Glossario
dei
termini
astronomici
redatto
in
collaborazione
con
www.astroarte.it
Altitudine o altezza
Altitudine o altezza
Altezza di un corpo celeste posto sopra l'orizzonte.
Partendo dall'orizzonte (0°), la distanza angolare di un corpo celeste si misura verticalmente
in gradi, primi e secondi lungo il grande
circolo che cade perpendicolarmente sull'orizzonte
passando per lo zenit (90°), il nadir e l'oggetto celeste preso in considerazione.
Insieme all'azimut, l'altezza determina la posizione di un
corpo celeste secondo un punto qualsiasi
di osservazione sulla Terra con il sistema
altazimutale, detto anche di coordinate orizzontali.
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Ascensione
retta
Ascensione retta
Equivale alla longitudine sulla Terra ma
proiettata sulla sfera celeste e corrisponde al tempo che intercorre tra
la culminazione del primo punto di Ariete (Equinozio di primavera) e la culminazione del corpo in oggetto
per effetto della rotazione terrestre.
Si misura in ore, minuti e secondi di tempo
in senso crescente verso Est dal Primo Punto
di Ariete, conosciuto anche come punto gamma
o punto
vernale, preso come intersezione
dell'equatore celeste e
dell'eclittica.
Un'ora di ascensione retta, che equivale
a 15 gradi d'arco, è l'angolo attraverso
cui la sfera celesta sembra girare in un'ora
di
tempo siderale a causa della rotazione terrestre.
L'ascensione retta, con la declinazione, costituisce
il sistema equatoriale.
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Anno luce
Anno luce
La distanza che la luce, o qualsiasi
altra
radiazione elettromagnetica, percorre
in
un anno nel vuoto.
E' pari a circa 63.240 Unità Astronomiche e corrisponde a 9.460,704 miliardi di chilometri
(una distanza sufficiente per potervi allineare
800 sistemi solari l'uno accanto all'altro).
Per misurazioni di piccole distanze,
l'Anno
Luce si divide in frazioni di tempo
più brevi
come il minuto-luce e in secondo-luce.
8
minuti-luce e poco più di 19 secondi-luce
è il tempo impiegato dalla luce a percorrere
la distanza Sole-Terra, ma per questa
misura
si usa abitualmente l'Unità Astronomica.
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Azimut
Azimut
La direzione orizzontale di un corpo celeste
misurata a partire dal punto nord o
sud dell'orizzonte.
L'angolo di direzione (distanza angolare) di un oggetto si misura normalmente partendo
dal punto Sud sull'orizzonte verso Ovest
in gradi, primi e secondi in senso orario
lungo l'orizzonte stesso fino al punto in
cui quest'ultimo viene intersecato dal cerchio
massimo passante per l'oggetto preso in considerazione
e i poli del sistema (zenit e nadir).
L'azimut, insieme all'altezza, determina la posizione di un corpo celeste
secondo un punto qualsiasi di osservazione
sulla Terra con il sistema
altazimutale,
detto anche di coordinate orizzontali.
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Congiunzione
Congiunzione
Allineamento con la Terra di due corpi nel
Sistema Solare in cui essi appaiano,
visti
dalla Terra, prospetticamente (anche
se solo
approssimativamente) nello stesso luogo
nel
cielo.
Si dice che un pianeta è in congiunzione
quando è alla stessa longitudine eclittica del Sole o pressoché in linea con esso.
I pianeti Mercurio e Venere possono formare
tale linea quando sono o dietro il Sole (congiunzione
superiore), dunque invisibili dalla Terra,
o fra la Terra e il Sole (congiunzione inferiore)
e, quindi, altrettanto impossibili da osservare.
Le congiunzioni possono verificarsi anche
fra pianeti o fra uno o più pianeti e la
Luna o fra pianeti e le loro lune se visti
dalla Terra, ma, in molti casi, il termine
congiunzione è spesso usato in modo improprio
per indicare un avvicinamento di corpi celesti
entro pochi gradi.
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Coordinate celesti
Coordinate celesti
Coordinate eclittiche
Coordinate eclittiche
Sistema di coordinate celesti, costituito dalle longitudini e latitudini
eclittiche, adatto allo studio della
dinamica
planetaria e del Sistema Solare.
Nel sistema eclitticale il piano di riferimento
è il piano dell'eclittica inclinato di 23°,5 rispetto al piano dell'equatore celeste. I due piani si intersecano nei punti corrispondenti
ai due equinozi, uno dei quali è l'equinozio di primavera che viene adottato come punto d'origine
della longitudine eclittica, coordinata
che
si conta in gradi, minuti e secondi
nel senso
del modo apparente del Sole. La precessione sta facendo lentamente cambiare nel tempo
il punto d'intersezione, pertanto i
valori
sono sempre riferiti ad una particolare
epoca in cui essi sono stati corretti. La seconda coordinata è la latitudine eclittica
che viene misurata sui cerchi massimi,
chiamati
cerchi di longitudine o coluri, che
passano
per i poli dell'eclittica (non per
i poli celesti), quindi, che cadono perpendicolarmente
sul piano dell'eclittica. La distanza angolare dei cerchi di longitudine nelle latitudini
settentrionali è positiva, mentre nelle
latitudini
meridionali è negativa, ossia da 0°
a + 90°
nell'emisfero boreale (emisfero nord),
da
0° a - 90° in quello australe (emisfero
sud).
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Coordinate equatoriali
Coordinate equatoriali
Sistema di coordinate celesti costituito dall'ascensione retta e dalla declinazione che, essendo coordinate indipendenti dalla
posizione dell'osservatore, è maggiormente
usato dagli astronomi per indicare la posizione
di un qualsiasi corpo celeste
Nel sistema equatoriale, il piano di riferimento
è il piano che passa per l'equatore celeste e i poli celesti definiti dalle
intersezioni Nord e Sud della proiezione
dell'asse di rotazione terrestre sulla sfera celeste. I cerchi massimi passanti per i poli, quindi,
perpendicolari all'equatore celeste, sono
chiamati cerchi orari o meridiani celesti
e sono l'equivalente della latitudine della
Terra proiettata sulla sfera celeste.
La distanza angolare dal piano equatoriale misurata lungo il
cerchio orario si chiama declinazione e si
misura in gradi da 0° a + 90° nell'emisfero
boreale, da 0° a - 90° in quello australe.
L'angolo complementare, ossia la distanza
di un corpo celeste dal polo prende il nome
di distanza polare.
La seconda coordinata è la distanza angolare
misurata lungo l'equatore celeste dal punto
scelto come origine al punto dove cade il
cerchio orario passante per l'oggetto celeste.
Per il punto di origine si può scegliere
fra il Mezzocielo e il primo punto di Ariete
(vedi equinozio di primavera).
La coordinata che ha origine dal
Mezzocielo,
ossia il punto d'intersezione fra il cerchio
orario (meridiano) che passa per lo zenit dell'osservatore e il punto dove questo
cade sull'equatore celeste, si chiama angolo
orario e si misura in ore, minuti e secondi
in senso crescente verso 0vest (1h = 1/24
dei 360° della rotazione terrestre, quindi,
1h = 15°). Se si sceglie il Mezzocielo come
punto di origine per l'angolo orario, si
deve tener presente che questa coordinata
varia a seconda del momento in cui si osserva
e della longitudine del luogo di osservazione
a causa della mobilità dello zenit sulla
sfera celeste. Se invece si sceglie come
punto di origine sul piano dell'equatore
celeste il Primo punto di Ariete, noto anche
come punto gamma o punto
vernale, l'inconveniente
non si presenta perché, partecipando al moto
rotatorio apparente della sfera celeste,
tale punto è indipendente dalla posizione
geografica dell'osservatore. Partendo dal
punto gamma, la coordinata corrispondente,
che si misura in ore, minuti e secondi in
senso crescente verso Est, prende il nome
di ascensione retta che equivale alla longitudine
della Terra. A causa della precessione, il punto gamma si sta lentamente muovendo
lungo l'equatore. Nelle coordinate equatoriali
che lo utilizzano come punto zero si deve
perciò fare riferimento ad una particolare
epoca.
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Coordinate galattiche
Coordinate galattiche
Sistema di coordinate celesti detto anche sistema galattico che, costituito
dalla latitudine galattica e dalla longitudine
galattica, si usa nello studio della struttura
della Via Lattea.
Il piano di riferimento è il piano orbitale
della nostra Galassia detto equatore galattico
e le coordinate sono la latitudine galattica,
che misura l'altezza di una stella sull'arco di cerchio massimo
che cade perpendicolarmente sull'equatore
galattico, e la longitudine galattica che
si misura sull'equatore galattico a partire
dal punto origine corrispondente alla direzione
prospettica verso il centro galattico.
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Coordinate orizzontali
Coordinate orizzontali
Sistema di coordinate celesti le cui coordinate (altezza e azimut) variano
con il variare della latitudine e della longitudine
dell'osservatore.
Detto anche sistema
altazimutale, il
suo
piano di riferimento è quello che contiene
l'orizzonte dell'osservatore, sul quale
il
punto di origine è la direzione Nord
o Sud
della bussola sul piano dell'orizzonte,
mentre
i due poli di riferimento nella
sfera celeste sono lo zenit e il nadir. La coordinata lungo l'orizzonte prende
il nome di azimut e si misura normalmente in gradi da Sud
verso Ovest partendo dal punto Nord o Sud
scelto come origine fino al punto in cui
il cerchio massimo passante per lo zenit,
il nadir e l'oggetto celeste in esame, chiamato
cerchio verticale, interseca perpendicolarmente
l'orizzonte. La seconda coordinata si misura
lungo lo stesso cerchio verticale passante
per lo zenit, il nadir e l'oggetto celeste
preso in esame. Per questa coordinata si
può scegliere o l'altezza che si misura in gradi a partire dall'orizzonte
fino all'oggetto celeste, o la distanza zenitale
che corrisponde alla distanza in gradi dal
cerchio parallelo all'orizzonte che passa
per l'oggetto celeste, chiamato parallelo
di altezza o
almucantar, e lo zenit, quindi,
corrisponde all'angolo complementare dell'altezza
che separa l'oggetto dallo zenit. Il sistema
altazimutale presenta però l'inconveniente
di essere legato alla posizione geografica
dell'osservatore e di avere riferimenti variabili
anche nel tempo a causa della rotazione terrestre.
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Costellazione
Costellazione
Una delle aree designate nel cielo o configurazione
di stelle luminose al suo interno, alle quali
sono state attribuite dalle antiche culture
in tutto il mondo molteplici interpretazioni
simboliche a causa delle pittoresche, mitologiche
o anche familiari raffigurazioni che, prospetticamente,
disegnano nella sfera celeste.
Molte simbologie delle costellazioni sono
in uso ancora oggi, ma ebbero origine in
Mesopotamia e furono ulteriormente sviluppate
dai Greci. Tolomeo n'elencò 48 nel secondo
secolo d.C. e altre, dal 1600 circa, ne sono
state aggiunte in seguito. Le costellazioni
acquistarono gradualmente utilità per riconoscere
le stelle nelle loro posizioni, ma, prima
del 1930, non esistevano definizioni standard
per le costellazioni e ciò comportava difficoltà
nell'identificazione delle stelle più deboli,
soprattutto dove la concentrazione era più
scarsa. La stipulazione in questa data di
un accordo internazionale fra astronomi permise
finalmente di sopperire a tale confusione:
la volta celeste fu quindi suddivisa nelle
attuali 88 aree confinanti lungo linee di
ascensione retta e declinazione.
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Culminazione
Culminazione
Momento in cui un oggetto celeste incrocia
il meridiano dell'osservatore.
Per culminazione superiore s'intende
il momento
in cui un oggetto celeste si trova
nel suo
punto più alto del cielo durante la
rotazione
terrestre. Se il corpo è circumpolare
(così
vicino ai poli da essere visibile per
tutto
l'anno) è possibile osservare anche
la sua
culminazione inferiore, ossia, quando
incrocia
il meridiano dell'osservatore dodici
ore
dopo quella superiore.
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Declinazione
Declinazione
Equivale alla latitudine terrestre
ma proiettata
nella sfera celeste ed è la distanza angolare di un corpo celeste misurata in gradi verso
nord o verso sud a partire dall'equatore celeste.
Le declinazioni che vanno verso nord
sono
positive, quindi, nell'emisfero boreale
si
misurano da 0° all'equatore celeste,
a +
90° al polo nord, mentre quelle che
vanno
verso sud tagliando l'emisfero australe
sono
negative e si misurano da 0°, sempre
all'equatore
celeste, a - 90° al polo sud.
La declinazione, insieme all'ascensione retta, costituisce il sistema equatoriale.
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Distanza angolare
Distanza angolare
La lunghezza di un arco espressa in misura
angolare.
Ipotizzando un arco in tensione di cui le
due proiezioni della corda tesa coincidano
una su un punto del piano di riferimento,
sul quale l'arco è posto perpendicolarmente,
e l'altra sul corpo celeste preso in considerazione,
l'angolo della corda in tensione determina
la distanza angolare. La lunghezza si esprime
in misura angolare, ossia in radianti, gradi,
minuti d'arco o secondi d'arco, che corrispondono alla porzione del cerchio
massimo che passa per i due punti.
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Eclittica
Eclittica
Traiettoria apparente lungo la quale il Sole
in un anno attraversa tutte le costellazioni
dello zodiaco, meglio definita come proiezione
sulla sfera celeste dell'orbita terrestre.
Nel corso della rivoluzione terrestre,
la
dinamica apparente del Sole fa sembrare
che
sia la stella a ruotare attorno al
pianeta,
ma non è così. La causa di questo moto
illusorio
è dovuta all'obliquità dell'eclittica
(ossia
all'inclinazione
dell'asse di rotazione terrestre perpendicolare
al piano
dell'equatore celeste) rispetto al piano di rivoluzione attorno
al Sole che corrisponde al piano dell'eclittica.
Il valore approssimativo attuale dell'inclinazione
dell'eclittica è di 23° 26', ma gli effetti
di precessione e nutazione lo fanno variare fra i valori estremi di
21° 55' e 24° 18'. Ad eccezione di Plutone
che segue un'orbita molto inclinata, tutti
gli altri pianeti del Sistema Solare sono
sempre vicini all'eclittica a causa del loro
moto apparente inclinato su tale piano solo
di angoli molto piccoli. Alla tradizionale
fascia di 12 costellazioni, nota come zodiaco, che, durante l'anno è prospetticamente
attraversata dal moto apparente del Sole
lungo l'eclittica, per gli effetti della
precessione e della precisa definizione dei
confini delle stesse, da molto tempo si è
aggiunta anche la costellazione Ofiuco.
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Elongazione
Elongazione
Distanza angolare di un pianeta dal Sole, o di un satellite
dal suo pianeta.
Per i pianeti interni del Sistema Solare,
come Mercurio e Venere, l'elongazione è ristretta
a un campo limitato. I valori massimi che
questi pianeti possono raggiungere a est
e a ovest durante ogni orbita sono chiamati
elongazione massima che per Mercurio varia
da 18° a 28° secondo le circostanze, mentre
per Venere varia da 45° a 48°. Per i pianeti
più lontani dal Sole, qualunque elongazione
è possibile. Un'elongazione di 90° è chiamata
quadratura, di 0° congiunzione e di 180° opposizione.
Quando la posizione di un pianeta raggiunge
in direzione est la massima distanza
angolare
dal Sole si dice che è alla massima
elongazione
orientale, mentre quando la sua posizione
giunge alla massima distanza angolare
in
direzione ovest, si dice che è alla
massima
elongazione occidentale.
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Epoca
Epoca
Un preciso momento nel tempo, in cui i dati
delle coordinate celesti o degli elementi
orbitali sono rigorosamente corretti.
E' necessario definire l'epoca per
tali misurazioni
a causa degli effetti della precessione
sui
sistemi di coordinate celesti e le
perturbazioni
gravitazionali sulle orbite di corpi
come
comete e pianeti. E' diventata prassi
cambiare
l'epoca standard usata per le carte
e i cataloghi
stellari ogni 50 anni. Quelli che sono
stati
preparati fin dagli anni 1970 sono
per l'epoca
2000,0; l'epoca standard precedente
era 1950,0.
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Equatore celeste
Equatore celeste
E' la proiezione nello spazio del piano equatoriale
terrestre.
Il grande circolo sulla sfera celeste segna il limite fra gli emisferi nord e
sud dividendo il cielo in due emisferi uguali.
L'equatore celeste funge anche da punto zero
per la declinazione.
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Equinozi
Equinozi
Il Sole, nella sua eclittica, interseca due volte all'anno
l'equatore celeste e i punti d'intersezione si chiamano equinozi:
nodo ascendente (equinozio di primavera) e nodo discendente (equinozio d'autunno) perché in tali giorni il Sole appare "salire"
o "scendere" a nord o a sud dell'equatore
celeste. Gli equinozi prendono il nome dal
fatto che giorno e notte hanno la stessa durata
per tutte le località della Terra (12 ore
per entrambi). In tali giorni il Sole sorge
nel punto di vero Est e tramonta nel punto
di vero Ovest e il confine geografico tra
notte e giorno è parallelo ai meridiani.
A mezzogiorno, nel giorno in cui la Terra
attraversa l'equinozio, il Sole sarà allo
zenit per un osservatore posto all'equatore.
* Dall'equinozio di primavera al solstizio d'estate il dì è più lungo della notte e
la sua durata aumenta.
* Dal solstizio d'estate all'equinozio
d'autunno
il dì è più lungo della notte ma la
sua durata
è in diminuzione.
* Dall'equinozio d'autunno al solstizio
d'inverno
la notte è più lunga del dì e la sua
durata
è in aumento.
* Dal solstizio d'inverno all'equinozio
di
primavera la notte è più lunga del
dì ma
la sia durata diminuisce.
** La situazione è invertita per l'emisfero
sud.
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Equinozio d'autunno
Equinozio d'autunno
E' l'inizio dell'autunno astronomico che
corrisponde al 22 o 23 settembre dal quale
la notte inizia a superare il dì in durata
ed è uno dei due punti sulla sfera celeste in cui si incrociano l'eclittica e l'equatore celeste.
La posizione dell'equinozio meridionale d'autunno
è anche tradizionalmente conosciuta come
"Primo punto della Bilancia". Come
durante l'equinozio di primavera, all'equinozio d'Autunno il Sole sarà allo
zenit per un osservatore posto all'equatore. Ai
Poli si hanno 6 mesi di giorno e 6 mesi di
notte alternativamente a partire dagli equinozi, quindi, al Polo Sud il Sole sorge per non
tramontare più fino al successivo equinozio
di primavera e viceversa al Polo Nord dove
il Sole tramonta per non risorgere per sei
mesi. (Vedi anche Solstizi)
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Equinozio di primavera
Equinozio di primavera
La posizione dell'equinozio settentrionale
di primavera è anche tradizionalmente
conosciuta
come "punto gamma", "punto
vernale" o "Primo punto di
Ariete".
E' l'inizio della primavera astronomica che
corrisponde al 20 o 21 marzo dal quale il
giorno inizia a superare la notte in durata
ed è uno dei due punti sulla sfera celeste in cui si
incrociano l'eclittica e l'equatore celeste, punto usato anche come punto zero per l'ascensione retta.
Anche se gli effetti della precessione hanno gradualmente mosso tale punto che
ora non giace più nella costellazione dell'Ariete
ma nei pressi della costellazione dei Pesci,
per convenzione, il nome non è stato cambiato.
Come durante l'equinozio d'autunno, all'equinozio di Primavera il Sole sarà
allo zenit per un osservatore posto all'equatore. Ai
Poli si hanno 6 mesi di giorno e 6 mesi di
notte alternativamente a partire dagli equinozi, quindi, al Polo Nord il Sole sorge per
non tramontare più fino al successivo equinozio
d'autunno e viceversa al Polo Sud dove il
Sole tramonta per non risorgere per sei mesi.
(Vedi anche Solstizi).
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Meridiano celeste
Meridiano celeste
Cerchio massimo della sfera celeste passante
attraverso lo zenit e per i poli celesti.
Il Meridiano taglia l'orizzonte dell'osservatore
esattamente nei punti Nord e Sud.
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Minuto e secondo d'arco
Minuto e secondo d'arco
Unità di misura per piccoli angoli uguale
alla sessantesima parte di grado d'arco.
Un minuto d'arco (1') è suddiviso a sua volta
in 60 secondi d'arco (60''). (Vedi distanza angolare).
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Nadir
Nadir
Il punto ad di sotto dell'osservatore indicato
dalla proiezione sulla sfera celeste della linea immaginaria passante per l'osservatore
e il centro della Terra, quindi, diametralmente
opposto allo zenit.
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Nutazione
Nutazione
Oscillazione dell'asse terrestre dovuta all'orbita
lunare che, nei momenti in cui si trova sopra
e sotto l'eclittica,
esercita in maniera non coincidente la sua
attrazione gravitazionale sul rigonfiamento
equatoriale della Terra con quella esercitata
dal Sole. La nutazione ha un periodo di circa
18,6 anni e si sovrappone alla più regolare
oscillazione del polo celeste causata dalla precessione. La massima nutazione dell'asse terrestre
è di 15 secondi d'arco.
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Opposizione
Opposizione
Posizione di uno dei pianeti superiori quando
si trova esattamente nella direzione del
cielo opposta a quella del Sole, cioè quando
la sua elongazione è di 180° e coincide con la distanza minima
del pianeta dalla Terra ed è visibile tutta
la notte.
In opposizione i pianeti sono nella
fase
piena e raggiungono il loro punto più
alto
nel cielo a mezzanotte. Allo stesso
tempo
essi effettuano il loro maggior approccio
alla Terra. Dato che le orbite dei
pianeti
sono ellittiche, piuttosto che perfettamente
circolari, alcune opposizioni portano
i pianeti
più vicini alla Terra di altri. questo
effetto
è particolarmente marcato per Marte.
I pianeti
inferiori Mercurio e Venere, avendo
orbite
interne a quella terrestre, non possono
mai
trovarsi in opposizione.
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Poli celesti
Poli celesti
Punti della sfera celeste intorno ai quali sembra ruotare giornalmente
il cielo.
Le loro posizioni sono le direzioni Nord
e Sud verso cui punta l'asse di rotazione
della Terra. Il polo nord celeste si trova
attualmente vicino alla stella Polare e il
polo sud è nella costellazione dell'Ottante,
ma non ha riferimenti precisi perché non
ha una stella luminosa nelle sue vicinanze.
A causa degli effetti della precessione, le posizioni dei due poli non sono stazionarie
ma scorrono lungo circonferenze con raggio
di circa 23° in un periodo di 25.800 anni.
Nell'anno 12.000 la funzione di stella polare
nell'emisfero nord sarà assunta dalla luminosa
stella Vega della costellazione della Lira.
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Precessione
Precessione
Lento movimento apparente dei poli celesti dovuto all'attrazione della Luna e del Sole
sul rigonfiamento equatoriale terrestre.
Tale influenze fanno si che la Terra si comporti
come una trottola quando rallenta il moto
di rotazione e comincia ad inclinarsi, ma
nel suo caso il movimento è molto regolare.
Per effetto della precessione,
l'asse di rotazione terrestre descrivere,
su un periodo di 25.800 anni, un cono dal
diametro di 47° e con un raggio angolare
di circa 23° 26¢ intorno alla perpendicolare
al piano dell'orbita terrestre (l'eclittica). L'effetto combinato del Sole e della Luna
si chiama precessione
lunisolare. A causa
della minor distanza, il contributo della
Luna è circa due volte più grande di quello
del Sole. La forza gravitazionale esercitata
sulla Terra dagli altri pianeti provoca piccoli
cambiamenti nei suoi elementi orbitali, dando
luogo alla precessione planetaria. La somma
delle precessioni, planetaria e
lunisolare,
è chiamata precessione generale. A causa
della precessione, l'equatore sta 'scivolando
intorno' all'eclittica, cosicché i punti
di intersezione (vedi Equinozi) sono in costante cambiamento. Di fatto,
il Primo Punto di Ariete, che si sposta verso
ovest lungo l'eclittica alla velocità di
50 secondi d'arco all'anno, non è più nella costellazione
dell'Ariete, ma si è mosso in quella dei
Pesci e sarà presto in Acquario (fenomeno
noto come precessione degli equinozi). Il
suo effetto su ascensione retta e declinazione di un oggetto si può notare di anno in anno
con l'accuratezza posizionale raggiungibile
con molti telescopi. I valori tabulati di
ascensione retta e declinazione sono pertanto
riferiti a una particolare epoca in cui essi sono stati corretti.
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Sfera celeste
Sfera celeste
Il cielo considerato come l'interno di una
sfera cava al fine di descrivere le
posizioni
e i movimenti degli oggetti astronomici.
Ogni particolare osservatore è situato al
centro della propria sfera celeste. E' facile
immaginare il cielo come una volta emisferica.
Metà del cielo è sempre nascosta per un osservatore
sulla superficie della Terra; quale metà
della sfera celeste possa essere vista da
un osservatore dipende dalla sua latitudine
sulla Terra e dalla data e dall'ora. Le misurazioni
sulla sfera celeste sono effettuate in misure
angolari, quindi in gradi (vedi Distanza angolare) e non dipendono dall'effettiva lontananza
degli oggetti.
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Solstizio
Solstizio
Ciascuno dei 2 punti dell'orbita terrestre
in cui il Sole è alla massima distanza angolare dal piano dell'equatore terrestre. In tali
date il Sole si "ferma" in
cielo
("solstizio" = "stazione
del
Sole", "Sole stazionario"),
nel suo moto apparente, nel punto più
a nord
(declinazione 23°,5 N, verso il 22
giugno)
nel punto più a sud (23°,5 S, verso
il 22
dicembre) rispetto all'equatore celeste.
Le date effettive variano leggermente
a causa
delle irregolarità dovute agli anni
bisestili.
Dal
Solstizio d'Estate (21 o 22 giugno) all'equinozio d'autunno
il dì è più lungo della notte ma la
sua durata
è in diminuzione nell'emisfero nord,
mentre
nell'altro emisfero la situazione è
opposta.
Il solstizio d'estate è l'inizio dell'estate
astronomica e il Sole raggiunge la
massima
altezza sull'orizzonte. Al solstizio d'estate il
Sole è allo zenit a mezzogiorno al Tropico del Cancro e non
tramonta mai per tutte le località poste
a nord del Circolo Polare Artico, mentre
non sorge mai per tutte le località poste
a sud del Circolo Polare Antartico. Da quel
giorno le giornate cominciano a riaccorciarsi
per l'emisfero nord ma il giorno resta comunque
più lungo della notte fino all'equinozio
d'autunno (22 o 23 settembre), che è uno
dei due momenti dell'anno in cui si registra
una ugual durata di giorno e notte. Da tale
data, nell'emisfero nord, la notte supera
il giorno in misura crescente fino al solstizio
d'inverno.
Dal
Solstizio d'Inverno (21 o 22 dicembre) all'equinozio di primavera si ha la situazione inversa rispetto a quella
del solstizio d'estate, cioè la durata del
giorno è minima nell'emisfero nord e massima
nell'emisfero sud. E' l'inizio dell'inverno
astronomico e il Sole raggiungendo la minima
altezza sull'orizzonte, è allo zenit al tropico
del Capricorno e non tramonta mai per tutte
le località poste a sud del Circolo Polare
Antartico (non sorge invece mai a nord del
Circolo Polare Artico) e le notti iniziano
ad accorciarsi nell'emisfero settentrionale
fino all'equinozio di primavera (20 o 21
marzo) che è l'altro momento dell'anno in
cui si registra una ugual durata di giorno
e notte. Da tale data, nell'emisfero nord,
il giorno supera la notte in misura crescente
fino al solstizio d'estate.
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Stagioni
Stagioni
L'esistenza delle differenti stagioni sulla
Terra è dovuta all'inclinazione dell'asse
di rotazione terrestre sul piano dell'eclittica, cioè su quel piano immaginario sul quale
la Terra orbita attorno al Sole. Tale inclinazione
(23° 27') fa sì che, girando la Terra intorno
al Sole, le condizioni di esposizione al
Sole cambino ciclicamente nelle varie località
della Terra nei differenti periodi dell'anno.
Le stagioni sono invertite nei 2 emisferi
nord e sud della Terra e secondo la maggior
parte degli scienziati il loro alternarsi
è fondamentale per la presenza della vita
stessa sul nostro pianeta.
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Tempo siderale
Tempo siderale
Tempo misurato dalla rotazione della Terra
rispetto alle stelle.
Il tempo siderale locale per un luogo particolare
è dato dall'ascensione retta del meridiano, quindi, è una diretta indicazione
dell'eventuale possibilità di osservazione,
in quell'istante, di un oggetto di cui si
conosce l'ascensione retta.
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Unità astronomica (UA)
Unità astronomica (UA)
È la distanza media fra il Sole e la Terra,
che corrisponde grosso modo a 149 600
000
km (distanza media dell'orbita terrestre).
Viene usata per lo più per misurare
le distanze
all'interno del Sistema Solare o fra
coppie
di stelle molto vicine fra loro. Una
UA equivale
anche a 499 secondi-luce.
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Zenit
Zenit
È il punto più alto della sfera celeste che corrisponde alla proiezione di un ipotetico
filo a piombo posizionatoproprio sopra la testa dell'osservatore.
Per la definizione geometrica è il punto
di intersezione tra la retta verticale passante
dal punto di osservazione e la volta celeste, ossia a 90° rispetto all'orizzonte e diametralmente
opposto al nadir.
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Zodiaco
Zodiaco
Fascia di dodici più una costellazioni attraverso cui passa il Sole durante il
suo cammino nel cielo lungo l'eclittica.
Esse sono Ariete, Toro, Gemelli, Cancro,
Leone, Vergine, Bilancia o Libra, Scorpione,
Sagittario, Capricorno, Acquario e
Pesci,
ma benché anticamente l'eclittica passasse
solo attraverso queste dodici costellazioni,
gli
effetti della precessione e le precise definizioni dei confini delle
costellazioni indicano che ora essa passa
attraverso una tredicesima: Ofiuco. Dato
che le orbite di tutti i pianeti, con l'eccezione
di Plutone, giacciono molto vicine in un
piano, i cammini apparenti dei pianeti rimangono
entro le costellazioni zodiacali o molto
vicino. Nella tradizione astrologica, lo
zodiaco viene diviso in dodici uguali porzioni
di 30°, in ognuna delle quali è allocato
un "segno", ma questi non corrispondono
esattamente alla costellazioni astronomiche,
che sono di dimensioni variabili. L'effetto
della precessione ha ulteriormente contribuito
ad aumentare la disparità fra la vera posizione
del Sole e dei segni astrologici.
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