Studiando le immagini riprese nel maggio del 2000 dalla
sonda spaziale SOHO (Solar and Heliospheric Observatory), Toni
Scarmato, maestro liceale di matematica e fisica ed astrofilo di S.
Costantino di Briatico (VV), è riuscito pochi giorni fa ad identificare
il passaggio di una piccola cometa durante il suo moto di avvicinamento al
Sole. Ci racconta lui stesso come ha fatto.
"Nessuno era riuscito a individuare la cometa
nelle immagini prodotte dalla sonda per studi solari SOHO (Collaborazione
NASA - ESA) nel mese di Maggio del 2000. La cometa, infatti, era
estremamente debole (ho stimato che fosse di nona magnitudine) ed inoltre,
nell'ultima delle quattro immagini che la riprendevano, era casualmente
nascosta da un difetto dell'immagine.
Proprio per queste difficoltà, il 7 gennaio scorso, quando mi accorsi per
la prima volta della presunta cometa non ero certo che fosse un oggetto
reale. Decisi quindi di studiare meglio il materiale prima di comunicarne
la posizione a Doug Biesecker, responsabile della sezione comete
della missione.
Il lunedì e il martedì seguenti (8 e 9 gennaio) non lavorai sulle
immagini SOHO perché stavo preparando l'osservazione dell'eclissi di
Luna. Mercoledì 10, invece, ricominciai a studiare la sequenza.
Finalmente mi convinsi che c'era una buona probabilità che quell'oggetto
fosse una cometa.
Inviai la comunicazione dell'osservazione con una e-mail e dopo circa
un'ora ricevevo la conferma: avevo scoperto la cometa SOHO 282.
E' inutile dire che la mia soddisfazione è grande soprattutto per il
fatto che ho scoperto un oggetto difficile sfuggito a tutti gli altri.
Inoltre, sono il secondo italiano a cui viene accreditata la scoperta di
una cometa SOHO, il primo è stato Roberto Gorelli (SOHO 111).
La caccia continua."
La notizia della scoperta è stata data alla comunità
scientifica dalle circolari MPEC - 2001 B11 e IAUC 7567. La cometa,
denominata C/2000 J6, è stata osservata nelle immagini della camera LASCO
(Large Angle and Spectrometric Coronagraph) C2 del satellite SOHO.
I parametri orbitali calcolati da B.G. Marsden in base alle
posizioni misurate da D. Hammer indicano che, viaggiando su
un'orbita parabolica (e=1), la cometa ha raggiunto la minima distanza dal
Sole (perielio), la sera dell'11 Maggio 2000 passandogli a 0.0064 U.A.
(circa 960.000 Km, due terzi del diametro solare). L'intenso calore ha
sicuramente disintegrato la cometa in un nugolo di frammenti che si sono
dispersi, analogamente a quanto capitato alla cometa Linear S4 la scorsa
estate sotto gli occhi di moltissimi osservatori.