Cielo di Giugno 2010
Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.
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SOLE
Si trova nella costellazione del Toro fino al giorno 21, quando passa nella costellazione dei Gemelli.
1 giugno: il sole sorge alle 5.39; tramonta alle 20.41
15 giugno: il sole sorge alle 5.36; tramonta alle 20.49
30 giugno: il sole sorge alle 5.39; tramonta alle 20.52
21 giugno: Solstizio d'Estate
Quest'anno il solstizio cade il 21 giugno, precisamente alle 11,28 TU. (TU = Tempo Universale, corrispondente all'ora del fuso orario di Greenwich).
L'orario, espresso nell'ora legale estiva attualmente vigente (TU + 2 h), corrisponde alle ore 13,28.
Nel giorno più lungo dell'anno il sole sorge alle 5.36 e tramonta alle 20.51.
Il giorno dura 15 ore e 15 minuti.
Al mezzogiorno dell'Ora Solare (ovvero alle una dell'Ora Legale attualmente in vigore) il Sole raggiunge il punto di massima elevazione sull'orizzonte.
L'altezza raggiunta dal Sole dipende dalla latitudine: a Roma al culmine arriva a circa 71° 30'. A Milano l’altezza massima è 68° (3° 30' più basso rispetto a Roma), a Palermo invece supera i 75°.
Gli orari sono espressi in Ora Legale Estiva, pari ad un'ora in più rispetto all'Ora Solare o TMEC (Tempo Medio dell'Europa Centrale)
LUNA
Le Fasi:
- Ultimo Quarto il 4
- Luna nuova il 12
- Primo quarto il 19
- Luna piena il 26
OSSERVIAMO IL FALCETTO DI LUNA CRESCENTE
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La falce lunare vicina alla Luna nuova | | |
Che cos'è il crepuscolo? (da Wikipedia) | ||
L'Eclittica al tramonto: attenzione al calendario! | | |
Mappe del cielo realizzate con Stellarium
LE MAREE
L'attrazione gravitazionale combinata del Sole e della Luna sulle masse d'acqua che si trovano sul nostro pianeta genera un'onda la cui propagazione, vista dai siti che si trovano sulle coste, si traduce in un ciclico alzarsi e abbassarsi del livello del mare. Anticamente ritenuto una sorta di "respiro del mare", come se l'acqua venisse periodicamente inghiottita ed espulsa da grandi cavità sottomarine, questa variazione di livello può essere calcolata con i metodi della meccanica celeste: ci sono tuttavia contibuti non facilmente prevedibili, come quelli legati ai venti e alle condizioni meteorologiche.
Dalla tabella che segue è possibile accedere ai grafici che esprimono le variazioni del livello del mare dovuta alla marea astronomica. I grafici sono relativi ai principali porti italiani (17 località).
ITALIA SETTENTRIONALE | |||||
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Imperia | Genova | La Spezia | Ravenna | Venezia | Trieste |
ITALIA CENTRALE | |||
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Livorno | Piombino | Civitavecchia | Ancona |
ITALIA MERIDIONALE E ISOLE | ||||||
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Napoli | Cagliari | Palermo | Porto Empedocle | Messina | Taranto | Brindisi |
Alla pagina Osserviamo le maree sono disponibili altri approfondimenti su questo affascinante campo di indagine e di studio.
OSSERVABILITÀ DEI PIANETI
Mercurio: inizialmente il pianeta è ancora visibile al mattino, ma l’elevazione sull’orizzonte orientale rimane sempre piuttosto modesta, dato che sorge appena un’ora prima del Sole. Nel corso del mese Mercurio si riavvicina repentinamente al Sole, confondendosi tra le luci dell’alba. La congiunzione con il Sole si verifica il giorno 28.
Venere: alla fine del mese scorso il pianeta aveva raggiunto le condizioni di visibilità serale più prolungata dell’anno. Per tutto il mese di giugno la situazione rimane quasi invariata, con una minima riduzione dell’’intervallo di osservabilità, che si mantiene vicina alle 2 ore e mezza dopo il tramonto del Sole. Le sere di inizio estate saranno quindi ancora dominate dal fulgore del pianeta, che all’inizio del mese si trova nella costellazione dei Gemelli, il 12 entra nella costellazione del Cancro, la attraversa completamente e il giorno 29 fa il suo ingresso nel Leone.
Marte: il tempo a disposizione per osservare il pianeta rosso si riduce gradualmente. Lo si può individuare facilmente sull’orizzonte sud occidentale, quasi equidistante tra Venere (più basso, a Est) e Saturno, più alto, verso Sud. Da notare il 6 giugno il suggestivo passaggio (a meno di 1°) molto vicino alla stella Regolo. Nel corso del mese Marte attraversa buona parte della costellazione del Leone.
Giove: è possibile osservare il pianeta gigante nelle ore che precedono l’alba. Compare sull’orizzonte orientale e successivamente lo si può individuare facilmente a Sud – Est, già alto in cielo, prima del sorgere del Sole. Nel corso del mese Giove percorre un tratto della costellazione dei Pesci.
Saturno: lo possiamo osservare ancora agevolmente nelle prime ora della notte. Saturno chiude infatti il terzetto di pianeti osservabili a Sud – Ovest dopo il tramonto del Sole. Dopo Venere e Marte, Saturno è l’ultimo a tramontare. E’ interessante seguire l’avvicinamento tra i tre pianeti: mentre Saturno si muove impercettibilmente nella costellazione della Vergine, Venere e Marte attraversano rapidamente, rispettivamente, il Cancro ed il Leone, avviandosi verso l’incontro ravvicinato che avverrà all’inizio di agosto.
Urano: il pianeta è osservabile nella seconda parte della notte. Le condizioni di osservabilità sono identiche a quelle di Giove: i due pianeti si trovano infatti in congiunzione il giorno 6, nella costellazione dei Pesci, non lontano dal limite con l’Acquario. Ma mentre Giove è estremamente luminoso, la luminosità di Urano è al di sotto della soglia accessibile all'occhio nudo, pertanto per la sua osservazione è necessario l'uso del telescopio. Urano rimane nella costellazione dei Pesci per tutto l’anno.
Nettuno: il pianeta è osservabile nella seconda parte della notte, a Sud Est, un po’ più alto sull’orizzonte rispetto a Urano e Giove. Come sempre, data la sua bassa luminosità, lo si può individuare solo con l'uso di un telescopio. Il pianeta si trova nella costellazione dell’Acquario, nei pressi del limite con il Capricorno.
Plutone
La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo comunque ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.
Il giorno 25 si trova in opposizione al Sole, ed è quindi osservabile per l’intera notte: al tramonto del Sole sorge ad oriente, culmina a Sud nello ore centrali della notte e termina il suo percorso ad occidente al comparire delle prime luci dell’alba. Plutone si trova nella costellazione del Sagittario. Per la sua bassissima luminosità lo si può osservare solo con un telescopio di adeguata potenza.
CONGIUNZIONI
Marte - Regolo : un incontro ravvicinato da non perdere quello tra il pianeta rosso e la stella più brillante della costellazione del Leone. I due astri il giorno 6 avranno una separazione inferiore a 1°. Le mappe rappresentano le ultime tappe di avvicinamento di Marte a Regolo, dal 4 al 6 giugno: mappa 04/06, mappa 05/06, mappa 06/06.
Luna – Giove : nelle ore che precedono l’alba del giorno 6 Giove e la falce di Luna calante sorgono insieme sull’orizzonte orientale. I due astri si trovano nella costellazione dei Pesci. (vedi mappa)
Venere - Castore - Polluce : non si tratta di una vera e propria congiunzione, ma di un suggestivo allineamento di tre astri luminosi: Venere e le due stelle più luminose della costellazione dei Gemelli, Castore e Polluce. (vedi mappa)
Luna – Venere : la sera del giorno 14 il cielo occidentale merita uno sguardo: dopo il tramonto, al calare dell’oscurità, una sottilissima falce di Luna crescente tramonta poco prima del pianeta Venere. Accanto alla Luna si riconoscono i Gemelli, mentre Venere si trova già nella costellazione del Cancro. (vedi mappa)
Luna – Marte : il giorno 17 la Luna, quasi al Primo Quarto, il pianeta Marte e la stella Regolo si incontrano nella costellazione del Leone. (vedi mappa).
Luna - Saturno : il giorno 19 la Luna “sorpassa” Saturno, nella costellazione della Vergine. Si completa così la sequenza di congiunzioni tra il nostro satellite e gli astri più luminosi osservabili dopo il tramonto: da Est, procedendo verso Sud, Venere, la stella Regolo e Marte. Poco più a Sud (a sinistra di Saturno) si riconosce anche Spica, la stella più brillante della Vergine. (vedi mappa)
COSTELLAZIONI
In tarda serata sarà possibile vedere sull'orizzonte a Sud-Est la costellazione dello Scorpione: ha un disegno inconfondibile, con le tre stelle a destra, quasi allineate in verticale, che rappresentano le chele dell'animale. Spostandoci a sinistra, troviamo la brillante Antares, una supergigante rossa. La costellazione prosegue con le stelle che ne rappresentano il resto del corpo e la lunga coda, che termina con il pungiglione. Notiamo subito una particolarità delle costellazioni zodiacali estive: esse sono molto più basse sull'orizzonte rispetto a quelle invernali. Mentre nei mesi invernali i Gemelli sfioravano quasi lo Zenit (*) sopra le nostre teste, è invece una sfida per gli osservatori del cielo il riuscire a scorgere tutte le stelle dello Scorpione, così basse da essere spesso in parte nascoste dai rilievi all'orizzonte o dalle foschie serali. L'ideale è osservarlo nelle notti chiare, sul mare, verso Sud, intorno alla mezzanotte. Rimanendo lungo lo Zodiaco, potremo riconoscere più a destra la Bilancia (l'unico oggetto inanimato delle 12 costellazioni dello zodiaco), mentre alla sua sinistra sorgerà il Sagittario.
A Ovest potremo invece osservare in successione il lento tramontare delle grandi costellazioni del Leone e della Vergine. Un discorso a parte lo merita l'Ofiuco, un'estesa costellazione situata sopra lo Scorpione; nonostante le dimensioni è poco spettacolare a causa dell'assenza di stelle particolarmente luminose. Tuttavia l'Ofiuco gode di una certa notorietà per il suo ruolo di "tredicesima costellazione zodiacale": si tratta di un dettaglio ben noto ad astronomi ed astrofili; semplicemente lo Scorpione si trova in gran parte al di sotto dell'Eclittica (**), per cui il Sole, una volta sfiorato la parte superiore della costellazione, prosegue il suo cammino nell'Ofiuco, che quindi risulta essere la 13a costellazione a trovarsi sul suo cammino lungo lo Zodiaco.
Allontanandoci dall'eclittica, alte nel cielo notiamo le due stelle più brillanti del cielo estivo: la più occidentale è Arturo, nella costellazione del Bootes. Più a oriente troviamo Vega. Questo astro fa parte della piccola costellazione della Lira, che insieme al Cigno e all'Aquila forma un ampio triangolo che occupa la porzione più elevata della volta celeste per tutto il periodo estivo. Il cielo settentrionale è, come sempre, caratterizzato dalle due Orse. Volgendo lo sguardo verso la Stella Polare che nell'Orsa Minore ci indica la direzione del Nord, vedremo l'Orsa Maggiore dominare il cielo a Nord-Ovest. Dalla parte opposta rispetto alla Stella Polare, a Nord-Est, possiamo riconoscere Cassiopea e Cefeo.
(*) Lo Zenit è il punto più alto della sfera celeste, proprio sopra la nostra testa: per la definizione geometrica è il punto di intersezione tra la retta verticale passante dal punto di osservazione e la sfera celeste.
(**) L'eclittica è il percorso apparente del Sole nell'arco dell'anno lungo la volta celeste; geometricamente, è l'intersezione tra quest'ultima e il piano dell'orbita terrestre.
Per ulteriori approfondimenti sulle costellazioni e le stelle visibili in questo periodo, consultate la pagina 575 di Televideo.
OSSERVIAMO LE STELLE DOPPIE AL TELESCOPIO
Questo mese l'Apprendista Astrofilo vi suggerisce di osservare Epsilon Bootis.
Dalla scheda di osservazione il link per saperne di più sulle stelle doppie: una presentazione generale dell'argomento, la storia della loro osservazione e un repertorio bibliografico.
OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE
Approfondimenti, consigli per le osservazioni sulla pagina Come osservare la Stazione Spaziale Internazionale che contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per i 10 giorni successivi, calcolate per ogni capoluogo di provincia.
OSSERVARE GLI IRIDIUM FLARES
Vi è mai capitato di osservare nel cielo notturno l'improvvisa apparizione di un punto molto luminoso, seguirlo per alcuni secondi nel suo veloce movimento tra le stelle per poi vederlo repentinamente scomparire? Probabilmente avete osservato un Iridium Flare!
Scoprite di cosa si tratta e consultate le tabelle con le previsioni dei prossimi passaggi degli Iridium alla pagina: Come osservare gli Iridium Flares.
CARTE DEL CIELO
Elenco delle Costellazioni: denominazione in latino e italiano
Elenco delle stelle che hanno un nome
Le 100 stelle più brillanti del cielo - da Almanacco UAI
Mappe del cielo del mese | | | | |
Congiunzioni | | | | |
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Mappe del cielo realizzate con i programmi Skymap Pro e Stellarium
COMETE DEL MESE
Eccoci a giugno, quasi senza accorgercene, dopo un maggio meteorologicamente pessimo. Le nottate sono cortissime e la caccia agli “astri chiomati” si concentra quindi in poche ore. Bisognerà sfruttare quelle che precedono l’alba per osservare due dei tre oggetti che proponiamo (aggiungendoci anche il terzo volendo) e se è vero che “tirarci”giù dal letto a ore improbabili è un sacrificio è anche vero che probabilmente i nostri sforzi verranno ripagati (almeno si spera) dalla visione di due comete davvero interessanti, una delle quali potrebbe farci rivivere emozioni ormai quasi dimenticate. Era infatti il lontano febbraio del 2009 quando la C/2007 N3 Lulin si mostrò anche senza strumenti, seppure appena accennata. Dopo di lei solo “cometine”, capaci di scaldare il cuore ai pochi veri cultori delle “palle di neve sporca”. Prepariamoci allora all’auspicabile spettacolo di un degno rappresentante della categoria, sperando davvero che ricambi le attese con un degno show nonostante la sfavorevole posizione in cielo.
C/2009 R1 Mc Naught
La Mc Naught sarà osservabile nell’ultima parte della notte. A inizio mese, stando alle ultime osservazioni disponibili compresa la mia, dovrebbe mostrarsi già non lontano dalla settima magnitudine, forse qualcosa in più, per poi aumentare rapidamente in luminosità. Percorrerà una settantina di gradi in cielo spostandosi velocemente tra le stelle di Andromeda, Perseo e Auriga. Fino a metà mese la troveremo alta una quindicina di gradi sopra l’orizzonte al momento dell’inizio del crepuscolo astronomico. In seguito si abbasserà avvicinandosi prospetticamente e realmente al Sole, fino a mostrarsi con molta difficoltà (se sarà abbastanza luminosa) tra le luci dell’alba a fine mese, nel momento di massimo splendore. Raggiungerà il perielio il 2 luglio passando a una sessantina di milioni di km. dal Sole. In quel momento, secondo alcune previsioni, toccherà una luminosità compresa fra la quarta e la quinta magnitudine. Secondo altre stime potrebbe addirittura risultare più luminosa. Come sempre non resta che osservare direttamente, tenendo conto che non ci saranno altre possibilità dopo i primi di luglio, visto che scomparirà tra le luci del Sole per un lungo periodo, inabissandosi comunque verso latitudini impossibili in seguito. Tra gli incontri con oggetti deep sky segnalo che il giorno 5 transiterà 1,5° circa a sud est del vistoso ammasso aperto (visibile a occhio nudo come una nuvoletta) NGC 752 in Andromeda. Tre giorni più tardi invece, nella medesima costellazione, la cometa sfiorerà la spettacolare galassia NGC 891, molto apprezzata in fotografia per la sua spettacolare banda di polveri. Purtroppo in visuale l’oggetto, pur di decima magnitudine, non è banale e osservabile decentemente con grosse aperture. Il dieci la Mc Naught incontrerà addirittura due ammassi aperti: M 34 di 5,2 mag. (poco più di un grado a sud) e NGC 956 di mag. 8,9 ( un grado e mezzo circa a nord ovest).
P/10 Tempel
Sempre poco prima della precoce alba di giugno, avremo modo di osservare la 10/P in movimento tra le stelle dell’Acquario. Se da un lato la sua luminosità sarà presumibilmente inferiore rispetto a quella della Mc Naught, dall’altro le condizioni osservative saranno migliori. In maggio la Tempel è cresciuta molto meno del previsto. A inizio giugno dovrebbe , e dico dovrebbe, mostrarsi di nona magnitudine. Alla conclusione della notte astronomica la troveremo alta una quindicina di gradi sull’orizzonte del nord Italia (ovviamente più alta per le regioni meridionali). L’altezza andrà poi aumentando, sia pur non di moltissimo, durante il mese, così come la sua luminosità (a fine giugno le stime la predicono di ottava magnitudine). Dovrebbe essere suppergiù questo il massimo splendore raggiunto, dato che il perielio è ormai prossimo (4 luglio a 0,75 U.A.). Si affievolirà in seguito piuttosto lentamente visto che si allontanerà dall’astro diurno, ma si avvicinerà alla Terra, toccando il punto più vicino al nostro pianeta verso fine agosto (a circa 0,6 U.A.). In quel momento dovrebbe essere ancora sotto la nona magnitudine e la sua posizione in cielo favorevole.
C/2009 K5 Mc Naught
Circumpolare per tutto il mese, la K5 Mc Naught si sposterà tra le stelle dell’anonima costellazione della Giraffa affievolendosi con il passare dei giorni. Verso il venti di maggio era comunque ancora di mag. 8, più luminosa del previsto e davvero facile da rintracciare anche con un piccolo binocolo (sotto un cielo all’altezza). Vale quindi la pena darle un occhiata anche in giugno, soprattutto se si manterrà più brillante di quel che le stime prevedono.
Per la C/2009 R1 Mc Naught, la posizione è calcolata per le 3.00 ora legale. Entrambe le cartine riportano stelle fino alla magnitudine 8.
Per la P/10 Tempel, la posizione è calcolata per le 3.00 ora legale. La cartina riporta stelle fino alla magnitudine 8.
Per la C/2009 K5 Mc Naught, la posizione è calcolata per le 23.30 ora legale. La cartina riporta stelle fino alla magnitudine 8.
Le mappe fornite sono indicative e per l'intero mese. Poiché le comete si spostano (anche notevolmente) da una sera all'altra, si consiglia, a chiunque si appresti all'osservazione degli astri chiomati, di munirsi di mappe dettagliate con stelle di riferimento per giorno ed ora di osservazione scaricabili dai comuni programmi di simulazione del cielo o contattare la sezione comete uai.
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Effemeridi aggiornate delle comete presentate sono disponibili sul sito del Minor Planet Center:
http://www.cfa.harvard.edu/iau/Ephemerides/Comets/index.html
Ulteriori informazioni disponibili sul sito della Sezione Comete UAI: http://comete.uai.it
Gli autori del Cielo del Mese
I nominativi dei collaboratori sono indicati nella pagina "chi siamo"