Appuntamento con l'eclissi


La crociera e il viaggio in Egitto

Le testimonianze del grande evento


Guardate l'eclissi di sole in corso

Promette di essere un autentico spettacolo, l'eclisse totale di Sole prevista per oggi. Bel tempo e cielo sereno permetteranno di osservare l'evento astronomico più atteso dell'anno, che sarà visibile nella totalità dall'Africa settentrionale.

In Italia l'eclisse sarà parziale, visibile per circa il 60%, e le condizioni migliori di osservazione ci saranno nel Sud, soprattutto in Sicilia. I primi segni dell'eclisse si vedranno in Sudamerica, dalle coste del Brasile, e da lì l'eclisse avanzerà lungo una fascia lunga e stretta che attraverserà oceano Atlantico, Nord Africa, Mediterraneo orientale e Turchia, fino all'Asia Centrale e ai confini con la Mongolia. Il luogo migliore per osservare il fenomeno è la Libia, dove in questi giorni sono già arrivati centinaia di astrofili e astronomi da tutto il mondo. Almeno 500 gli italiani che, decisi a non perdere lo spettacolo. Le "crociere dell'eclisse" sono partite nei giorni scorsi da Genova, Napoli e Siracusa, organizzate dall'Unione Astrofili Italiani (UAI). A bordo anche 1.200 astrofili americani, molti dei quali organizzati dalla rivista Sky&Telescope, e circa 300 appassionati provenienti da Spagna, Portogallo, Germania e Francia. "Mercoledì ci sarà bel tempo, in Italia come in Libia e in Egitto", ha detto il presidente della UAI, Emilio Sassone Corsi, che oggi si trova in Egitto e che si prepara ad osservare l'eclisse da una zona desertica non lontana da Tobruk. "Mercoledì mattina, alle 10,40, l'ombra della totalità passerà infatti non lontano da Tobruk - ha detto Sassone - e durerà quasi quattro minuti". Come il presidente della UAI ha scritto nel libro dedicato alle eclissi, "Il Sole nero" (Gremese), quando il cielo si oscurerà completamente sarà possibile osservare il cielo stellato, si vedranno bene Marte e Mercurio e Venere sarà brillante. Conferenze e relazioni a bordo delle navi hanno finora accompagnato gli astrofili nella crociera dell'eclisse, mentre il viaggio di ritorno sarà scandito dalle prime immagini e dai resoconti delle osservazioni.

In Italia l'eclisse sarà parziale (intorno al 60%) e la fase massima è prevista intorno alle 12,30. Il fenomeno si potrà osservare meglio da Reggio Calabria (dove la parzialità sarà del 72%% e la fase di massima attività è prevista dalle 12,36 alle 13,50) Palermo (68%, dalle 12,33 alle 13,46) e da Bari (68%, dalle 12,42 alle 13,54). L'eclisse parziale sarà superiore al 60% anche a Napoli (64%, dalle 12,38 alle 13,49) e del 60% a Roma (dalle 12,37 alle 13,46). A Milano sarà invece visibile per il 49% (dalle 12,37 alle 13,41). Per osservare il Sole parzialmente oscurato dalla Luna la prudenza è d'obbligo per evitare danni permanenti agli occhi: mai osservare il Sole a occhio nudo e non sono sufficienti nemmeno gli occhiali da Sole; binocoli e telescopi vanno sempre schermati con un filtro (da quelli in vetro per telescopi ai vetri da saldatore, alle pellicole utilizzate per gli "occhialini per eclisse".
di S.Bio.



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Eclissi solare parziale prevista per oggi

Il 29 marzo la Luna oscurerà l'astro e il fenomeno, totale in Africa, sarà osservabile anche in Italia, soprattutto al sud. In Sicilia sarà al 70%.

Cronaca: Sarà visibile anche in Italia, seppur in maniera parziale, l'eclisse di Sole che mercoledì mattina oscurerà i cieli dell'Africa settentrionale. Nel sud della nostra penisola, principalmente in Sicilia, la luna coprirà il disco solare al 70%, fino al 45% spostandosi verso nord.
Il fenomeno durerà circa due ore - in Italia dalle 11.35 alle 13.46 - e il "sole nero" visibile in Africa si avrà per quattro minuti.
Sono moltissimi gli studiosi e gli appassionati, fra cui numerosi italiani, che sono accorsi nella zona di confine fra Egitto e Libia, dove l'eclisse sarà totale. Ma anche in Italia stare con il "naso all'insù" darà soddisfazioni. "L'eclisse è un evento abbastanza raro e non visibile da tutti i punti del pianeta per un gioco di prospettiva", ha spiegato Nicoletta Lanciano, docente di Didattica delle scienze dell'università di Roma La Sapienza. "In Italia - ha aggiunto - vedremo un'eclisse parziale. In Sicilia sarà oscurata gran parte del Sole, mentre l'eclisse diventerà sempre più parziale allontanandosi dalla zona della totalità".

Risalendo lo Stivale, a Roma il Sole sarà oscurato per oltre il 60% dalla Luna e il momento di maggior intensità si avrà alle 12,30: nel cielo rimarrà solo un'ampia falce luminosa e si potrà seguire il fenomeno davanti al Planetario e al Museo Astronomico del Comune, che metteranno a disposizione binocoli e telescopi con lenti filtranti. Spostandosi decisamente a nord, in Trentino l'evento sarà visibile al 40% e potenti telescopi saranno piazzati in piazza Fiera a Trento.

Scuole e astrofili del nostro Paese sono pronti allo spettacolo, anche se meno suggestivo di quello africano, e numerose sono le iniziative che planetari e associazioni che fanno capo all'Unione Astrofili Italiani (UAI) hanno organizzato per l'occasione. Unica raccomandazione non osservare il fenomeno a occhi nudi e neppure soltanto con occhiali da sole: ideale un vetro da saldatore o un materiale speciale chiamato mylar, entrambi in grado di fermare i raggi ultravioletti.
fonte: TG Com




Eclissi di sole: il fenomeno è visibile anche in Italia

Promette di essere un autentico spettacolo, l'eclisse di sole prevista per mercoledì 29 marzo. Bel tempo e cielo sereno permetteranno di osservare l'evento astronomico più atteso dell'anno, che sarà visibile nella totalità dall'Africa settentrionale. In Italia l'eclisse sarà parziale, visibile per circa il 60%, e le condizioni migliori di osservazione ci saranno nel Sud, soprattutto in Sicilia.

Il fenomeno, in Italia, inizierà alle 12,37 e terminerà alle 13,50 circa. I primi segni dell'eclisse si vedranno in Sudamerica, dalle coste del Brasile, e da lì l'eclisse avanzerà lungo una fascia lunga e stretta che attraverserà oceano Atlantico, Nord Africa, Mediterraneo orientale e Turchia, fino all'Asia Centrale e ai confini con la Mongolia.

Il luogo migliore per osservare il fenomeno è la Libia, dove in questi giorni sono già arrivati centinaia di astrofili e astronomi da tutto il mondo. Almeno 500 gli italiani che, decisi a non perdere lo spettacolo.

Le "crociere dell'eclisse" sono partite nei giorni scorsi da Genova, Napoli e Siracusa, organizzate dall'Unione astrofili italiani (Uai). "Mercoledì ci sarà bel tempo, in Italia come in Libia e in Egitto", ha detto il presidente della Uai, Emilio Sassone Corsi, che si trova in Egitto e che si prepara ad osservare l'eclisse da una zona desertica non lontana da Tobruk. "Alle 10,40, l'ombra della totalità passerà infatti non lontano da Tobruk - ha detto Sassone - e durerà quasi quattro minuti". Quando il cielo si oscurerà completamente sarà possibile osservare il cielo stellato, si vedranno bene Marte e Mercurio e Venere sarà brillante. Conferenze e relazioni a bordo delle navi hanno finora accompagnato gli astrofili nella crociera dell'eclisse, mentre il viaggio di ritorno sarà scandito dalle prime immagini e dai resoconti delle osservazioni.

Per osservare il sole parzialmente oscurato dalla Luna la prudenza è d'obbligo per evitare danni permanenti agli occhi: mai osservare il sole a occhio nudo e non sono sufficienti nemmeno gli occhiali da sole; binocoli e telescopi vanno sempre schermati con un filtro.



Eclisse di sole… aspettando il 2081

In Italia sarà visibile in una percentuale variabile tra il 73% ed il 45% e non ce la possiamo davvero perdere, la prossima sarebbe troppo in là! Gli scienziati italiani dell'Inaf sono in Libia per studiare l'evento

Naso per aria per tutti oggi, mercoledì 29 marzo, infatti si verificherà l'evento astronomico più atteso dell'anno: un'eclissi totale di sole per una fascia che, dalle coste del Brasile, attraverserà l'Oceano Atlantico, il Nord Africa, il Mediterraneo orientale e la Turchia, fino alle regioni dell'Asia Centrale.
Da noi, in Italia, sarà visibile in una percentuale tra il 73% ed il 45%, a seconda del luogo di osservazione.
L'eclissi avrà inizio verso le 11.20 e terminerà verso le 13.50, ma il massimo oscuramento verrà raggiunto verso le 12.35.
Secondo l'Unione Astrofili Italiani, "in Italia sarà possibile assistere al fenomeno che, nei nostri cieli, si presenterà parziale e che, alle 12,37 ora della fase massima, su Roma, per esempio, consentirà di vedere il sole nascosto per ben il 60%".
Contemporaneamente, sulla costa nordafricana il cielo fornirà uno spettacolo straordinario sia per gli scienziati che per gli appassionati astrofili: oltre quattro minuti di totalità. Una spedizione scientifica di sette astronomi italiani dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), facenti capo all'Osservatorio Astronomico di Torino e all'Università di Roma, è in Libia per l’evento: gli scienziati italiani sono nell'oasi di Waw am Namus, nel deserto libico, con una diecina di colleghi statunitensi.
Nel corso della spedizione "verranno testati, in condizioni uniche ed irripetibili in laboratorio, due strumenti italiani per l'analisi delle regioni coronali del Sole, che dovranno essere inviati nello spazio nei prossimi mesi", rivela l'Inaf. Come si svolgerà lo studio? "Per osservare la corona solare, sia da Terra che dallo spazio, si utilizza un particolare strumento, il coronografo, realizzato tramite un diaframma che occulta il disco apparente del Sole, quello che vediamo al tramonto per intendere, e mette in risalto la corona solare, la regione di gas rarefatto ma ad altissima temperatura che si estende per milioni di chilometri attorno al disco".

"Un'eclissi totale di Sole è quindi, in qualche modo, una sorta di 'coronografo naturale'. Durante l'eclissi abbiamo però il grande vantaggio di poter osservare la regione della corona solare nella sua parte più vicina al disco, nel primo milione di chilometri, che con gli strumenti non riusciamo ad osservare né da Terra né dallo spazio" dice Luciano Fineschi dell'Osservatorio di Torino, capo della spedizione italiana.

Oggi dunque si capirà se lo strumento italiano funziona, poi eventualmente verrà imbarcato nel razzo vettore del Naval Research Observatory della Nasa che lo porterà oltre l'atmosfera terrestre.

L'Uai avverte che "La prossima eclissi di questa portata che sarà visibile sulla costa settentrionale dell'Africa si verificherà nell'anno 2027, mentre in Italia, dopo quella di pari entità e ormai lontana del 15 febbraio 1961, dovremo attendere il 3 settembre 2081". L'Inaf che per ha anche allestito on line il sito www.eclisse2006.it per seguire l'evento in tempo reale.




Il 29 marzo, quando la luna oscurerà il sole per quasi 4 minuti, il miglior punto di osservazione sarà nel deserto. Ecco alcuni itinerari da prenotare subito, per non perdere uno spettacolo unico

È l'evento dell'anno per gli astrofili. E resterà memorabile almeno fino al 2008: la più spettacolare eclissi totale di sole, dopo quella dell'11 agosto 1999 che attraversò l'Europa, sarà perfettamente visibile a un passo dall'Italia. Quella successiva avverrà molto più lontano: in Cina, nel 2008 appunto. La mattina del 29 marzo, nella fascia dal Togo all'Egitto, il buio durerà circa 3 ore, con un oscuramento totale di oltre 4 minuti. Per l'occasione, l'Unione astrofili italiani ha ideato la Crociera dell'eclisse, per chi desidera osservare il fenomeno sul Mediterraneo. Per saperne di più sulle eclissi, è appena stato pubblicato il libro di Emilio Sassone, presidente dell'Unione astrofili italiani, Il Sole Nero (Gremese Editore, 13 €) di Franco Foresta Martin

In crociera Un viaggio suggestivo, che consente di godere dello spettacolo da un punto di vista privilegiato, a bordo di MSC Sinfonia, nave di ultima generazione con quattro piscine e ristoranti, discoteca, casinò e numerosi altri svaghi. Salpa il 22 marzo da Genova per una crociera di 13 giorni fra Sicilia, Egitto, Libia e Malta, con tappe a Napoli, Siracusa, Alessandria, Tobruk, dove la nave sosterà due giorni con la possibilità di uscire in escursione nel deserto, nelle zone dell'eclissi totale. Si prosegue per Tripoli, Malta, Salerno per rientrare a Genova il 3 aprile. Prezzi da 1500 €. Dettagli sul sito http://eclisse2006.uai.it. Per chi ha meno tempo, l'Unione astrofili ha pensato anche a un altro viaggio, dal 25 al 30 marzo. In aereo fino al Cairo (escursione a Giza e visita della città), per poi continuare verso El Alamein e da lì puntare lungo la strada che costeggia il Mediterraneo verso il confine con la Libia. L'eclissi si osserva da un campo tendato a Saloum, da dove si rientra al Cairo e in Italia. Da 916 €. Si può prolungare fino al 3 aprile, con una crociera sul Nilo Assuan-Luxor, 328 €. Dettagli sul sito http://eclisse2006.uai.it. I viaggi sono organizzati da Timón a la via, tel. 0431.87.63.66, www.timonalavia.it.



Arriva la mattina del sole nero

Parziale in Italia ma totale in Africa, Grecia, Turchia, Asia Centrale e su Corriere.it, grazie a una spedizione Uai nel deserto

Durante le eclissi di Sole nell'antica Cina si battevano forte i tamburi per scacciare gli spiriti maligni che oscuravano la luce; i Maya del Messico sacrificavano sull'altare del Sole i prigionieri di carnagione pallida; i babilonesi, invece, banchettavano con abbondanza convinti che il fenomeno non fosse affatto nefasto ma, al contrario, annunciasse presagi favorevoli. La mattina di mercoledì 29 marzo 2006, attorno a mezzogiorno e mezzo, quando in Italia circa la metà del Sole sarà coperto dalla Luna, la nostra più banale preoccupazione dovrà essere quella di proteggerci gli occhi con gli appositi filtri e occhialini speciali, se vorremo goderci lo spettacolo senza far correre rischi ai nostri occhi. Attenzione: i normali occhiali da sole o i vetri affumicati non bastano a evitare guai! Una scelta molto più sicura consisterà nel collegarci a www.corriere.it per seguire tutte le fasi del fenomeno, non solo dall'Italia, dove l'e clisse sarà parziale, ma anche dall'Africa e dall'Oriente, dove l'eclisse sarà totale e il Sole scomparirà alla vista per qualche minuto. Anche in questa occasione, infatti, il Corriere online, in collaborazione con l'Unione astrofili italiani (Uai), organizza collegamenti in diretta con numerosi osservatori astronomici e postazioni mobili che riprenderanno l'eclisse al telescopio e la trasmetteranno in tempo reale sul nostro sito web. di Franco Foresta Martin


Panorama
Eclissi di sole: la 4° del XXI secolo

Il fenomeno, iniziato in Ghana e che sarà visibile nella sua interezza sulla latitudine nordafricana, è iniziato in Italia alle 11,20 e durerà fino alle 13, 40. Per gli antichi annunciava cattivi presagi.

E' iniziata alle 11,20 e durerà fino alle 13,40 la quarta eclissi di sole del XXI secolo cominciata ieri, a partire dalle 9:10 (gmt) in Ghana, dove la gente è scesa in strada ad osservare lo spettacolo. Il disco della Luna ha cominciato a coprire quello del Sole a partire dalla parte destra, in basso. Il fenomeno, parziale in Italia, è ora chiaramente visibile e può essere seguito grazie alle buone condizioni meteo. Il fenomeno sarà totale nella fascia lunga e stretta che dalle coste del Brasile si estende attraverso l'oceano Atlantico fino a Nord Africa, Mediterraneo orientale e Turchia, e poi in Asia Centrale per raggiungere i confini con la Mongolia.

CITTÀ PER CITTÀ
L'Unione Astrofili Italiani (UAI) - che stamani ha organizzato una spedizione in una località posta tra la Libia e l'Egitto nella speranza di cogliere l'eclissi nella sua totalità - ha elaborato per le principali citta' italiane una tabella con il primo contatto (inizio del fenomeno), fase massima, ultimo contatto (fine del fenomeno) e percentuale del disco solare occultato nella fase massima. A Milano l'eclisse è iniziato alle 11,34, raggiungerà l'apice alle 12,37 e terminerà alle 13,41 con il 49% dekl sisco occultato.

Firenze: 11,32 - 12,38 - 13,43 (54%).
Roma: 11,28 - 12,37 - 13,46 (60%).
Napoli: 11,27 - 12,38 - (64%).
Bari: 11,30 - 12,42 - 13,54 (68%).
Reggio C: 11,23 - 12,36 - 13,50 (72%).
Palermo: 11,21 - 12,33 - 13,46 (68%).
Cagliari: 11,20 - 12,28 - 13,38 (58%).

SUPERSTIZIONI
In Siberia i deputati di un'assemblea regionale hanno rinviato a venerdì la prima sessione plenaria con una curiosa spiegazione: "Il giorno dell'eclisse - ha spiegato Vladimir Sabin, deputato del parlamento locale nell'Altai, una piccola regione con status di repubblica all'interno della federazione russa - è un giorno infausto. Non bisogna cominciare cose importanti in un giorno simile". Spiega stamani sul Corsera Franco Foresta Martin che quella dei deputati siberiani è una decisione che affonda le sue radici in credenze ancestrali: "Durante le eclissi di Sole nell'antica Cina si battevano forte i tamburi per scacciare gli spiriti maligni che oscuravano la luce; i Maya del Messico sacrificavano sull'altare del Sole i prigionieri di carnagione pallida; i babilonesi, invece, banchettavano con abbondanza convinti che il fenomeno non fosse affatto nefasto ma, al contrario, annunciasse presagi favorevoli".


La Gazzetta del Mezzogiorno
Astronomia - Il bel tempo promette una spettacolare eclisse totale di sole

ROMA - Promette di essere un autentico spettacolo, l'eclisse totale di Sole prevista per mercoledì prossimo. Bel tempo e cielo sereno permetteranno di osservare l'evento astronomico più atteso dell'anno, che sarà visibile nella totalità dall'Africa settentrionale. In Italia l'eclisse sarà parziale, visibile per circa il 60%, e le condizioni migliori di osservazione ci saranno nel Sud, soprattutto in Sicilia. I primi segni dell'eclisse si vedranno in Sudamerica, dalle coste del Brasile, e da lì l'eclisse avanzerà lungo una fascia lunga e stretta che attraverserà oceano Atlantico, Nord Africa, Mediterraneo orientale e Turchia, fino all'Asia Centrale e ai confini con la Mongolia. Il luogo migliore per osservare il fenomeno è la Libia, dove in questi giorni sono già arrivati centinaia di astrofili e astronomi da tutto il mondo. Almeno 500 gli italiani che, decisi a non perdere lo spettacolo. Le "crociere dell'eclisse" sono partite nei giorni scorsi da Genova, Napoli e Siracusa, organizzate dall'Unione Astrofili Italiani (UAI). A bordo anche 1.200 astrofili americani, molti dei quali organizzati dalla rivista Sky&Telescope, e circa 300 appassionati provenienti da Spagna, Portogallo, Germania e Francia. "Mercoledì ci sarà bel tempo, in Italia come in Libia e in Egitto", ha detto il presidente della UAI, Emilio Sassone Corsi, che oggi si trova in Egitto e che si prepara ad osservare l'eclisse da una zona desertica non lontana da Tobruk. "Mercoledì mattina, alle 10,40, l'ombra della totalità passerà infatti non lontano da Tobruk - ha detto Sassone - e durerà quasi quattro minuti". Come il presidente della UAI ha scritto nel libro dedicato alle eclissi, "Il Sole nero" (Gremese), quando il cielo si oscurerà completamente sarà possibile osservare il cielo stellato, si vedranno bene Marte e Mercurio e Venere sarà brillante.

Sempre in Libia l'eclisse sarà l'occasione per un esperimento singolare per un gruppo di astronomi italiani dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), con il contributo dell'Agenzia Spaziale Italiana (ASI). Nel deserto libico, nell'oasi di Waw am Mamus (Valle delle zanzare), gli astronomi si preparano ad eseguire cinque esperimenti di astrofisica, di cui due italiani, irripetibili in laboratorio. L'obiettivo è tarare gli esperimenti destinati alla missione Solar Orbiter, allo studio dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA) e destinata ad osservare le regioni più esterne del Sole. Nei prossimi giorni ci sarà molto da fare anche per chi non è partito: astronomi e astrofili hanno infatti organizzato appuntamenti in planetari e scuole di tutta Italia. "Eventi come le eclissi sono laboratori naturali nei quali apprendere. Sono, ad esempio, un modo per introdurre il tema della nascita e dell'evoluzione del Sistema Solare e dei meccanismi che lo regolano", ha detto il direttore dell'Ossevatorio di Capodimonte-INAF, Luigi Colangeli. "Oggi fenomeni come le eclissi sono osservati con curiosità, ma in passato erano eventi connessi a previsioni nefaste". In Italia l'eclisse sarà parziale (intorno al 60%) e la fase massima è prevista intorno alle 12,30. Il fenomeno si potrà osservare meglio da Reggio Calabria (dove la parzialità sarà del 72


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Eclissi di sole, mercoledì tutti con il naso all'insù

Roma, 27 mar . (Adnkronos) - Conto alla rovescia per l'evento astronomico più atteso dell'anno. Mercoledì prossimo, 29 marzo, un'eclissi totale di sole si verificherà per una stretta e lunga fascia che, partendo dalle coste del Brasile, attraverserà l'Oceano Atlantico, il Nord Africa, il Mediterraneo orientale e la Turchia, fino a perdersi nelle remote regioni dell'Asia Centrale. In Italia sarà visibile in una percentuale variabile tra il 73% ed il 45%, a seconda del luogo di osservazione. L'eclissi comincerà verso le 11,20 e terminerà verso le 13,50. Il massimo oscuramento del disco solare verrà raggiunto verso le 12.35. ''In Italia sarà possibile assistere al fenomeno che, nei nostri cieli, si presenterà parziale e che, alle 12,37 ora della fase massima, su Roma, per esempio, consentirà di vedere il sole nascosto per ben il 60%'', spiega l'Unione Astrofili Italiani. Nello stesso momento, invece, sulla costa nordafricana il cielo piomberà nell'oscurità, fornendo uno spettacolo straordinario sia per gli scienziati che per gli appassionati astrofili. Vista l'importanza dell'evento, dunque, una spedizione scientifica di 7 astronomi italiani dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), facenti capo all'Osservatorio Astronomico di Torino e all'Università di Roma si è recata in Libia per una serie di inediti studi. Il team di scienziati italiani ha raggiunto, nell'oasi di Waw am Namus in pieno deserto libico, una diecina di colleghi statunitensi che formano un'analoga spedizione Usa per osservare, e sfruttare al meglio, la lunga eclissi di Sole del 29 marzo prossimo che, hanno calcolato gli esperti, durerà oltre 4 minuti di totalità. ''La prossima eclissi di questa portata che sarà visibile sulla costa settentrionale dell'Africa si verificherà nell'anno 2027, mentre in Italia, dopo quella di pari entità e ormai lontana del 15 febbraio 1961, dovremo attendere il 3 settembre 2081'' avverte l'Uai. Ma gli scienziati italiani non aspetteranno certo la fine di questo secolo per studiare un evento dai controni straordinari. Ecco quindi che ''durante questi giorni nell'oasi si svolgerà così un inusuale workshop per lo scambio di informazioni fra le due e'quipe italiana e statunitense'' spiega l'Inaf che per l'occasione ha allestito on line il sito www.eclisse2006.it per consentire a tutti gli appassionati di seguire l'evento in tempo reale. E non solo. Nel corso della spedizione nel deserto, infatti, ''verranno testati, in condizioni uniche ed irripetibili in laboratorio, due strumenti italiani per l'analisi delle regioni coronali del Sole, che dovranno essere inviati nello spazio nei prossimi mesi'' rivela l'Inaf. Ma come si svolgerà lo studio durante la spettacolare eclissi? ''Per osservare la corona solare, sia da Terra che dallo spazio, -afferma l'Inaf- si utilizza un particolare strumento, il coronografo, realizzato tramite un diaframma che occulta il disco apparente del Sole, quello che vediamo al tramonto per intendere, e mette in risalto la corona solare, la regione di gas rarefatto ma ad altissima temperatura che si estende per milioni di chilometri attorno al disco''. ''Un'eclissi totale di Sole è quindi, in qualche modo, una sorta di 'coronografo naturale'. Durante l'eclissi abbiamo pero' il grande vantaggio di poter osservare la regione della corona solare nella sua parte più vicina al disco, nel primo milione di chilometri, che con gli strumenti non riusciamo ad osservare né da Terra né dallo spazio'' dice Luciano Fineschi dell'Osservatorio di Torino, a capo della spedizione italiana. Dunque mercoledì sarà un'occasione unica per capire se lo strumento italiano, messo a punto dai ricercatori dell'Osservatorio di Torino, funziona a dovere prima di imbarcarlo nel razzo vettore del Naval Research Observatory della Nasa che lo porterà oltre l'atmosfera terrestre. (Adnkronos).


Tiscali
Eclissi di sole, mercoledì tutti con il naso all'insù

E' l'evento astronomico più atteso dell'anno. Oggi un'eclissi totale di sole si verificherà per una stretta e lunga fascia che, partendo dalle coste del Brasile, attraverserà l'Oceano Atlantico, il Nord Africa, il Mediterraneo orientale e la Turchia, fino a perdersi nelle remote regioni dell'Asia Centrale. In Italia sarà visibile in una percentuale variabile tra il 73% ed il 45%, a seconda del luogo di osservazione. Gli orari dell'eclissi - Comincerà verso le 11,20 e terminerà verso le 13,50. Il massimo oscuramento del disco solare verrà raggiunto verso le 12.35. ''In Italia sarà possibile assistere al fenomeno che, nei nostri cieli, si presenterà parziale e che, alle 12,37 ora della fase massima, su Roma, per esempio, consentirà di vedere il sole nascosto per ben il 60%'', spiega l'Unione Astrofili Italiani. Nello stesso momento, invece, sulla costa nordafricana il cielo piomberà nell'oscurità, fornendo uno spettacolo straordinario sia per gli scienziati che per gli appassionati astrofili. Spedizione scientifica - Vista l'importanza dell'evento, dunque, una spedizione scientifica di 7 astronomi italiani dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), facenti capo all'Osservatorio Astronomico di Torino e all'Università di Roma si è recata in Libia per una serie di inediti studi. Il team di scienziati italiani ha raggiunto, nell'oasi di Waw am Namus in pieno deserto libico, una diecina di colleghi statunitensi che formano un'analoga spedizione Usa per osservare, e sfruttare al meglio, la lunga eclissi di Sole del 29 marzo prossimo che, hanno calcolato gli esperti, durerà oltre 4 minuti di totalità. ''La prossima eclissi di questa portata che sarà visibile sulla costa settentrionale dell'Africa si verificherà nell'anno 2027, mentre in Italia, dopo quella di pari entità e ormai lontana del 15 febbraio 1961, dovremo attendere il 3 settembre 2081'' avverte l'Uai.

Workshop di studio - Ma gli scienziati italiani non aspetteranno certo la fine di questo secolo per studiare un evento dai contorni straordinari. Ecco quindi che ''durante questi giorni nell'oasi si svolgerà così un inusuale workshop per lo scambio di informazioni fra le due equipe italiana e statunitense'' spiega l'Inaf che per l'occasione ha allestito on line il sito www.eclisse2006.it per consentire a tutti gli appassionati di seguire l'evento in tempo reale. E non solo.

Come si svolgerà lo studio- ''Per osservare la corona solare, sia da Terra che dallo spazio, -afferma l'Inaf- si utilizza un particolare strumento, il coronografo, realizzato tramite un diaframma che occulta il disco apparente del Sole, quello che vediamo al tramonto per intendere, e mette in risalto la corona solare, la regione di gas rarefatto ma ad altissima temperatura che si estende per milioni di chilometri attorno al disco''. ''Un'eclissi totale di Sole è quindi, in qualche modo, una sorta di 'coronografo naturale'. Durante l'eclissi abbiamo pero' il grande vantaggio di poter osservare la regione della corona solare nella sua parte più vicina al disco, nel primo milione di chilometri, che con gli strumenti non riusciamo ad osservare né da Terra né dallo spazio'' dice Luciano Fineschi dell'Osservatorio di Torino, a capo della spedizione italiana. Dunque mercoledì sarà un'occasione unica per capire se lo strumento italiano, messo a punto dai ricercatori dell'Osservatorio di Torino, funziona a dovere prima di imbarcarlo nel razzo vettore del Naval Research Observatory della Nasa che lo porterà oltre l'atmosfera terrestre.