Cielo di Gennaio 2019
Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.
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<span style="color:red"><span style="font-size: 18px">'''Il fenomeno quindi andrà seguito nella ultime ore della notte tra il 20 e il 21 gennaio (e non la sera del 21)'''</span></span> | <span style="color:red"><span style="font-size: 18px">'''Il fenomeno quindi andrà seguito nella ultime ore della notte tra il 20 e il 21 gennaio (e non la sera del 21)'''</span></span> | ||
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+ | *<span style="font-size: 14px">'''"L'alba della Luna Rossa"''' è inserita nel [[Calendario UAI 2019|'''- CALENDARIO DELLE INIZIATIVE UAI 2019''']] </span> | ||
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- | '''Luna – Venere''' : | + | '''Luna – Venere''' : di ritorno dai festeggiamenti di Capodanno, poco prima dell’alba si potrà ammirare il primo evento astronomico dell’anno, l’incontro tra la falce di Luna calante e Venere che sorgono sull’orizzonte orientale nella costellazione della Bilancia. [[media:Cdm_20190101_0500_CongiunzioneLunaVenere.jpg|(vedi mappa)]] |
- | '''Luna – Giove''' : | + | '''Luna – Giove''' : possiamo osservare la sottile falce di Luna calante e il pianeta Giove in congiunzione nella costellazione dell’Ofiuco, poco prima del sorgere del Sole del 3 gennaio. Sul cielo orientale brillano anche Venere e la stella Antares dello Scorpione. [[media:Cdm_20190103_0600_CongiunzioneLunaGiove.jpg|(vedi mappa)]] |
- | '''Luna – Mercurio''' : | + | '''Luna – Mercurio''' : il 4 gennaio, a meno di due giorni dalla Luna Nuova, una esilissima falce lunare sorge poco prima di Mercurio, molto basso sull’orizzonte a Sud-Est, nei pressi del limite tra le costellazioni dell’Ofiuco e del Sagittario. [[media:Cdm_20190104_0650_CongiunzioneLunaMercurio.jpg|(vedi mappa)]] |
- | '''Luna – Marte''' : 12 gennaio | + | '''Luna – Marte''' : dopo una serie di congiunzioni visibili al mattino presto, prima del sorgere del Sole, il 12 gennaio si verifica l’unico evento serale. La Luna crescente si trova in congiunzione con Marte nella costellazione dei Pesci, vicino al confine con la Balena. [[media:Cdm_20190112_1947_CongiunzioneLunaMarte.jpg|(vedi mappa)]] |
- | '''Mercurio – Saturno''' : 13 gennaio | + | '''Mercurio – Saturno''' : la mattina del 13 gennaio Mercurio e Saturno, difficilmente individuabili, tra le luci dell’alba ed estremamente bassi sull’orizzonte orientale, sorgono insieme nella costellazione del Sagittario. [[media:Cdm_20190113_0715_CongiunzioneMercurioSaturno.jpg|(vedi mappa)]] |
- | '''Giove - Venere''' : 22 gennaio | + | '''Giove - Venere''' : Un incontro sempre spettacolare, quello tra i due pianeti più luminosi. La mattina del 22 gennaio, prima dell’alba, li possiamo ammirare nella costellazione dell’Ofiuco. La coppia di pianeti è accompagnata dalla stella Antares dello Scorpione. [[media:Cdm_20190122_0530_CongiunzioneVenereGiove.jpg|(vedi mappa)]] |
- | '''Luna - Giove - Venere''' : | + | '''Luna - Giove - Venere''' : il mese di gennaio si chiude con una suggestiva configurazione di tre astri. La mattina del 31 la Luna calante, Giove e Venere sorgono allineati sull’orizzonte orientale nella costellazione dell’Ofiuco. [[media:Cdm_20190131_0500_CongiunzioneLunaGioveVenere.jpg|(vedi mappa)]] |
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La pagina [[Come osservare la Stazione Spaziale Tiangong 2]] contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale cinese Tiangong-2 ("Palazzo Celeste"), calcolate per ogni capoluogo di provincia. | La pagina [[Come osservare la Stazione Spaziale Tiangong 2]] contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale cinese Tiangong-2 ("Palazzo Celeste"), calcolate per ogni capoluogo di provincia. | ||
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- | La Tiangong 2 è un laboratorio spaziale dell'Agenzia Spaziale Cinese (CNSA), il cui lancio è avvenuto il 15 settembre del 2016, e che è andata a sostituire l'ormai dismessa Tiangong 1, anch'essa un laboratorio spaziale, in orbita dal 29 settembre del 2011, | + | La Tiangong 2 è un laboratorio spaziale dell'Agenzia Spaziale Cinese (CNSA), il cui lancio è avvenuto il 15 settembre del 2016, e che è andata a sostituire l'ormai dismessa Tiangong 1, anch'essa un laboratorio spaziale, in orbita dal 29 settembre del 2011, caduta il 2 aprile 2018 sul Pacifico Meridionale. |
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Vi è mai capitato di osservare nel cielo notturno l'improvvisa apparizione di un punto molto luminoso, seguirlo per alcuni secondi nel suo veloce movimento tra le stelle per poi vederlo repentinamente scomparire? Probabilmente avete osservato un Iridium Flare! | Vi è mai capitato di osservare nel cielo notturno l'improvvisa apparizione di un punto molto luminoso, seguirlo per alcuni secondi nel suo veloce movimento tra le stelle per poi vederlo repentinamente scomparire? Probabilmente avete osservato un Iridium Flare! | ||
- | Scoprite di cosa si tratta e consultate le tabelle con le previsioni dei prossimi passaggi degli Iridium alla pagina: [[Come osservare gli Iridium Flares]]. | + | Scoprite di cosa si tratta e consultate le tabelle con le previsioni dei prossimi passaggi degli Iridium alla pagina: [[Come osservare gli Iridium Flares|'''COME OSSERVARE GLI IRIDIUM FLARES''']]. |
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+ | * E' nato il progetto [https://catchtheiridium.com/it/ '''CATCH THE IRIDIUM''']. Lo scopo? Fotografare almeno un “Iridium Flare” per ognuno dei satelliti di prima generazione ancora in esercizio (tra pochi mesi verranno dismessi e dal 2019 probabilmente non osserveremo più i flares). | ||
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'''COMETE DI GENNAIO 2019''' | '''COMETE DI GENNAIO 2019''' | ||
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+ | [[File:Comete gennaio 2019.jpg|center]] | ||
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+ | '''46/P Wirtanen''' | ||
+ | Lo scorso dicembre è stato il più alto della cometa 46/P Wirtanen, dopo aver raggiunto il perielio il 12 dicembre alle 1.06 UA dal Sole ha avuto il suo massimo avvicinamento alla Terra il 17 dicembre ad una distanza di 0,08 AU dal nostro pianeta, momento in cui ha presentato la sua massima luminosità con una magnitudine di 3,9 e una chioma di oltre 1 grado di dimensione angolare che corrispondeva a circa 350.000 km di diametro assoluto. Nonostante ciò, la cometa era osservabile ad occhio nudo e solo da cieli scuri, poiché quella luminosità era distribuita su una grande superficie. Dopo il suo avvicinamento la cometa ha cominciato a diminuire di luminosità fino alla magnitudo 4,5 alla fine di dicembre. | ||
+ | Nel mese di gennaio la cometa perderà rapidamente la sua luminosità, mentre sarà ancora osservabile attraverso un binocolo durante la prima parte del mese, mentre a metà avrà una magnitudine 7, da allora in poi sarà necessario utilizzare almeno un piccolo telescopio per arrivare a fine gennaio ad avere una magnitudine 9. | ||
+ | Osservabile tutto il mese di gennaio per tutta la notte dall'emisfero nord, raggiungerà la sua massima altezza nel mezzo della notte sull'orizzonte, quando sarà molto alta. | ||
+ | All'inizio di gennaio si troverà nella costellazione della Lince e spostandosi rapidamente verso est entrerà nell'Orsa Maggiore a metà del mese. Rallentando significativamente la propria velocità il 19 gennaio sarà vicino alla galassia NGC 2768 di magnitudine 10. | ||
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+ | | [[Image:Gennaio 2019 curva luce 46P.png|thumb|Curva di luce della cometa 46P Wirtanen]] | ||
+ | | [[Image:Gennaio 2019 46P.JPG|thumb|Percorso della cometa 46P Wirtanen nel mese di gennaio 2019]] | ||
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+ | '''C/2018 Y1 Iwamoto''' | ||
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+ | Il 19 dicembre 2018 l'astronomo dilettante Masayuki Iwamoto, appena un mese dopo aver partecipato alla scoperta della cometa C/2018 V1 (Machholz-Fujikawa-Iwamoto), scopre la sua terza cometa con lo stesso metodo fotografico utilizzando un teleobiettivo Pentax SDUF II da 10 cm. f / 4.0 con una fotocamera Canon EOS 6D ha ottenuto due immagini di 60 secondi di esposizione in cui era visibile una chioma verde-blu di magnitudine 14,5. Successive osservazioni fotografiche dei seguenti due giorni hanno riportato una chioma di circa 2' di dimensioni angolari con una luminosità di magnitudine 13. | ||
+ | Preliminari parametri orbitali della nuova cometa C / 2018 Y1 (Iwamoto) indicano che questa cometa raggiungerà il perielio il prossimo 6 Febbraio ad una distanza di 1,28 UA dal sole, pochi giorni dopo, il 13 febbraio sarà il suo approccio più vicino alla Terra quando passerà a 0.30 UA dal nostro pianeta. Le osservazioni disponibili permettono di definire che la cometa avrà una magnitudine assoluta di 8.5, che corrisponde ad un nucleo di circa 1200 metri di diametro, oltre il limite della sopravvivenza di Bortle. | ||
+ | Nel mese di gennaio la cometa aumenterà la sua luminosità rapidamente dalla magnitudine 11 a 8.5 e potrà essere osservabile con il piccoli e medi telescopi. È probabile che la cometa inizi a generare una coda di ioni durante questo periodo di tempo. | ||
+ | Nella prima metà del mese di gennaio la cometa sarà visibile prima del crepuscolo mattutino a sud-est, ad altezze molto basse. Nella seconda metà del mese di gennaio alla fine della notte a mezza altezza sopra l'orizzonte Sud. | ||
+ | All'inizio di gennaio sarà nella costellazione dell’Idra e si muoverà lentamente verso nord-ovest, entrerà poi*/* nella Vergine a metà del mese e aumentando la sua velocità passerà tra il 25 e il 26 gennaio a 0,6 gradi dalla galassia NGC 5247 di magnitudine 10. | ||
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+ | | [[Image:Gennaio 2019 C2018 Y1.JPG|thumb|Percorso della cometa C/2018 Y1 Iwamoto nel mese di gennaio 2019]] | ||
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+ | '''64/P Swift-Gehrels''' | ||
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+ | Dopo l’aumento dell’attività avutosi nel perielio la cometa 64/P è rimasta di magnitudo 8,5 a novembre nonostante fosse lontana dal Sole e dalla Terra, ma a dicembre la tendenza era verso una diminuzione della luminosità da 8,5 a 9.5. | ||
+ | Con la corrente tendenza, la cometa 64/P diminuirà in luminosità da 9,5 a 11 nel corso del mese, quindi sarà osservabile solo con telescopi. | ||
+ | A gennaio la cometa sarà osservabile verso sud-ovest durante la prima metà della notte e si troverà nella costellazione dell'Ariete all'inizio di gennaio e spostandosi verso est, entrerà nel Toro a metà del mese, passando al 3,5 gradi delle Pleiadi (M 45) tra il 20 e il 25 gennaio. | ||
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+ | | [[Image:Gennaio 2019 64P.png|thumb|Curva di luce della cometa 64/P Swift-Gehrels ]] | ||
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Versione corrente delle 21:34, 19 gen 2019
Il Cielo del Mese UAI è uno strumento utile e sempre aggiornato a disposizione di tutti gli appassionati. Per imparare a muovere i primi passi dell’osservazione astronomica ad occhio nudo o con l'aiuto del binocolo e del telescopio, il Cielo del Mese non è che il trampolino di lancio verso un servizio nato per aiutare chi vuole diventare astrofilo: L' Apprendista Astrofilo, per gli amici o semplicemente AA. AA mette a disposizione un testo introduttivo, programmi di osservazione, una pagina di risorse in continuo sviluppo con testi, mappe, carte della Luna e del cielo e, soprattutto, la possibilità di fare domande e di confrontarsi con altri astrofili. Diventa amico del Cielo del Mese e dell' Apprendista Astrofilo: osserva il cielo e condividi con altri questa emozionante esperienza!
INDICE
Uno sguardo alle attuali condizioni meteo del Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare Una previsione più mirata per gli osservatori del cielo: Le previsioni del seeing di Meteoblu
• 15 gennaio: il sole sorge alle 7.38; tramonta alle 17.05 • 31 gennaio: il sole sorge alle 7.26; tramonta alle 17.25
(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana).
Fonte U.S. Naval Observatory.
Il diagramma è calcolato per le ore 00:00 TU.
21 GENNAIO 2019 - ECLISSI TOTALE DI SUPERLUNA
Il fenomeno quindi andrà seguito nella ultime ore della notte tra il 20 e il 21 gennaio (e non la sera del 21)
Le maggiori dimensioni della "Superluna" non sono così evidenti. La differenza tra un Superluna e una Miniluna al perigeo è di circa il 14%.
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Per una descrizione della periodicità delle fasi lunari nei vari mesi dell'anno, vedi il nostro articolo Mesi con cinque fasi lunari.
Sezione a cura di Paolo Morini e Alfonso Zaccaria. Per ulteriori informazioni è possibile contattare la Sezione di Ricerca Luna UAI
Il 6 gennaio 2019, al tramonto del Sole, la Luna ha un'età di 14.4 ore e una fase dello 0.3%. Il giorno successivo, 7 gennaio 2019, al tramonto del Sole la Luna ha un'età di 38.5 ore e una fase del 2.3%.
A seconda della stagione, anche un'età relativamente avanzata (in ore)del falcetto di Luna, non lo rende automaticamente un soggetto facile : vedi la pagina sull'eclittica al tramonto. Mappe del cielo realizzate con Stellarium
Dalla tabella che segue è possibile accedere ai grafici che esprimono le variazioni del livello del mare dovuta alla marea astronomica. I grafici sono relativi ai principali porti italiani (17 località).
Luna – Venere : di ritorno dai festeggiamenti di Capodanno, poco prima dell’alba si potrà ammirare il primo evento astronomico dell’anno, l’incontro tra la falce di Luna calante e Venere che sorgono sull’orizzonte orientale nella costellazione della Bilancia. (vedi mappa) Luna – Giove : possiamo osservare la sottile falce di Luna calante e il pianeta Giove in congiunzione nella costellazione dell’Ofiuco, poco prima del sorgere del Sole del 3 gennaio. Sul cielo orientale brillano anche Venere e la stella Antares dello Scorpione. (vedi mappa) Luna – Mercurio : il 4 gennaio, a meno di due giorni dalla Luna Nuova, una esilissima falce lunare sorge poco prima di Mercurio, molto basso sull’orizzonte a Sud-Est, nei pressi del limite tra le costellazioni dell’Ofiuco e del Sagittario. (vedi mappa) Luna – Marte : dopo una serie di congiunzioni visibili al mattino presto, prima del sorgere del Sole, il 12 gennaio si verifica l’unico evento serale. La Luna crescente si trova in congiunzione con Marte nella costellazione dei Pesci, vicino al confine con la Balena. (vedi mappa) Mercurio – Saturno : la mattina del 13 gennaio Mercurio e Saturno, difficilmente individuabili, tra le luci dell’alba ed estremamente bassi sull’orizzonte orientale, sorgono insieme nella costellazione del Sagittario. (vedi mappa) Giove - Venere : Un incontro sempre spettacolare, quello tra i due pianeti più luminosi. La mattina del 22 gennaio, prima dell’alba, li possiamo ammirare nella costellazione dell’Ofiuco. La coppia di pianeti è accompagnata dalla stella Antares dello Scorpione. (vedi mappa) Luna - Giove - Venere : il mese di gennaio si chiude con una suggestiva configurazione di tre astri. La mattina del 31 la Luna calante, Giove e Venere sorgono allineati sull’orizzonte orientale nella costellazione dell’Ofiuco. (vedi mappa)
Osserviamo insieme all'Apprendista Astrofilo la stella doppia del mese di gennaio 2019. Per saperne di più sulle stelle doppie: una presentazione generale dell'argomento, la storia della loro osservazione e un repertorio bibliografico.
Approfondimenti, consigli per le osservazioni sulla pagina COME OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE INTERNAZIONALE che contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per i 10 giorni successivi, calcolate per ogni capoluogo di provincia.
La pagina Come osservare la Stazione Spaziale Tiangong 2 contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale cinese Tiangong-2 ("Palazzo Celeste"), calcolate per ogni capoluogo di provincia.
Vi è mai capitato di osservare nel cielo notturno l'improvvisa apparizione di un punto molto luminoso, seguirlo per alcuni secondi nel suo veloce movimento tra le stelle per poi vederlo repentinamente scomparire? Probabilmente avete osservato un Iridium Flare! Scoprite di cosa si tratta e consultate le tabelle con le previsioni dei prossimi passaggi degli Iridium alla pagina: COME OSSERVARE GLI IRIDIUM FLARES.
Le costellazioni zodiacali che sorgono ad oriente nelle prime ore della notte sono il Cancro e, di seguito, il Leone. A occidente invece si avviano al tramonto la piccola costellazione dell'Ariete e quella molto più estesa ma non molto appariscente dei Pesci, che potremo individuare più facilmente prendendo a riferimento il grande quadrilatero di Pegaso. Sopra il suo vertice più alto sull'orizzonte è ancora ben visibile Andromeda con l'omonima galassia. Proseguendo oltre Andromeda troviamo altissimo in cielo, quasi allo Zenit, il Perseo, e appena più un basso, sopra i Gemelli, l'Auriga, facilmente riconoscibile per la sua forma a pentagono. La stella più luminosa dell'Auriga è Capella, termine che in latino significa "capretta". La mitologia vi riconosce infatti Amaltea, la capra con il cui latte fu nutrito Zeus. Tornando al di sotto della fascia zodiacale, a Sud-Ovest le estese costellazioni - ma prive di stelle brillanti - della Balena e dell'Eridano precedono il Grande Cacciatore, ossia la protagonista incontrastata del cielo invernale: la costellazione di Orione. Di quest'ultima rammentiamo la nomenclatura delle stelle più brillanti: ai vertici del quadrilatero che ne disegna le spalle e le ginocchia, troviamo in alto Betelgeuse e Bellatrix, in basso Rigel e Saiph. Le tre stelle allineate che ne rappresentano la cintura sono, da sinistra a destra, Alnitak, Alnilam e Mintaka. Da non perdere un'osservazione con un telescopio, ma è sufficiente anche un binocolo, per ammirare nella spada, poco sotto la cintura, la grande nebulosa M42. Il cacciatore Orione è accompagnato in cielo dai suoi due cani, le costellazioni del Cane Maggiore, dove troviamo Sirio, la stella più brillante del cielo invernale, ed il Cane Minore, dove brilla un'altra stella facilmente identificabile: Procione. Chiudiamo il tour della volta celeste rivolgendo lo sguardo verso Nord: attorno alla Stella Polare nell'Orsa Minore, riconosciamo in senso antiorario Cassiopea, con l'inconfondibile forma a "W", la più evanescente Cefeo, il serpeggiante Dragone, l'Orsa Maggiore e la Giraffa.
Elenco delle Costellazioni: denominazione in latino e italiano Elenco delle stelle che hanno un nome Le 100 stelle più brillanti del cielo - da Almanacco UAI
Mappe del cielo realizzate con i programmi Skymap Pro e Stellarium
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