Il giorno 14 passa dalla costellazione dell'Ariete a quella del Toro.
Mercurio:
durante tutto il mese il pianeta sarà difficilmente osservabile.
Nei primi giorni del mese il pianeta sorge poco prima dell'alba e
tende a riavvicinarsi al Sole, fino alla congiunzione con esso il 18 maggio.
A fine mese il pianeta si allontana rapidamente dal Sole e
ricompare nel cielo della sera, basso sull'orizzonte occidentale.
Venere: prosegue il periodo favorevole all'osservazione
del pianeta più luminoso nelle ore che precedono l'alba.
Le condizioni di osservabilità sono simili a quelle dei mesi precedenti:
sarà possibile seguire Venere innalzarsi sull'orizzonte orientale per circa
due ore prima del sorgere del Sole.
Nel corso del mese il pianeta attraversa
quasi per intero la costellazione dei Pesci.
Marte: le opportunità di osservare il pianeta
sono ancora discrete per le prime ore della notte,
anche se il pianeta rosso lentamente anticipa il suo tramonto.
Possiamo individuarlo dopo il crepuscolo a Sud-Ovest.
Sarà facile trovarlo nella costellazione dei Gemelli,
poco più in basso rispetto alle stelle più luminose della costellazione,
Castore e Polluce. Dopo aver attraversato l'intera costellazione dei Gemelli,
Marte il giorno 31 fa il suo ingresso nel Cancro.
Giove: il pianeta gigante è ancora l'astro più luminoso della
volta celeste per buona parte della notte, fino alla comparsa di Venere nelle ore
che precedono l'alba.
Questo mese sarà il più favorevole per l'osservazione
del pianeta: infatti il giorno 4 Giove si troverà in opposizione al Sole e
sarà quindi osservabile per l'intera notte.
Giove si trova nella parte iniziale della costellazione della Bilancia.
Saturno: nelle prime ore della sera possiamo ancora osservare
agevolmente il pianeta, che potremo individuare facilmente a Sud-Ovest.
Con il passare delle ore Saturno si abbasserà sempre più sull'orizzonte occidentale,
dove lo vedremo tramontare nelle ore centrali della notte.
Saturno si trova ancora nella costellazione del Cancro.
Urano: Migliorano ulteriormente le opportunità di individuarlo
al mattino, basso sul cielo orientale, prima dell'alba.
Sarà comunque necessario attendere i mesi estivi per osservarlo comodamente in piena notte.
Come sempre, a causa della sua bassa luminosità, per osservarlo in modo ottimale è
indispensabile l'ausilio di un telescopio o almeno di un buon binocolo.
Urano si trova nella costellazione dell'Acquario.
Nettuno: sorge circa un'ora prima di Urano, abbiamo
quindi un po' più di tempo a disposizione per osservarlo prima del sorgere del Sole.
Tuttavia anche per Nettuno è consigliabile attendere l'inizio dell'estate per avere
un intervallo di osservabilità più ampio ed una maggiore altezza sull'orizzonte.
Per individuarlo è sempre indispensabile l'uso di una telescopio o di un binocolo.
Nettuno si trova nella costellazione del Capricorno, più a occidente di Urano e
un po' più alto sull'orizzonte.
Plutone: Cresce ulteriormente l'intervallo di osservabilità:
a fine mese sorgerà poco dopo il tramonto del Sole e sarà osservabile per tutto
il resto della notte. Essendo estremamente debole,
per osservarlo è necessario il telescopio.
Si trova nella costellazione del Serpente, non lontano dal confine con l'Ofiuco.
L'UAI - Unione Astrofili Italiani - proseguendo nella realizzazione del
calendario delle iniziative volte a divulgare la conoscenza delle scienze astronomiche,
promuove per la serata di
sabato 6 maggio
la manifestazione
LE NOTTI GALILEIANE
serate osservative pubbliche organizzate in collaborazione con le Associazioni locali.
Il titolo vuole porre l'attenzione su alcuni degli oggetti celesti che furono maggiormente
osservati dal celebre scienziato pisano.
In particolare nel corso della serata saranno osservabili la
Luna,
Marte,
Saturno e
Giove.
Il pubblico, con la guida degli astrofili, avrà l'opportunità di imparare ad individuare sulla
volta celeste le costellazioni del cielo primaverile ed i principali oggetti del cielo -
pianeti,
nebulose,
ammassi stellari.
Il pubblico potrà consultare l'elenco delle manifestazioni in programma sul sito
ASTROINIZIATIVE .
CONGIUNZIONI:
Luna - Marte: il 2 maggio - nelle prime ore della notte - sotto le stelle Castore e Polluce, al centro della costellazione dei Gemelli, potremo osservare il tramonto della Luna crescente, ormai prossima al primo quarto, in congiunzione con Marte
(
vedi
mappa).
Luna - Saturno:
appena due giorni dopo la precedente congiunzione, la Luna raggiunge la costellazione del Cancro, dove transiterà poco sopra Saturno
(
vedi
mappa).
Luna - Giove: la sera del 12 maggio il disco della Luna, ormai quasi piena, sorgerà nella costellazione della Bilancia dove, poco più in alto, si trova Giove
(
vedi
mappa).
Luna - Marte: la sera del 30 maggio, poco dopo il tramonto, si verifica una configurazione che coinvolge gli stessi astri del 2 maggio, ma questa volta, in ordine da sinistra a destra, Marte, la sottile falce di Luna crescente, Polluce e Castore saranno quasi allineati (con la sola Luna appena un po' più in basso) parallelamente all'orizzonte
(
vedi
mappa).
COSTELLAZIONI
Alte nel cielo, in direzione sud, le costellazioni del Leone e della Vergine,
tra le più estese dello zodiaco, dominano la volta celeste del mese di maggio.
Secondo la mitologia greca, la temibile fiera fu soffocata da Ercole, poiché
risultava invulnerabile alle frecce ed alla clava, mentre la Vergine era
considerata la dea della giustizia che si riteneva vivesse in mezzo agli uomini,
ma per i misfatti di questi preferì lasciare la Terra per prendere posto nel firmamento.
Non sono molte le stelle brillanti in questa zona di cielo: tra le più facili
da individuare segnaliamo Regolo, nel Leone, e Spica, l'unica stella di notevole
luminosità della Vergine.
Sotto di essa possiamo riconoscere le costellazioni, di dimensioni decisamente minori,
del Corvo e del Cratere. Le stelle più brillanti le troviamo più a Nord-Est;
Arturo, nel Bootes, la costellazione del "pastore guardiano" delle due orse, e
la stella Vega, della Lira, che dominerà i cieli estivi. Continua il periodo di
visibilità ottimale per l'Orsa Maggiore, che si trova praticamente allo zenit.
Unico punto fisso della volta celeste - almeno in prima approssimazione - la Stella Polare
nell'Orsa Minore ci indica la direzione del Nord.
Queste due costellazioni sono strettamente legate anche nella leggenda greca che narra della
trasformazione in orse della ninfa Callisto e del figlio Arcade ad opera di Giunone,
gelosa delle attenzioni di Zeus verso la bella Callisto.
Per proteggerle dai cacciatori, Zeus decise quindi di porle in cielo, ma facendole ruotare
intorno al polo celeste per non perderle mai di vista.
Tra le due Orse si snoda, sinuosa come un serpente, troviamo la lunga costellazione del Dragone.
Al centro del triangolo formato da Orsa Maggiore, Leone e Bootes, possiamo riconoscere
le piccole costellazioni dei Cani da Caccia e della Chioma di Berenice.
Il mito di quest'ultima è legato ad un personaggio storico realmente esistito.
Berenice era infatti la moglie di Tolomeo III Euergete, re d'Egitto (III secolo a.C.),
della dinastia dei Tolomei, la cui più nota esponente, nonché ultima discendente,
fu la famosissima Cleopatra.
Nelle prime ore della sera, basse sull'orizzonte occidentale, c'è ancora il tempo di
ammirare alcune delle costellazioni che sono state protagoniste dei cieli invernali,
in particolare l'Auriga, i Gemelli e, un po' più in alto, la debole costellazione del Cancro.
In tarda serata vedremo invece sorgere in successione a Sud-Est la Bilancia, lo Scorpione,
l'Ofiuco e il Sagittario.
Sopra l'Ofiuco possiamo riconoscere la Corona Boreale e la costellazione di Ercole.
La panoramica della volta celeste si conclude a settentrione, sotto l'Orsa Minore,
con Cassiopea e Cefeo.
A Nord-Est cominciano ad affacciarsi a notte inoltrata la già citata Lira, il Cigno e l'Aquila,
che si accingono a diventare le protagoniste del cielo estivo.
Per ulteriori approfondimenti sulle costellazioni e le stelle visibili in
questo periodo,
consultate la pagina 575 di Televideo
CARTE DEL CIELO
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Indice cielo del mese