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Il Cielo del Mese UAI è uno strumento utile e sempre aggiornato a disposizione di tutti gli appassionati. Per imparare a muovere i primi passi dell’osservazione astronomica ad occhio nudo o con l'aiuto del binocolo e del telescopio, il Cielo del Mese non è che il trampolino di lancio verso un servizio nato per aiutare chi vuole diventare astrofilo: L' Apprendista Astrofilo, per gli amici o semplicemente AA. AA mette a disposizione un testo introduttivo, programmi di osservazione, una pagina di risorse in continuo sviluppo con testi, mappe, carte della Luna e del cielo e, soprattutto, la possibilità di fare domande e di confrontarsi con altri astrofili. Diventa amico del Cielo del Mese e dell' Apprendista Astrofilo: osserva il cielo e condividi con altri questa emozionante esperienza!
INDICE
PER PRIMA COSA IL CIELO SERENO
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Uno sguardo alle attuali condizioni meteo del Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare
Una previsione più mirata per gli osservatori del cielo: Le previsioni del seeing di Meteoblu
Il giorno 18 passa dalla costellazione dell'Ofiuco a quella del Sagittario.
Contrariamente a quanto comunemente ritenuto, non è Santa Lucia (il 13) il giorno più corto dell'anno.
In realtà in prossimità del 13 dicembre si verifica il periodo in cui il Sole tramonta più presto: per le prime due settimane di dicembre l'orario del tramonto si mantiene quasi costante, tra le 16.41 e le 16.42. Il giorno più breve dell'anno in realtà coincide con il giorno del solstizio e inizio dell'inverno, che quest'anno cade il 21 dicembre.
Il giorno 21 il Sole tramonta un po' più tardi, circa 3 minuti dopo, alle 16.44, ma anche il suo sorgere è ritardato di alcuni minuti, avendo luogo alle 7.36 (il 13 dicembre sorge alle 7.31): in definitiva, il Sole resta sopra l'orizzonte circa 2 minuti in meno rispetto al giorno 13.
Quindi in effetti il giorno più corto dell'anno è il 21 dicembre.
UN APPROFONDIMENTO SU SANTA LUCIA, "LA NOTTE PIU' LUNGA DELL'ANNO"
• 1 dicembre : il sole sorge alle 7.20 ; tramonta alle 16.42
• 15 dicembre : il sole sorge alle 7.33 ; tramonta alle 16.42
• 31 dicembre : il sole sorge alle 7.40 ; tramonta alle 16.50
(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana).
Situazione delle macchie solari nel visibile dal sito dell'Osservatorio Solare Soho
Le Fasi:
Fasi Lunari dicembre 2011
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Data
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| Fase
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02/12/2011
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| Primo Quarto
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10h 52m
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10/12/2011
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| Luna Piena
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15h 36m
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18/12/2011
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| Ultimo Quarto
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01h 48m
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24/12/2011
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| Luna Nuova
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19h 06m
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- Gli orari e le date sono riferiti al tempo segnato dai nostri orologi per uso civile: TMEC (Tempo Medio Europa Centrale) quando non è in vigore l'ora estiva, TMEC + 1 ora nel periodo estivo. Poichè il 30 ottobre 2011 è terminato il periodo di applicazione dell'ora estiva (detta anche impropriamente Ora Legale), gli orari indicati per la fasi lunari sono relativi al TMEC (o TU + 1 ora).
Diagramma di librazione per il mese di dicembre 2011
Una breve spiegazione del fenomeno delle librazioni e perchè sono interessanti per chi osserva la Luna
Controlla la fase attuale della Luna
Passi sulla Luna: il cratere Tycho
Archivio di Passi sulla Luna: osservazioni, storia e materiali lunari
Questo mese parliamo della Mappa Lunare di Peter Grego
OSSERVIAMO IL FALCETTO DI LUNA CRESCENTE
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Nel mese di dicembre la Luna il giorno 25, al tramonto del Sole, ha un'età di 21.6 ore, con una fase dell'1.12%
A seconda della stagione, anche un'età relativamente avanzata (in ore)del falcetto di Luna, non lo rende automaticamente un soggetto facile : vedi la pagina sull'eclittica al tramonto.
Mappe del cielo realizzate con Stellarium
L'attrazione gravitazionale combinata del Sole e della Luna sulle masse d'acqua che si trovano sul nostro pianeta genera un'onda la cui propagazione, vista dai siti che si trovano sulle coste, si traduce in un ciclico alzarsi e abbassarsi del livello del mare. Anticamente ritenuto una sorta di "respiro del mare", come se l'acqua venisse periodicamente inghiottita ed espulsa da grandi cavità sottomarine, questa variazione di livello può essere calcolata con i metodi della meccanica celeste: ci sono tuttavia contributi non facilmente prevedibili, come quelli legati ai venti e alle condizioni meteorologiche.
Dalla tabella che segue è possibile accedere ai grafici che esprimono le variazioni del livello del mare dovuta alla marea astronomica. I grafici sono relativi ai principali porti italiani (17 località).
Alla pagina Osserviamo le maree sono disponibili altri approfondimenti su questo affascinante campo di indagine e di studio.
OSSERVABILITÀ DEI PIANETI
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Mercurio: il pianeta all’inizio del mese è inosservabile. Il giorno 4 si trova in congiunzione con il Sole. Nell’arco di poche settimane la situazione cambia notevolmente, fino a raggiungere le migliori condizioni di osservabilità dell’anno in corso nelle ore mattutine. Mercurio il 21 dicembre sorge quasi 1h e 50m prima del Sole. La massima elongazione (distanza angolare di quasi 22° dal Sole) è raggiunta il 23.
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Venere: finalmente il pianeta più luminoso torna ad essere facilmente osservabile nelle prime ore della sera. Il suo tramonto tarda sempre più: alla fine del mese Venere tramonta oltre 2 ore e mezza dopo il Sole. Possiamo quindi ammirarlo sull’orizzonte occidentale al calare dell’oscurità. Il pianeta si trova nella costellazione del Sagittario fino al giorno 20, quando entra nel Capricorno.
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Marte: come nei mesi precedenti il pianeta rosso continua ad incrementare il proprio intervallo di osservabilità. Ogni mese il pianeta anticipa il suo sorgere di circa un’ora: ad inizio dicembre compare sull’orizzonte orientale intorno alla mezzanotte, ma alla fine dell’anno Marte appare già alle 23 circa. Il pianeta rimane ancora per tutto il mese nella costellazione del Leone, avvicinandosi al limite con la Vergine.
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Giove: l’astro più luminoso dopo Venere è ancora ben visibile sulla volta celeste, anche se l’intervallo di osservabilità è destinato a diminuire progressivamente. Giove culmina quindi a Sud già nelle prime ore della notte, mentre nelle ore successive lo si vedrà man mano più basso verso Sud-Ovest. Come nei mesi precedenti Giove continua a spostarsi lentamente in moto retrogrado, fino a lasciare la costellazione dell’Ariete rientrando, il giorno 4, nella costellazione dei Pesci. Il 26 Giove inverte il moto, che torna diretto: inizia il riavvicinamento al limite con l’Ariete, dove rientrerà a Gennaio.
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Saturno: il pianeta è osservabile nelle ultime ore della notte. Saturno continua ad anticipare il proprio sorgere, migliorando le condizioni per osservarlo. Prima dell’alba lo si può quindi individuare già alto in cielo, a Sud-Est, nella costellazione della Vergine, non lontano dalla luminosa stella Spica.
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Urano: al calare dell’oscurità, nelle prime ore della sera, il pianeta è già al culmine di direzione Sud. Abbiamo quindi a disposizione solo la prima metà della notte per osservarlo, mentre gradualmente di avvia al tramonto, sempre più basso sull’orizzonte a Sud-Ovest. La luminosità del pianeta è al limite della visibilità ad occhio nudo ed è quindi necessario l’uso del telescopio per poterlo osservare agevolmente. Il pianeta si trova nella costellazione dei Pesci, dove è rimasto per tutto l’anno.
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Nettuno: l’intervallo di osservabilità del pianeta è sempre più ridotto. Nel corso delle prime ore della notte lo si può individuare a Sud-Ovest, prima del suo tramonto. A causa della sua bassa luminosità, il pianeta non è osservabile ad occhio nudo e per individuarlo è indispensabile utilizzare un telescopio. Nettuno si trova nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere per molti anni ancora.
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Plutone
La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo comunque ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.
Plutone si trova ancora nella parte alta della costellazione del Sagittario, dove è destinato a rimanere molto a lungo, fino al 2023. Nel corso del mese diventa del tutto inosservabile: infatti il 29 dicembre si trova in congiunzione con il Sole.
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Luna - Giove: la sera del 6 dicembre la Luna e il pianeta Giove si trovano in congiunzione nella costellazione dell’Ariete. (vedi mappa)
Luna - Pleiadi: la notte del 9 il luminoso disco della Luna quasi piena attraversa la costellazione del Toro, tra l’ammasso stellare delle Pleiadi e la stella Aldebaran. (vedi mappa)
Luna - Marte: nelle ore centrali della notte tra il 16 e il 17 il pianeta Marte e la Luna, prossima all’Ultimo Quarto, sorgono insieme ad Est; i due astri si trovano nella costellazione del Leone. (vedi mappa)
Luna - Saturno: il giorno 20 nelle ore che precedono l’alba si può osservare il sorgere ad oriente la Luna calante, accompagnata dal pianeta Saturno e dalla brillante stella Spica, della costellazione della Vergine. (vedi mappa)
Luna - Venere: l’ultima congiunzione significativa dell’anno – la sottile falce di Luna crescente ed il pianeta Venere tramontano sull’orizzonte occidentale nelle prime ore della sera del 27 dicembre. (vedi mappa)
OSSERVIAMO LE STELLE DOPPIE AL TELESCOPIO
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Questo mese l'Apprendista Astrofilo vi suggerisce di osservare Alfa Ursae Minoris (Polare).
Dalla scheda di osservazione il link per saperne di più sulle stelle doppie: una presentazione generale dell'argomento, la storia della loro osservazione e un repertorio bibliografico.
OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE
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Approfondimenti, consigli per le osservazioni sulla pagina Come osservare la Stazione Spaziale Internazionale che contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per i 10 giorni successivi, calcolate per ogni capoluogo di provincia.
OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE CINESE TIANGONG 1
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La pagina Come osservare la Stazione Spaziale Tiangong 1 contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale cinese Tiangong-1 ("Palazzo Celeste"), calcolate per ogni capoluogo di provincia.
OSSERVARE GLI IRIDIUM FLARES E LA VELA SOLARE NANOSAIL-D
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Vi è mai capitato di osservare nel cielo notturno l'improvvisa apparizione di un punto molto luminoso, seguirlo per alcuni secondi nel suo veloce movimento tra le stelle per poi vederlo repentinamente scomparire? Probabilmente avete osservato un Iridium Flare!
Scoprite di cosa si tratta e consultate le tabelle con le previsioni dei prossimi passaggi degli Iridium alla pagina: Come osservare gli Iridium Flares.
Il 21 gennaio 2011 NanoSail-D, in orbita a 650 km dalla superficie della Terra, ha spiegato una vela di 10 metri quadri di materiale altamente riflettente, diventando la prima vela solare a orbitare attorno alla Terra.
Per alcuni mesi è possibile avvistare questo satellite dalla superficie terrestre
( leggi la UAInews ).
In questa pagina si trovano le informazioni per osservare la prima vela solare in orbita attorno alla Terra.
Con l'arrivo dell'Inverno entriamo definitivamente nel periodo di migliore osservabilità delle grandi costellazioni che caratterizzeranno i prossimi mesi. Le costellazioni autunnali, povere di stelle brillanti e non sempre facilmente identificabili dal neofita - Capricorno, Acquario, Pesci - si avviano al tramonto nel cielo di Sud - Ovest, sostituite a Sud - Est dall'inconfondibile costellazione di Orione, accompagnata dal Cane Maggiore con la fulgida Sirio, dal Toro, dai Gemelli.
In queste costellazioni possiamo individuare alcune delle stelle più luminose dell'intera volta celeste; oltre alla già citata Sirio, ricordiamo la rossa Aldebaran nel Toro, Castore e Polluce nei Gemelli, Procione nel Cane Minore, Capella nell'Auriga. Orione, la più bella costellazione invernale, è caratterizzata dalle tre stelle allineate della cintura e dai luminosi astri Betelgeuse, Rigel, Bellatrix e Saiph che ne disegnano il contorno. Con piccoli strumenti (è sufficiente anche un buon binocolo) non è difficile individuare la celeberrima nebulosa (M 42), situata nella spada, poco al di sotto della cintura.
Per alcune ore dopo il tramonto è ancora possibile osservare a Ovest alcune costellazioni che abbiamo potuto seguire per il periodo autunnale: il grande quadrilatero di Pegaso, Andromeda con l'omonima Galassia, Perseo, la minuscola costellazione del Triangolo, accanto all'altrettanto piccola costellazione zodiacale dell'Ariete. Dalla parte opposta del cielo, in tarda serata si potrà assistere al sorgere del Cancro e, successivamente, del Leone.
A Nord le costellazioni circumpolari compongono un cerchio ideale intorno all'Orsa Minore, con all'estremità la Stella Polare: in senso antiorario incontriamo Cassiopea, Cefeo, il Dragone, l'Orsa Maggiore, la Giraffa.
La pagina UAI su Televideo RAI: per ulteriori approfondimenti su stelle e costellazioni visibili in questo periodo, consultate la pagina 575 di Televideo RAI.
La nuova rubrica di informazione astronomica a cura di Paolo Colona è alla
pagina 747 di Televideo RAI.
Elenco delle Costellazioni: denominazione in latino e italiano
Elenco delle stelle che hanno un nome
Le 100 stelle più brillanti del cielo - da Almanacco UAI
Mappe del cielo del mese
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Orizzonte Nord 15 dicembre ore 22:00
| Orizzonte Est 15 dicembre ore 22:00
| Orizzonte Sud 15 dicembreore 22:00
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Orizzonte Ovest 15 dicembre ore 22:00
| Zenit 15 dicembre ore 22:00
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Congiunzioni
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Congiunzione Luna Giove 06 dicembre ore 23:00
| Congiunzione Luna Pleiadi 09 dicembre ore 21:00
| Congiunzione Luna Marte 17 dicembre ore 01:00
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Congiunzione Luna Saturno 20 dicembre ore 03:00
| Congiunzione Luna Venere 27 dicembre ore 18:00
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Mappe del cielo realizzate con i programmi Skymap Pro e Stellarium
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Dicembre presenta il maggior numero di ore di oscurità, per cui è sicuramente uno tra i mesi più favorevoli per chi vuole dedicarsi all’osservazione delle stelle cadenti.
Nella prima parte del mese sono attivi alcuni interessanti sciami minori, per lo più nei dintorni delle costellazioni del Toro e di Orione.
Le lentissime alfa Arietidi, legate alla cometa 1894 Denning, rivelatesi, soprattutto grazie alle osservazioni video, inaspettatamente attive.
Le chi Orionidi, una corrente eclitticale molto diffusa che pare continuare l’attività delle Tauridi di novembre. Come queste ultime sono formate in gran parte da particelle cometarie, ma anche da piccoli residui asteroidali, per cui può capitare che mostrino anche dei bolidi spettacolari.
Le Monocerontidi, originate dalla cometa 1917 I Mellish, uno sciame di deboli meteore che sembrano provenire da un’area-radiante molto diffusa, probabilmente sdoppiata.
Purtroppo quest’anno nella prima parte del mese ci sarà però un costante disturbo lunare, che ostacolerà in buona parte chi vorrà intraprendere qualche ora di osservazione visuale.
Anche l’osservazione della corrente principale di dicembre, quella delle Geminidi, sarà disturbata dalla Luna. E’ un vero peccato perché il maggior numero di Geminidi è atteso quest’anno proprio nelle nostre ore notturne del 13/14 dicembre, quando la Luna sarà presente da poco prima della mezzanotte in poi. Le Geminidi generalmente producono frequenze orarie abbastanza sostenute, e nei tre giorni intorno al massimo è possibile osservarne in un’ora più di una ventina. Durante il massimo in questi ultimi decenni sono sempre state in numero superiore al centinaio. Mostrano un gran numero di meteore luminose, all’incirca come le Perseidi di agosto. Le vedremo anche crescere mediamente in luminosità con il passare dei giorni.
Tracce di Geminidi riportate su mappa da osservazioni video, osservate nella notte 13/14 dicembre 2010 da membri della UAI-Sezione Meteore. Evidente è la localizzazione dell’area radiante in prossimità della stella alfa del Gemelli (Castore)
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La notte del 21/22 dicembre, già dopo il crepuscolo serale, sarà il caso di tenere sotto controllo l’attività delle Ursidi, dal radiante poco a ovest di beta UMI, poichè possono mostrare dei forti e improvvisi display sia quando la cometa è prossima al perielio, sia anche anni dopo, sia quando la cometa è all’afelio.
In http://meteore.uai.it/dic2011.htm maggiori dettagli sulle meteore di dicembre.
http://meteore.uai.it/tecniche_osservative.htm informazioni per collaborare e osservare con la sezione di ricerca UAI.
Chi vorrà contribuire con la Sezione Meteore della UAI con osservazioni visuali utili e in qualche modo confrontabili scientificamente dovrà compiere osservazioni individuali e non di gruppo, lontano dai centri abitati e da qualsiasi fonte luminosa, e consultare per maggiori informazioni il suo sito internet al link http://meteore.uai.it
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L’ ultimo mese del 2011 ripropone un leitmotiv conosciuto: la C/2009 P1Garradd. Di alternative (luminose) non se ne vedono, dato che la P/2006 T1 Levy non ha rispettato l’appuntamento (finora non è stata avvistata).
C/2009 P1 Garradd
La Garradd, a cui siamo ormai affezionati dopo mesi passati assieme, continuerà a muoversi in Ercole percorrendo 6° in direzione nord. A inizio mese sarà osservabile alla sera, ancora discretamente alta in cielo al momento dell’inizio della notte astronomica, ma in graduale abbassamento, tanto che da metà dicembre converrà cercarla un po’ prima dell’alba, quando si troverà posizionata meglio. Il 23 passerà al perielio, tenendosi comunque ben lontana dal Sole (oltre 1,5 U.A.), forse memore di quel che è successo recentemente alla Elenin. La sua luminosità dovrebbe anche per questo variare di poco, mantenendosi attorno alla settima magnitudine. Ricordiamo ancora una volta che il picco previsto, non distante dalla luminosità attuale, dovrebbe essere raggiunto a febbraio, quando sarà un po’ più vicina al nostro pianeta.
P/2006 T1 Levy
Non pervenuta. Al momento nessuna traccia di questa cometa. Davvero un peccato, un po’ per la luminosità prevista, (dalla nona all’ottava magnitudine nel corso del mese) e un po’ per il previsto transito sulla brillante galassia del Pegaso NGC 7331, calendarizzato la sera del due dicembre. Sull’oggetto c’erano comunque parecchi dubbi, come avevamo già segnalato, legati soprattutto alla sua luminosità. Vi invitiamo comunque a fare qualche tentativo, considerando che, se mai dovesse mostrarsi, sarà molto più debole del previsto.
Con ancora dicembre davanti, vogliamo comunque provare a fare il consueto bilancio di fine anno? Le uniche comete discretamente luminose in questo poco generoso 2011 sono state la C/2009 P1 Garradd e la 45/P Honda-Mrkos-Pajdusakova. La prima si è concessa (e ancora lo farà) lungamente, mentre la seconda ha fatto un apparizione fugace. La Garradd non ha forse ancora dato tutto il meglio di sé e al momento il giudizio si ferma a quel che ha mostrato fin qui. Non è stata certo una cometa molto “frizzante” ma piuttosto statica. Il suo aspetto è mutato di poco con il passare del tempo e la sua luminosità è progredita lentamente fino ad arrivare alla attuale sesta magnitudine abbondante. Più o meno tutto come da previsioni. Non finiremo comunque di ringraziarla per averci riempito la seconda parte dell’anno, altrimenti passata a dare la caccia ai fantasmi.
La 45/P è scesa poco sotto la settima magnitudine a fine settembre, sfoderando un aspetto compatto e una bella coda sottile. Non credo sia stata osservata da molti, visto l’orario piuttosto scomodo scelto per mostrarsi. Peccato perché meritava. In breve è poi calata di luminosità, tornando nell’anonimato. Tra le due, vista la luminosità simile raggiunta, dal lato estetico vince la 45/P, ma lo scettro di regina va alla Garradd, molto più generosa nel donarsi.
Il flop dell’anno è stata invece la fu C/2010 X1 Elenin. Le previsioni sulla sua progressione luminosa ci hanno fatto sognare per parecchio tempo, mentre il risveglio ci ha consegnato una nube di detriti quasi invisibile. Per il resto solo un contorno di “cometine”.
La cartina della C/2009 P1Garrad riporta stelle fino alla magnitudine 9,5. La posizione della cometa è fissata per le 18.30 ora solare.
La cartina della P/2006 T1 Levy riporta stelle fino alla magnitudine 10. La posizione della cometa è fissata per le 18.30 ora solare.
Le mappe fornite sono indicative e per l'intero mese. Poiché le comete si spostano (anche notevolmente) da una sera all'altra, si consiglia, a chiunque si appresti all'osservazione degli astri chiomati, di munirsi di mappe dettagliate con stelle di riferimento per giorno ed ora di osservazione scaricabili dai comuni programmi di simulazione del cielo o contattare la sezione comete uai.
Effemeridi aggiornate delle comete presentate sono disponibili sul sito del Minor Planet Center:
http://www.cfa.harvard.edu/iau/Ephemerides/Comets/index.html
Ulteriori informazioni disponibili sul sito della Sezione Comete UAI: http://comete.uai.it mail comete@uai.it
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ASTEROIDI PER DICEMBRE 2011
Nel mese di Dicembre potremo osservare quattro asteroidi luminosi e alla portata anche di un piccolo telescopio:
[15] Eunomia - [29] Amphitrite - [22] Kalliope - [115] Thyra
A Dicembre Eunomia prosegue la sua corsa nel cielo, lasciandosi dietro la nebulosa NGC 1499 California, per avvicinarsi alla fine del mese di Gennaio alle Pleiadi.
Anche Thyra, dalla parte opposte delle Pleiadi, nello stesso periodo, si avvicina ad esse. Sarà un bello spettacolo !
Kalliope a fine Dicembre passerà molto vicino all'ammasso aperto M37, dirigendosi successivamente a fine Gennaio verso l'ammasso M 36.
La cartine sono calcolate per il 1° del mese.
Visibilità indicativa degli asteroidi del mese
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asteroide
| A.R.
| Dec.
| Mag
| Inizio
| Migliore
| Fine
| Costellazione
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[15] Eunomia
| 03h49m10.9s
| +33°58'12"
| 8.2
| 17:31
| 21:52
| 03:34
| PERSEO
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(22) Kalliope
| 06h17m12.3s
| +32°14'03"
| 10.1
| 19:44
| 00:54
| 05:57
| AURIGA
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[29] Amphitrite
| 02h06m55.6s
| +21°02'44"
| 9.6
| 17:30
| 20:41
| 01:12
| ARIETE
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(115) Thyra
| 03h05m32.4s
| +37°09'11"
| 10.0
| 17:33
| 21:39
| 03:01
| PERSEO
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Mosaico Asteroidi Dicembre 2011
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| [15] Eunomia Dicembre 2011
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(22) Kalliope Dicembre 2011
| [29] Amphitrite Dicembre 2011
| (115) Thyra Dicembre 2011
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Ulteriori notizie utili, dati e curiosità su (15) EUNOMIA, (22) KALLIOPE, (29) AMPHITRITE, (115) THYRA
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