Cielo di Febbraio 2016
Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.
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==<span style="color: rgb(255, 255, 255); font-size: 21px;">PIANETI</span>== | ==<span style="color: rgb(255, 255, 255); font-size: 21px;">PIANETI</span>== | ||
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+ | * [[Pianeti_di_Febbraio_2016|'''Pianeti di Febbraio 2016''']] : Le immagini nella colonna di destra mostrano lo spostamento mensile del pianeta nel cielo. Cliccando sulle stesse si aprirà una versione a maggiore risoluzione. | ||
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'''Mercurio''': all’inizio del mese si verificano condizioni abbastanza favorevoli per tentare di individuare il pianeta al mattino presto. Mercurio sorge infatti quasi un’ora e mezza prima del Sole e si trova quindi basso sull’orizzonte orientale tra le prime luci dell’alba. La massima elongazione mattutina, con una distanza angolare di 25° 33’ dal Sole, viene raggiunta il 7 febbraio. Nelle settimane successive l’intervallo di tempo tra il sorgere del Sole e il sorgere di Mercurio si riduce sempre più, fino a diventare di circa mezz’ora negli ultimi giorni di febbraio, rendendo Mercurio di fatto inosservabile. | '''Mercurio''': all’inizio del mese si verificano condizioni abbastanza favorevoli per tentare di individuare il pianeta al mattino presto. Mercurio sorge infatti quasi un’ora e mezza prima del Sole e si trova quindi basso sull’orizzonte orientale tra le prime luci dell’alba. La massima elongazione mattutina, con una distanza angolare di 25° 33’ dal Sole, viene raggiunta il 7 febbraio. Nelle settimane successive l’intervallo di tempo tra il sorgere del Sole e il sorgere di Mercurio si riduce sempre più, fino a diventare di circa mezz’ora negli ultimi giorni di febbraio, rendendo Mercurio di fatto inosservabile. | ||
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'''Venere''': all’inizio di febbraio Venere sorge meno di 2 ore prima del Sole. Nelle settimane successive questo intervallo si riduce a circa un’ora. Il pianeta, sempre molto brillante, sarà però sempre più basso sull’orizzonte ad Est, appena più alto in cielo rispetto a Mercurio. Il 17 febbraio Venere lascia il Sagittario a fa il suo ingresso nella costellazione del Capricorno. | '''Venere''': all’inizio di febbraio Venere sorge meno di 2 ore prima del Sole. Nelle settimane successive questo intervallo si riduce a circa un’ora. Il pianeta, sempre molto brillante, sarà però sempre più basso sull’orizzonte ad Est, appena più alto in cielo rispetto a Mercurio. Il 17 febbraio Venere lascia il Sagittario a fa il suo ingresso nella costellazione del Capricorno. | ||
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'''Marte''': le condizioni di osservabilità del pianeta rosso rimangono molto simili a quelle del mese precedente. Un leggero anticipo nell’orario del suo sorgere farà si che a fine mese già intorno all’una di notte Marte compaia sull’orizzonte orientale. Lo si può seguire nel corso della seconda parte della notte mentre si eleva a Sud - Est , fino a culminare a Sud prima del sorgere del Sole. Marte rimane per tutto il mese nella costellazione della Bilancia. | '''Marte''': le condizioni di osservabilità del pianeta rosso rimangono molto simili a quelle del mese precedente. Un leggero anticipo nell’orario del suo sorgere farà si che a fine mese già intorno all’una di notte Marte compaia sull’orizzonte orientale. Lo si può seguire nel corso della seconda parte della notte mentre si eleva a Sud - Est , fino a culminare a Sud prima del sorgere del Sole. Marte rimane per tutto il mese nella costellazione della Bilancia. | ||
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'''Giove''': per il pianeta gigante si avvicina il periodo di migliore osservabilità, che raggiungerà il culmine il mese prossimo con l’opposizione al Sole. Anticipando sempre più il proprio sorgere, alla fine del mese Giove sarà già osservabile ad Est nelle prime ore della notte e potremo seguirlo nelle ore successive fino a vederlo prossimo al tramonto ad occidente quando il cielo è già chiaro per le luci dell’alba. Giove si sposta lentamente con moto retrogrado all’interno della costellazione del Leone, allontanandosi dal limite con la Vergine. | '''Giove''': per il pianeta gigante si avvicina il periodo di migliore osservabilità, che raggiungerà il culmine il mese prossimo con l’opposizione al Sole. Anticipando sempre più il proprio sorgere, alla fine del mese Giove sarà già osservabile ad Est nelle prime ore della notte e potremo seguirlo nelle ore successive fino a vederlo prossimo al tramonto ad occidente quando il cielo è già chiaro per le luci dell’alba. Giove si sposta lentamente con moto retrogrado all’interno della costellazione del Leone, allontanandosi dal limite con la Vergine. | ||
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+ | |[[Image:Giove_2_2016.jpg|120px|link=Pianeti_di_Febbraio_2016#GIOVE]] | ||
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'''Saturno''': il pianeta è osservabile a Sud-Est nelle ore che precedono l’alba. Saturno si eleva in cielo fino al sopraggiungere della luce dell’alba che illumina il cielo poco prima della culminazione a Sud del pianeta. Saturno rimane per tutto l’anno nella costellazione dell’Ofiuco: lo si può individuare facilmente a Est di Antares, la stella più luminosa dello Scorpione. | '''Saturno''': il pianeta è osservabile a Sud-Est nelle ore che precedono l’alba. Saturno si eleva in cielo fino al sopraggiungere della luce dell’alba che illumina il cielo poco prima della culminazione a Sud del pianeta. Saturno rimane per tutto l’anno nella costellazione dell’Ofiuco: lo si può individuare facilmente a Est di Antares, la stella più luminosa dello Scorpione. | ||
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+ | |[[Image:Saturno_2_2016.jpg|120px|link=Pianeti_di_Febbraio_2016#SATURNO]] | ||
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- | '''Urano''': è ancora possibile il pianeta nelle ore successive al tramonto. Al calare dell’oscurità Urano è già piuttosto basso sull’orizzonte occidentale e l’intervallo di tempo disponibile per individuarlo decresce sempre più. La luminosità di Urano è al limite della visibilità occhio nudo e per poterlo osservare è consigliabile l’uso di un telescopio. Il pianeta si trova ancora nella costellazione dei Pesci, non lontano dal limite inferiore, vicino al confine con la costellazione della Balena. | + | '''Urano''': è ancora possibile osservare il pianeta nelle ore successive al tramonto. Al calare dell’oscurità Urano è già piuttosto basso sull’orizzonte occidentale e l’intervallo di tempo disponibile per individuarlo decresce sempre più. La luminosità di Urano è al limite della visibilità ad occhio nudo e per poterlo osservare è consigliabile l’uso di un telescopio. Il pianeta si trova ancora nella costellazione dei Pesci, non lontano dal limite inferiore, vicino al confine con la costellazione della Balena. |
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+ | |[[Image:Urano_2_2016.jpg|120px|link=Pianeti_di_Febbraio_2016#URANO]] | ||
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- | '''Nettuno''': il pianeta è ormai inosservabile. Già estremamente basso sull’orizzonte all’inizio del mese, nei giorni seguenti diventa impossibile da individuare, data la piccola distanza angolare dal Sole, che | + | '''Nettuno''': il pianeta è ormai inosservabile. Già estremamente basso sull’orizzonte all’inizio del mese, nei giorni seguenti diventa impossibile da individuare, data la piccola distanza angolare dal Sole, che raggiungere il valore minimo il 28 febbraio, giorno della congiunzione con la nostra stella. Dovremo attendere alcune settimane per rivedere il pianeta al mattino, prima dell’alba. Nettuno si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere per un periodo estremamente lungo, fino all’anno 2022. |
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+ | |[[Image:Nettuno_2_2016.jpg|120px|link=Pianeti_di_Febbraio_2016#NETTUNO]] | ||
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|-bgcolor="#053260" style="color: rgb(255, 255, 255);" | |-bgcolor="#053260" style="color: rgb(255, 255, 255);" | ||
+ | |[[Image:plutone1.png|80x80px]] | ||
|'''Plutone''' | |'''Plutone''' | ||
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Dopo la congiunzione con il Sole che si è verificata nei primi giorni di gennaio, Plutone si ripresenta al mattino poco prima del sorgere del Sole, ancora molto basso sull’orizzonte a Sud-Est. Essendo la sua luminosità estremamente bassa è necessario l’ausilio di un telescopio di adeguata potenza per riuscire ad osservarlo. Plutone è ancora nel Sagittario, costellazione che lo ospiterà fino all’anno 2023. | Dopo la congiunzione con il Sole che si è verificata nei primi giorni di gennaio, Plutone si ripresenta al mattino poco prima del sorgere del Sole, ancora molto basso sull’orizzonte a Sud-Est. Essendo la sua luminosità estremamente bassa è necessario l’ausilio di un telescopio di adeguata potenza per riuscire ad osservarlo. Plutone è ancora nel Sagittario, costellazione che lo ospiterà fino all’anno 2023. | ||
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'''Luna - Giove ''' : il luminoso disco lunare nella notte tra il 23 e il 24 febbraio attraversa la parte inferiore della costellazione del Leone, dove viene a trovarsi in congiunzione con Giove. [[media:Cdm_20160224_0400_CongiunzioneLunaGiove.jpg|(vedi mappa)]] | '''Luna - Giove ''' : il luminoso disco lunare nella notte tra il 23 e il 24 febbraio attraversa la parte inferiore della costellazione del Leone, dove viene a trovarsi in congiunzione con Giove. [[media:Cdm_20160224_0400_CongiunzioneLunaGiove.jpg|(vedi mappa)]] | ||
- | '''Luna - Marte''' : prima dell’alba del giorno il mese di febbraio si conclude così come era iniziato, con la Luna prossima all’Ultimo Quarto in congiunzione con Marte, ancora nella costellazione della Bilancia. Più in basso si riconoscono Antares nello Scorpione e Saturno nell’Ofiuco. [[media:Cdm_20160229_0400_CongiunzioneLunaMarte.jpg|(vedi mappa)]] | + | '''Luna - Marte''' : prima dell’alba del giorno 29, il mese di febbraio si conclude così come era iniziato, con la Luna prossima all’Ultimo Quarto in congiunzione con Marte, ancora nella costellazione della Bilancia. Più in basso si riconoscono Antares nello Scorpione e Saturno nell’Ofiuco. [[media:Cdm_20160229_0400_CongiunzioneLunaMarte.jpg|(vedi mappa)]] |
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C/2013 US10 Catalina sugli scudi, ma la C/2013 X1 PANSTARRS, bella addormentata fino a dicembre, si è data una scrollata, attirando l’attenzione e sollevando qualche speranza tra gli appassionati, che fra qualche mese l’ aspettano al varco. | C/2013 US10 Catalina sugli scudi, ma la C/2013 X1 PANSTARRS, bella addormentata fino a dicembre, si è data una scrollata, attirando l’attenzione e sollevando qualche speranza tra gli appassionati, che fra qualche mese l’ aspettano al varco. | ||
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'''C/2013 US10 Catalina''' | '''C/2013 US10 Catalina''' | ||
Da un paio di mesi abbondanti è la regina (e lo sarà in parte anche a febbraio) pur non riuscendo a vestire i panni dell’oggetto capace di attirare le masse. Durante il periodo considerato, la discreta luminosità unita alla buona posizione in cielo la renderanno un obbiettivo ancora molto gettonato. Per tutto il mese sarà circumpolare e visibile comodamente in prima serata tra le stelle dell’anonima Giraffa. La sua luminosità, inizialmente attestata attorno alla settima magnitudine, è in calo. Dopo aver infatti superato da tempo il perielio ed essersi in seguito avvicinata al nostro pianeta, si sta ora allontanando anche da noi. Il meglio dovrebbe quindi averlo dato, ma varrà la pena seguirla ancora dato che rimane comunque un oggetto abbastanza luminoso e facilmente alla portata di strumenti modesti. | Da un paio di mesi abbondanti è la regina (e lo sarà in parte anche a febbraio) pur non riuscendo a vestire i panni dell’oggetto capace di attirare le masse. Durante il periodo considerato, la discreta luminosità unita alla buona posizione in cielo la renderanno un obbiettivo ancora molto gettonato. Per tutto il mese sarà circumpolare e visibile comodamente in prima serata tra le stelle dell’anonima Giraffa. La sua luminosità, inizialmente attestata attorno alla settima magnitudine, è in calo. Dopo aver infatti superato da tempo il perielio ed essersi in seguito avvicinata al nostro pianeta, si sta ora allontanando anche da noi. Il meglio dovrebbe quindi averlo dato, ma varrà la pena seguirla ancora dato che rimane comunque un oggetto abbastanza luminoso e facilmente alla portata di strumenti modesti. | ||
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'''C/2013 X1 PANSTARRS''' | '''C/2013 X1 PANSTARRS''' | ||
Nei primi giorni del 2016 un outburst l’ha trasformata da chiazza trasparente di decima magnitudine a un oggetto piuttosto compatto di ottava grandezza, facile da osservare perfino in piccoli binocoli. In seguito è tornata piuttosto velocemente nei ranghi. Ma tanto è bastato per risollevare il morale agli appassionati, che fin qui erano rimasti piuttosto perplessi riguardo la crescita di questa cometa, a cui le previsioni assegnano un ruolo di protagonista nell’anno appena iniziato. Nei prossimi mesi infatti crescerà, fino forse a raggiungere la visibilità ad occhio nudo. Ciò potrebbe avvenire all’inizio dell’estate, in concomitanza con il raggiungimento della minima distanza dalla Terra (96 miliodi di km. circa). In quel momento per noi sarà impossibile avvistarla ma, dovesse progredire bene, la speranza è di poterle dare un’ occhiata un po’ prima. Le condizioni saranno però molto critiche, con la PANSTARRS bassissima sull’orizzonte. E’ per questo che a gennaio, nelle valutazioni sugli oggetti del 2016, la davamo per persa molto prima. Ma se dovesse risultare ben luminosa allora le cose potrebbero cambiare. Per intanto seguiamola con interesse nel suo lento movimento apparente tra Pegaso e i Pesci. La sua luminosità dovrebbe variare dalla nona all’ottava magnitudine (escludendo eventuali altri outburst ovviamente). Occorrerà cercarla non appena fa buio, inizialmente ancora discretamente alta sull’orizzonte. L’altezza però si ridurrà piuttosto rapidamente, tanto che a fine mese, al calare della notte astronomica, sarà ormai al tramonto. Febbraio è quindi l’ultima occasione di darle un occhiata prima del perielio, previsto per il 20 aprile. Dopodiché speriamo di rivederla fare capolino all’alba tra maggio e i primi giorni di giugno. | Nei primi giorni del 2016 un outburst l’ha trasformata da chiazza trasparente di decima magnitudine a un oggetto piuttosto compatto di ottava grandezza, facile da osservare perfino in piccoli binocoli. In seguito è tornata piuttosto velocemente nei ranghi. Ma tanto è bastato per risollevare il morale agli appassionati, che fin qui erano rimasti piuttosto perplessi riguardo la crescita di questa cometa, a cui le previsioni assegnano un ruolo di protagonista nell’anno appena iniziato. Nei prossimi mesi infatti crescerà, fino forse a raggiungere la visibilità ad occhio nudo. Ciò potrebbe avvenire all’inizio dell’estate, in concomitanza con il raggiungimento della minima distanza dalla Terra (96 miliodi di km. circa). In quel momento per noi sarà impossibile avvistarla ma, dovesse progredire bene, la speranza è di poterle dare un’ occhiata un po’ prima. Le condizioni saranno però molto critiche, con la PANSTARRS bassissima sull’orizzonte. E’ per questo che a gennaio, nelle valutazioni sugli oggetti del 2016, la davamo per persa molto prima. Ma se dovesse risultare ben luminosa allora le cose potrebbero cambiare. Per intanto seguiamola con interesse nel suo lento movimento apparente tra Pegaso e i Pesci. La sua luminosità dovrebbe variare dalla nona all’ottava magnitudine (escludendo eventuali altri outburst ovviamente). Occorrerà cercarla non appena fa buio, inizialmente ancora discretamente alta sull’orizzonte. L’altezza però si ridurrà piuttosto rapidamente, tanto che a fine mese, al calare della notte astronomica, sarà ormai al tramonto. Febbraio è quindi l’ultima occasione di darle un occhiata prima del perielio, previsto per il 20 aprile. Dopodiché speriamo di rivederla fare capolino all’alba tra maggio e i primi giorni di giugno. | ||
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'''C/2014 S2 PANSTARRS''' | '''C/2014 S2 PANSTARRS''' | ||
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| [[Image:X1 PANSTARRS_feb_2016.jpg|thumb|Cometa C/2013 X1 PANSTARRS]] | | [[Image:X1 PANSTARRS_feb_2016.jpg|thumb|Cometa C/2013 X1 PANSTARRS]] | ||
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''Le mappe fornite sono indicative e per l'intero mese. Poiché le comete si spostano (anche notevolmente) da una sera all'altra, si consiglia, a chiunque si appresti all'osservazione degli astri chiomati, di munirsi di mappe dettagliate con stelle di riferimento per giorno ed ora di osservazione scaricabili dai comuni programmi di simulazione del cielo o contattare la sezione comete UAI.'' | ''Le mappe fornite sono indicative e per l'intero mese. Poiché le comete si spostano (anche notevolmente) da una sera all'altra, si consiglia, a chiunque si appresti all'osservazione degli astri chiomati, di munirsi di mappe dettagliate con stelle di riferimento per giorno ed ora di osservazione scaricabili dai comuni programmi di simulazione del cielo o contattare la sezione comete UAI.'' |
Versione corrente delle 22:45, 15 gen 2017
Il Cielo del Mese UAI è uno strumento utile e sempre aggiornato a disposizione di tutti gli appassionati. Per imparare a muovere i primi passi dell’osservazione astronomica ad occhio nudo o con l'aiuto del binocolo e del telescopio, il Cielo del Mese non è che il trampolino di lancio verso un servizio nato per aiutare chi vuole diventare astrofilo: L' Apprendista Astrofilo, per gli amici o semplicemente AA. AA mette a disposizione un testo introduttivo, programmi di osservazione, una pagina di risorse in continuo sviluppo con testi, mappe, carte della Luna e del cielo e, soprattutto, la possibilità di fare domande e di confrontarsi con altri astrofili. Diventa amico del Cielo del Mese e dell' Apprendista Astrofilo: osserva il cielo e condividi con altri questa emozionante esperienza!
INDICE
Uno sguardo alle attuali condizioni meteo del Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare Una previsione più mirata per gli osservatori del cielo: Le previsioni del seeing di Meteoblu
Si trova nella costellazione del Capricorno fino al 16 febbraio, quando passa nella costellazione dell'Acquario.
Gli orari e le date sono riferiti al tempo segnato dai nostri orologi per uso civile:
Fonte U.S. Naval Observatory.
Sezione a cura di Paolo Morini e Alfonso Zaccaria. Per ulteriori informazioni è possibile contattare la Sezione di Ricerca Luna UAI
A seconda della stagione, anche un'età relativamente avanzata (in ore)del falcetto di Luna, non lo rende automaticamente un soggetto facile : vedi la pagina sull'eclittica al tramonto. Mappe del cielo realizzate con Stellarium
Dalla tabella che segue è possibile accedere ai grafici che esprimono le variazioni del livello del mare dovuta alla marea astronomica. I grafici sono relativi ai principali porti italiani (17 località).
Luna - Marte : il mese inizia con una congiunzione tra Marte e la Luna, osservabile nelle ore che precedono l’alba. Il 1° febbraio la Luna all’Ultimo quarto sorge vicino al pianeta rosso, nella costellazione della Bilancia. (vedi mappa) Luna – Saturno : il 3 febbraio, al mattino presto, si può ammirare il sorgere di un terzetto di astri. La Luna calante precede la stella Antares dello Scorpione e il pianeta Saturno, nella costellazione dell’Ofiuco. (vedi mappa) Luna - Venere - Mercurio : la mattina del 6 febbraio, sull’orizzonte a Sud-Est, tra le prime luci dell’alba, apparirà una sottile falce di Luca calante accompagnata dai pianeti Venere e Mercurio. L’incontro tra i 3 astri si verifica nella costellazione del Sagittario. (vedi mappa) Luna – Pleiadi : la Luna al Primo Quarto del 15 febbraio attraversa la costellazione del Toro, dove brillano Aldebaran e le Pleiadi (M 45). (vedi mappa) Luna - Giove : il luminoso disco lunare nella notte tra il 23 e il 24 febbraio attraversa la parte inferiore della costellazione del Leone, dove viene a trovarsi in congiunzione con Giove. (vedi mappa) Luna - Marte : prima dell’alba del giorno 29, il mese di febbraio si conclude così come era iniziato, con la Luna prossima all’Ultimo Quarto in congiunzione con Marte, ancora nella costellazione della Bilancia. Più in basso si riconoscono Antares nello Scorpione e Saturno nell’Ofiuco. (vedi mappa)
Questo mese l'Apprendista Astrofilo vi suggerisce di osservare Delta Geminorum. Dalla scheda di osservazione il link per saperne di più sulle stelle doppie: una presentazione generale dell'argomento, la storia della loro osservazione e un repertorio bibliografico.
Approfondimenti, consigli per le osservazioni sulla pagina Come osservare la Stazione Spaziale Internazionale che contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per i 10 giorni successivi, calcolate per ogni capoluogo di provincia.
La pagina Come osservare la Stazione Spaziale Tiangong 1 contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale cinese Tiangong-1 ("Palazzo Celeste"), calcolate per ogni capoluogo di provincia.
Vi è mai capitato di osservare nel cielo notturno l'improvvisa apparizione di un punto molto luminoso, seguirlo per alcuni secondi nel suo veloce movimento tra le stelle per poi vederlo repentinamente scomparire? Probabilmente avete osservato un Iridium Flare! Scoprite di cosa si tratta e consultate le tabelle con le previsioni dei prossimi passaggi degli Iridium alla pagina: Come osservare gli Iridium Flares.
Il cielo è ancora dominato dalle grandi costellazioni invernali. Protagonista del cielo in direzione meridionale è sempre Orione, con le tre stelle allineate della cintura (da sinistra: Alnitak, Alnilam e Mintaka) ed i luminosi astri Betelgeuse (rossa) e Rigel (azzurra). Più in alto troviamo ancora le costellazioni del Toro con la rossa Aldebaran, la costellazione dell'Auriga con la brillante stella Capella, i Gemelli con le stelle principali Castore e Polluce. A sinistra in basso rispetto ad Orione, il grande cacciatore, nella costellazione del Cane Maggiore, brilla la notissima Sirio, la stella più luminosa del cielo. Ancora più in alto, verso sinistra, la raffigurazione della caccia è completata dal Cane Minore, dove risplende Procione. Verso Ovest, nelle prime ore della sera, c'è ancora tempo per veder tramontare le costellazioni autunnali di Andromeda, del Triangolo, dei Pesci e dell'Ariete. Restando tra le costellazioni zodiacali, un po' più impegnativo è invece il riconoscimento della piccola e debole costellazione del Cancro, visibile tra i Gemelli e il Leone, che vedremo sorgere ad Est, seguito dalla Vergine. Prendendo a riferimento la Stella Polare, possiamo riconoscere alcune note costellazioni del cielo settentrionale. A Nord-Ovest riconosciamo Cassiopea con la sua caratteristica forma a "W"; tra Cassiopea e il Toro è facile individuare la costellazione del Perseo. Più spostata a Nord-Est si trova l'inconfondibile Orsa Maggiore, vicino alla quale possiamo riconoscere la piccola costellazione dei Cani da Caccia.
Elenco delle Costellazioni: denominazione in latino e italiano Elenco delle stelle che hanno un nome Le 100 stelle più brillanti del cielo - da Almanacco UAI
Mappe del cielo realizzate con i programmi Skymap Pro e Stellarium
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