'Epifania", non tanto per l'accostamento alla tradizione dei Re Magi, quanto piuttosto perché l'astro chiomato darà il meglio di sé proprio nei giorni intorno al 6 gennaio.
La luce abbagliante della Luna - che sarà piena il 26 dicembre - ostacola notevolmente l'osservazione di un corpo celeste così evanescente, formato essenzialmente da un involucro di gas derivato dallo scioglimento del ghiaccio di cui è composto il nucleo.

La cometa sta transitando nella costellazione Eridano, a destra della nota costellazione di Orione, ed è facilmente osservabile ad occhio nudo anche da un profano.
Con un piccolo binocolo lo spettacolo è assicurato perché la sua chioma è larga e luminosa. La sua magnitudine attuale stimata ad occhio nudo è circa 4, ciò fa essere ottimisti sul fatto che nel mese di gennaio possa raggiungere la magnitudine 3.
Si tratta comunque di un corpo celeste con luminosità diffusa: non vediamo una sorgente di luce puntiforme come nel caso delle stelle, ma piuttosto una sorta di "nuvoletta" che può diventare evidente solo se lo sfondo del cielo è sufficientemente scuro.
È quindi necessario osservare lontano dalle luci cittadine: solo in luoghi esenti da inquinamento luminoso si potrà tentare l'osservazione ad occhio nudo.

La cometa si sta muovendo molto velocemente verso Nord-Ovest e negli ultimi giorni dell'anno farà il suo ingresso nella costellazione del Toro. Nei giorni dal 6 all'8 gennaio vedremo la cometa avvicinarsi e poi superare l'ammasso stellare M45, le notissime Pleiadi: una ghiotta occasione per gli astrofotografi.
Attualmente la cometa si sta avvicinando alla Terra e raggiungerà la minima distanza dal nostro pianeta il 6 Gennaio quando si troverà a 0.34 U.A. (Unità Astronomiche) corrispondenti a 51 milioni di chilometri. Allo stesso momento sarà distante dal Sole 1.24 U.A., pari a circa 186 milioni di chilometri.
Raggiungerà il perielio nella notte tra il 24 e 25 gennaio, con una distanza dal Sole di 1.2 unità astronomiche. Pochi giorni prima la cometa diventerà circumpolare, il che significa che sarà visibile tutta la notte. In quel periodo attraverserà la costellazione del Perseo.
La coda della Maccholz, troppo debole almeno fino ad ora per essere visibile ad occhio nudo, è tuttavia alla portata delle riprese effettuate con i telescopi amatoriali e potrebbe superare i 5° d'ampiezza.
Non ci saranno altre occasioni per rivedere questa cometa; la Machholz impiegherà ben 60 mila anni per completare l'orbita intorno alla nostra stella e far ritorno nei nostri cieli.

Maggiori dettagli sono reperibili nelle Astronews UAI
http://www.uai.it/index.php?tipo=A&id=649
Altri links utili:
http://www.uai.it/scis/cielomese/cm_200412.htm (Cielo del Mese)
http://comete.uai.it/ Galleria di immagini della Cometa Machholz e la mappa del percorso della cometa nelle prossime settimane

Cometa "LAST MINUTE"

La circolare M.P.E.C. (Minor Planet Electronic Circulars) 2004-Y37 http://cfa-www.harvard.edu/mpec/K04/K04Y37.html ha appena confermato la scoperta di una nuova cometa "sungrazer", la tredicesima individuata dall'astrofilo italiano Toni Scarmato: si tratta di una cometa passata a brevissima distanza dal Sole, ripresa casualmente dal satellite Soho. Analizzando via internet le immagini riprese da questo satellite è possibile imbattersi in comete prossime al "giro di boa" intorno alla nostra stella, che talvolta sfiorano fino a sublimare completamente per effetto del calore solare.
Testo e immagini della news:
http://www.uai.it/index.php?tipo=A&id=640
http://www.uai.it/photos/2004-12-15_640_1879.jpg



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