Cielo di Gennaio 2013
Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.
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- | + | Le prime notti di gennaio sono tra le più interessanti per osservare meteore, in quanto è attivo uno dei maggiori sciami dell’anno, quello delle '''Quadrantidi''', dette anche '''Bootidi''' da molti. <br> | |
- | + | Queste meteore sembrano irradiarsi da una zona posta circa a una decina di gradi a nord della costellazione del Boote, visibile quindi per l’intera notte. Dal crepuscolo serale a mezzanotte il radiante viene a trovarsi molto basso, quasi tangente all’orizzonte, di conseguenza il numero delle meteore osservabili risulta abbastanza ridotto e solo da mezzanotte all’alba diventa conveniente osservare, man mano che il radiante sale sempre più in altezza. <br> | |
+ | Quest’anno il maggior numero di Quadrantidi è atteso verso le 13h-14h TU del 3 gennaio, quando purtroppo da noi sarà giorno. Se consideriamo che in genere la frequenza oraria degli eventi si mantiene sopra le 100 meteore per almeno una decina di ore, si vede che sfortunatamente quest’anno non avremo neppure l’occasione di osservare né la fase ascendente né quella discendente della curva di attività, ma solamente le zone meno dense della corrente meteorica, per giunta con meteore poco luminose. <br> | ||
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- | | [[Image: | + | | [[Image:200901031815_finazzi.jpg|thumb|'''Scia meteorica sporadica fotografata tra le costellazioni del Pegaso e del Cigno alle 18h15m TU del 3 gennaio 2009, utilizzando un obiettivo fish-eye 8 mm (f:4) -- © Antonio Finazzi (BG)''']] |
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- | + | Oltre alle Quadrantidi in gennaio sono attive anche alcune interessanti piogge minori, per lo più vicine all’eclittica e quindi ormai diffuse, difficili da investigare a causa dell’esiguo numero degli eventi. Circa da metà del mese in poi abbastanza produttiva di meteore è soprattutto la regione tra le costellazioni dei Gemelli (rho GEM), Cancro (delta CNC), Cane (alfa CMI) e Idra (alfa HYD). Si tratta di sciami visibili per l’intera notte, i cui radianti raggiungono ragguardevoli altezze sopra l’orizzonte. Il numero delle meteore è abbastanza contenuto, ma in certi casi (es: delta CNC) è possibile assistere all’apparire di lente meteore brillanti, facilmente osservabili. | |
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In http://meteore.uai.it/tecniche_osservative.htm informazioni per collaborare e osservare con la sezione di ricerca UAI. <br> | In http://meteore.uai.it/tecniche_osservative.htm informazioni per collaborare e osservare con la sezione di ricerca UAI. <br> | ||
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Versione delle 19:26, 27 dic 2012
Il Cielo del Mese UAI è uno strumento utile e sempre aggiornato a disposizione di tutti gli appassionati. Per imparare a muovere i primi passi dell’osservazione astronomica ad occhio nudo o con l'aiuto del binocolo e del telescopio, il Cielo del Mese non è che il trampolino di lancio verso un servizio nato per aiutare chi vuole diventare astrofilo: L' Apprendista Astrofilo, per gli amici o semplicemente AA. AA mette a disposizione un testo introduttivo, programmi di osservazione, una pagina di risorse in continuo sviluppo con testi, mappe, carte della Luna e del cielo e, soprattutto, la possibilità di fare domande e di confrontarsi con altri astrofili. Diventa amico del Cielo del Mese e dell' Apprendista Astrofilo: osserva il cielo e condividi con altri questa emozionante esperienza!
INDICE
Uno sguardo alle attuali condizioni meteo del Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare Una previsione più mirata per gli osservatori del cielo: Le previsioni del seeing di Meteoblu
Si trova nella costellazione del Sagittario fino al giorno 19, quando passa nella costellazione del Capricorno.
• 1 gennaio: il sole sorge alle 7.40; tramonta alle 16.51 • 15 gennaio: il sole sorge alle 7.37; tramonta alle 17.06 • 31 gennaio: il sole sorge alle 7.26; tramonta alle 17.26
(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana).
Il 2 gennaio alle ore 04 la Terra si troverà al perielio, cioè alla minima distanza dal Sole, pari a 147 098 090 km.
Controlla la fase attuale della Luna
Da Astronomia UAI un interessante articolo sul "crescente" di Luna o "Hilal" (Astronomia UAI 4-2012 "L'Hilal e la Luna a barchetta" di G. De Donà) A seconda della stagione, anche un'età relativamente avanzata (in ore)del falcetto di Luna, non lo rende automaticamente un soggetto facile : vedi la pagina sull'eclittica al tramonto. Mappe del cielo realizzate con Stellarium
L'attrazione gravitazionale combinata del Sole e della Luna sulle masse d'acqua che si trovano sul nostro pianeta genera un'onda la cui propagazione, vista dai siti che si trovano sulle coste, si traduce in un ciclico alzarsi e abbassarsi del livello del mare. Anticamente ritenuto una sorta di "respiro del mare", come se l'acqua venisse periodicamente inghiottita ed espulsa da grandi cavità sottomarine, questa variazione di livello può essere calcolata con i metodi della meccanica celeste: ci sono tuttavia contributi non facilmente prevedibili, come quelli legati ai venti e alle condizioni meteorologiche. Dalla tabella che segue è possibile accedere ai grafici che esprimono le variazioni del livello del mare dovuta alla marea astronomica. I grafici sono relativi ai principali porti italiani (17 località).
Luna - Saturno : prima dell’alba del 7 gennaio la Luna calante, ormai oltre la fase dell’Ultimo Quarto, incontra il pianeta Saturno nella costellazione della Bilancia. (vedi mappa) Luna – Venere : il giorno 10, poco prima del sorgere del Sole sull’orizzonte orientale si può tentare di individuare un sottilissimo falcetto di Luna calante, ormai prossimo alla fase di Luna Nuova. La Luna al suo sorgere è seguita da Venere. I due astri si trovano nella costellazione del Sagittario. (vedi mappa) Luna - Pleiadi: le congiunzioni osservabili tra la Luna e pianeti luminosi non sono numerose in questo mese. Segnaliamo quindi anche i passaggi della Luna nei pressi dell’ammasso delle Pleiadi. La Luna al Primo Quarto attraversa parte della costellazione del Toro nel corso della notte del 19 gennaio. (vedi mappa) Luna - Giove : la sera successiva, il 20 gennaio, la Luna si trova in congiunzione con Giove, al centro di un campo stellare ricco degli astri luminosi e ben noti della costellazione del Toro: la rossa Aldebaran, le Iadi e le Pleiadi. (vedi mappa)
Questo mese l'Apprendista Astrofilo vi suggerisce di osservare la Zeta Orionis. Dalla scheda di osservazione il link per saperne di più sulle stelle doppie: una presentazione generale dell'argomento, la storia della loro osservazione e un repertorio bibliografico.
Approfondimenti, consigli per le osservazioni sulla pagina Come osservare la Stazione Spaziale Internazionale che contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per i 10 giorni successivi, calcolate per ogni capoluogo di provincia.
La pagina Come osservare la Stazione Spaziale Tiangong 1 contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale cinese Tiangong-1 ("Palazzo Celeste"), calcolate per ogni capoluogo di provincia.
Vi è mai capitato di osservare nel cielo notturno l'improvvisa apparizione di un punto molto luminoso, seguirlo per alcuni secondi nel suo veloce movimento tra le stelle per poi vederlo repentinamente scomparire? Probabilmente avete osservato un Iridium Flare! Scoprite di cosa si tratta e consultate le tabelle con le previsioni dei prossimi passaggi degli Iridium alla pagina: Come osservare gli Iridium Flares.
Le costellazioni zodiacali che sorgono ad oriente nelle prime ore della notte sono il Cancro e, di seguito, il Leone. A occidente invece si avviano al tramonto la piccola costellazione dell'Ariete e quella molto più estesa ma non molto appariscente dei Pesci, che potremo individuare più facilmente prendendo a riferimento il grande quadrilatero di Pegaso. Sopra il suo vertice più alto sull'orizzonte è ancora ben visibile Andromeda con l'omonima galassia. Proseguendo oltre Andromeda troviamo altissimo in cielo, quasi allo Zenit, il Perseo, e appena più un basso, sopra i Gemelli, l'Auriga, facilmente riconoscibile per la sua forma a pentagono. La stella più luminosa dell'Auriga è Capella, termine che in latino significa "capretta". La mitologia vi riconosce infatti Amaltea, la capra con il cui latte fu nutrito Zeus. Tornando al di sotto della fascia zodiacale, a Sud-Ovest le estese costellazioni - ma prive di stelle brillanti - della Balena e dell'Eridano precedono il Grande Cacciatore, ossia la protagonista incontrastata del cielo invernale: la costellazione di Orione. Di quest'ultima rammentiamo la nomenclatura delle stelle più brillanti: ai vertici del quadrilatero che ne disegna le spalle e le ginocchia, troviamo in alto Betelgeuse e Bellatrix, in basso Rigel e Saiph. Le tre stelle allineate che ne rappresentano la cintura sono, da sinistra a destra, Alnitak, Alnilam e Mintaka. Da non perdere un'osservazione con un telescopio, ma è sufficiente anche un binocolo, per ammirare nella spada, poco sotto la cintura, la grande nebulosa M42. Il cacciatore Orione è accompagnato in cielo dai suoi due cani, le costellazioni del Cane Maggiore, dove troviamo Sirio, la stella più brillante del cielo invernale, ed il Cane Minore, dove brilla un'altra stella facilmente identificabile: Procione. Chiudiamo il tour della volta celeste rivolgendo lo sguardo verso Nord: attorno alla Stella Polare nell'Orsa Minore, riconosciamo in senso antiorario Cassiopea, con l'inconfondibile forma a "W", la più evanescente Cefeo, il serpeggiante Dragone, l'Orsa Maggiore e la Giraffa.
La pagina UAI su Televideo RAI: per ulteriori approfondimenti su stelle e costellazioni visibili in questo periodo, consultate la pagina 575 di Televideo RAI.
Elenco delle Costellazioni: denominazione in latino e italiano Elenco delle stelle che hanno un nome Le 100 stelle più brillanti del cielo - da Almanacco UAI
Mappe del cielo realizzate con i programmi Skymap Pro e Stellarium
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