C/2004 Q2 Machholz - "LA COMETA DI NATALE"
La denominazione ufficiale è C/2004 Q2 Machholz, dal nome dell'astrofilo
californiano che l'ha scoperta il 27 agosto scorso. Sui media è ormai
nota come "La cometa di Natale".
Sarebbe tuttavia più rispondente alla
realtà soprannominarla "La cometa dell'Epifania", non tanto per l'accostamento alla tradizione dei Re Magi, quanto piuttosto perché l'astro
chiomato darà il meglio di sé proprio nei giorni intorno al 6 gennaio.
La luce abbagliante della Luna - che sarà piena il 26 dicembre - ostacola
notevolmente l'osservazione di un corpo celeste così evanescente, formato
essenzialmente da un involucro di gas derivato dallo scioglimento del
ghiaccio di cui è composto il nucleo.
La cometa sta transitando nella costellazione Eridano, a destra della nota
costellazione di Orione, ed è facilmente osservabile ad occhio nudo anche
da un profano.
Con un piccolo binocolo lo spettacolo è assicurato perché
la sua chioma è larga e luminosa. La sua magnitudine attuale stimata ad
occhio
nudo è circa 4, ciò fa essere ottimisti sul fatto che nel mese di gennaio
possa raggiungere la magnitudine 3.
Si tratta comunque di un corpo
celeste con luminosità diffusa: non vediamo una sorgente di luce
puntiforme come nel caso delle stelle, ma piuttosto una sorta di
"nuvoletta" che può diventare evidente solo se lo sfondo del cielo è
sufficientemente scuro.
È quindi necessario osservare lontano dalle luci
cittadine: solo in luoghi esenti da inquinamento luminoso si potrà tentare
l'osservazione ad occhio nudo.
La cometa si sta muovendo molto velocemente verso Nord-Ovest e negli
ultimi giorni dell'anno farà il suo ingresso nella costellazione del Toro.
Nei giorni dal 6 all'8 gennaio vedremo la cometa avvicinarsi e poi
superare l'ammasso stellare M45, le notissime Pleiadi: una ghiotta
occasione per gli astrofotografi.
Attualmente la cometa si sta avvicinando alla Terra e raggiungerà la
minima distanza dal nostro pianeta il 6 Gennaio quando si troverà a 0.34
U.A. (Unità Astronomiche) corrispondenti a 51 milioni di chilometri. Allo
stesso momento sarà distante dal Sole 1.24 U.A., pari a circa 186 milioni
di chilometri.
Raggiungerà il perielio nella notte tra il 24 e 25 gennaio, con una
distanza dal Sole di 1.2 unità astronomiche. Pochi giorni prima la cometa
diventerà circumpolare, il che significa che sarà visibile tutta la notte.
In quel periodo attraverserà la costellazione del Perseo.
La coda della Maccholz, troppo debole almeno fino ad ora per essere
visibile ad occhio nudo, è tuttavia alla portata delle riprese effettuate
con i telescopi amatoriali e potrebbe superare i 5° d'ampiezza.
Non ci saranno altre occasioni per rivedere questa cometa; la Machholz
impiegherà ben 60 mila anni per completare l'orbita intorno alla nostra
stella e far ritorno nei nostri cieli.
Maggiori dettagli sono reperibili nelle Astronews UAI
http://www.uai.it/index.php?tipo=A&id=649
Altri links utili:
http://www.uai.it/scis/cielomese/cm_200412.htm (Cielo del Mese)
http://comete.uai.it/ Galleria di immagini della Cometa Machholz e la
mappa del percorso della cometa nelle prossime settimane
Cometa "LAST MINUTE"
La circolare M.P.E.C. (Minor Planet Electronic Circulars) 2004-Y37
http://cfa-www.harvard.edu/mpec/K04/K04Y37.html
ha appena confermato la scoperta di una nuova cometa "sungrazer", la
tredicesima individuata dall'astrofilo italiano Toni Scarmato: si tratta
di una cometa passata a brevissima distanza dal Sole, ripresa casualmente
dal satellite Soho. Analizzando via internet le immagini riprese da
questo satellite è possibile imbattersi in comete prossime al "giro di
boa" intorno alla nostra stella, che talvolta sfiorano fino a sublimare
completamente per effetto del calore solare.
Testo e immagini della news:
http://www.uai.it/index.php?tipo=A&id=640
http://www.uai.it/photos/2004-12-15_640_1879.jpg
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