Le
News
dello
SCIS
Rubrica di
siti sulle ultime notizie
segnalati dai partecipanti di SCIS On Line
In questa
rubrica sono raccolti i links ai siti italiani e stranieri che offrono un
approfondimento sulle più importanti notizie scientifiche del momento. I
siti vengono segnalati nella mailing
list dello SCIS, visionati dalla Redazione e proposti al pubblico
con una breve introduzione sulla notizia in questione.
20/12/2000 - Relazione dell'UAI sul convegno di Perugia del
4-12-2000: salviamo il cielo stellato dell'UMBRIA
[La news riporta la versione
integrale del comunicato stampa pervenutoci da Carlo Rossi CNIL/UAI]
Il giorno 4.12.2000, in Perugia Palazzo della Provincia
si è svolto un convegno con tema :"Salviamo il cielo dell'Umbria
dall'inquinamento luminoso" su iniziativa dei Gruppi Verdi - L'Ulivo
- Regione Umbria e Senato della Repubblica.
Ha introdotto all'argomento, con la sapienza che la contraddistingue la
Professoressa Lucia Corbo di Legambiente/Unione Astrofili Italiani,
la professoressa ha spiegato ai numerosi convenuti il significato di
inquinamento luminoso e l'impatto che esso ha sull'ambiente in generale e
non solo sul cielo stellato. Tra l'altro la Corbo ha ricordato l'impegno
del Ministero della pubblica istruzione per diffondere la cultura
astronomica fra gli studenti.
La parola è poi passata al Sen. Stefano Semenzato del Gruppo Verde
- L'Ulivo; il Sen. ben noto per la campagna continua ed assidua contro
l'inquinamento luminoso, già presentatore del disegno di legge nazionale
sui parchi, ha presentato il disegno di legge regionale, messo a punto dai
Verdi, per la salvaguardia del cielo stellato dell'Umbria, richiamando fra
l'altro il d.d.l. sui parchi e la legge nazionale ferma da anni in
parlamento.
Il Consigliere Regionale Verde, Carlo Ripa di Meana, ha
sottolineato come il cielo dell'Umbria, fino a pochi anni fa uno dei più
bui d'Italia, va progressivamente "illuminandosi" con gravissimo
danno per l'ambiente e l'astronomia ed è per questo motivo che Carlo Ripa
di Meana ha presentato il disegno di legge alla Regione Umbria.
Carlo Rossi, responsabile della commissione nazionale contro
l'inquinamento luminoso dell'Unione Astrofili Italiani, ha posto l'accento
sugli obiettivi da combattere nel campo dell'illuminotenica. Il 60/70%
dell'inquinamento luminoso è dovuto ai fari, torri faro degli impianti
industriali, sportivi, svincoli autostradali, porti, aeroporti, depositi,
stazioni ferroviare, ecc. , che in alcuni casi arrivano a disperdere anche
il 50% del flusso luminoso emesso. Quindi, va bene combattere in generale
contro l'inquinamento luminoso ma bisogna tenere ben presenti i corpi
illuminanti che devastano l'ambiente. Una torre faro può disperdere
direttamente verso il cielo un flusso luminoso equivalente a 100 - 200
lampioni stradali, quindi l'installazione di una torre faro non schermata
può annullare il guadagno realizzato con l'instalalzione di corpi
schermati in decine di vie cittadine.
Il Dott. Pierantonio Cinzano, Direttore scientifico
dell'International Dark - Sky Association, ha esposto gli studi condotti
dal suo gruppo di studio sulla brillanza del cielo, affermando che entro
il 2020/2025 la Via Lattea non sarà più visibile da tutta l'Italia,
allora l'astronomia morirà ivi compresa la cultura del cielo.
Il Professore Paolo Maffei, Astronomo dell'Università di Perugia,
ha ricordato gli anni in cui dall'Umbria era possibile godere di un cielo
estremamente pulito con visione delle costellazioni e di tutte le stelle
visibili ad occhio nudo, mentre oggi la situazione si è deteriorata
molto, tanto che l'attività dell'osservatorio di Perugia è danneggiata
dalle luci di Ponte S. Giovanni e l'osservatorio astronomico di Collodi
risente delle luci riflesse che ormai circondano le montagne,
delimitandole. L'appello del Prof. Maffei affinché si salvi il cielo in
generale e quello dell'Umbria in particolare, anche a fini culturali, come
già affermato dal Sen. Semenzato, è quanto di più grande poteva
esprimere l'astronomia italiana per la salvaguardia del cielo.
Alessandro Federici dell'Associazione Pegasus di Orvieto è
intervenuto sul problema della brillanza del cielo, esponendo un metodo
per rilevare tale grandezza e quindi "quantizzare"
l'inquinamento luminoso.
Silvano Minuto della Federazione "Pro Natura" e dell'UAI
ha svolto un brillantissimo intervento sulla sicurezza stradale ed
inquinamento luminoso, specificando che la sensazione di luminosità non
è quella che si misura con gli strumenti ma quella che si avverte con
l'occhio e provenendo da una zona luminosa a dismisura si può affermare
che la zona meno luminosa in cui si entra non è illuminata a sufficienza
ed allora si vuole illuminare sempre di più. Gli incidenti stradali sono
dovuti anche ad una illuminazione non razionale od all'abbagliamento
ottico dei pedoni e degli automobilisti ed inoltre costano 50.000 miliardi
all'anno alla collettività. Minuto ha criticato il disegno di legge umbro
perché a suo avviso se non si cambia esso porterà ad un aumento
dell'inquinamento luminoso e non ad una diminuzione, come già è avvenuto
in Piemonte.
L'avvocato Mario Di Sora, Presidente dell'IDA italiana, ha ripreso
le affermazioni di Minuto convenendo che il disegno di legge umbro allo
stato attuale non è impostato bene e manca di indicazioni e valori
tecnici che limitino la luce diretta verso il cielo; Di Sora ha affermato,
anche, che i politici debbono fare le leggi e non possono delegare ciò ad
alcuno, ancor di più se interessato economicamente. Di Sora ha poi
parlato del disegno di legge nazionale ed inoltre, ha avanzato pesanti
critiche alle Associazioni di illuminotecnici e dei costruttori che sono
fermi da decenni su posizioni obsolete, con l'eccezione di qualcuno che
comincia a condividere le battaglie degli ambientalisti ed astrofili. Il
convegno si è concluso con un ampio dibattito tecnico fra il responsabile
dell'Ufficio Tecnico del Comune di Perugia e gli intervenuti.
Il Sen . Semenzato ha ringraziato tutti con l'augurio che il cielo
dell'Umbria sia preservato dall'agonia mediante la legge regionale dei
Verdi, opportunamente modificata.
Perugia 5.12.2000
Carlo Rossi
CNIL/UAI
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