Il giorno 23 passa dalla costellazione della Bilancia a quella dello Scorpione:
vi rimane però solo 7 giorni. Il 29 infatti fa il suo ingresso
nell'Ofiuco, la "13a costellazione zodiacale".
Nel corso del mese le giornate si accorciano di circa 1 ora e 21 minuti per una località
alla latitudine media italiana.
(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana)
Mercurio:
raggiunge la massima elongazione dal Sole - oltre 23° - il giorno 3.
Non è tuttavia una configurazione particolarmente favorevole all'osservazione,
dato che nonostante la distanza angolare dal Sole relativamente elevata,
l'altezza sull'orizzonte rimane sempre modesta.
Non sarà facile individuare il pianeta,
nei primi giorni del mese, circa mezz'ora dopo il tramonto del Sole,
basso sull'orizzonte occidentale.
Con il passare dei giorni Mercurio si avvicinerà nuovamente alla
nostra stella e sarà inosservabile.
La congiunzione con il Sole avrà luogo il giorno 24.
Venere:
il giorno 3 raggiunge la massima elongazione (= distanza angolare) dal Sole,
pari a circa 47°. L'intervallo di osservabilità cresce leggermente rispetto a
quello del mese precedente: nelle prime ore della sera sarà quindi possibile
ammirare Venere nel pieno del suo splendore sull'orizzonte occidentale.
Entra nel Sagittario proprio il giorno 1 e percorre quasi per intero la costellazione.
Marte: da diverse settimane è il protagonista incontrastato delle notti d'Autunno.
Raggiunta la minima distanza dalla Terra lo scorso 30 ottobre,
Marte si troverà in opposizione al Sole (cioè ad una differenza di ascensione
retta di 180°) il 7 novembre: quando il Sole tramonta Marte sorge dalla parte opposta e sale
in cielo dove rimarrà visibile per l'intera notte.
Il diametro apparente – inizialmente pari a circa 20” – comincia a diminuire,
ma rimane comunque sufficientemente elevato da consentire spettacolari osservazioni
al telescopio dei dettagli della superficie.
Marte continua a muoversi di moto retrogrado nella costellazione dell'Ariete.
5 Novembre – Marte all'opposizione e la congiunzione Luna-Venere
Serata
osservativa pubblica nazionale per ammirare il Pianeta Rosso nuovamente
ad una favorevole distanza dalla Terra dopo la grande opposizione del 2003;
al tramonto sarà osservabile una spettacolare congiunzione Luna-Venere.
La UAI promuove una serie di iniziative dedicate all'osservazione di Marte.
Approfondimenti dedicati al Pianeta Rosso alla pagina web dell'Autunno Marziano:
http://divulgazione.uai.it/marte/autunnomarte.htm
La mappa del cielo relativa alla sera del 5 novembre e il materiale informativo predisposto
dalla Sezione Pianeti UAI sono consultabili su:
http://divulgazione.uai.it/marte/marte.htm
Sulla rubrica
ASTROINIZIATIVE le serate organizzate dalle associazioni locali.
Giove:
ormai passata la congiunzione con il Sole, il pianeta si riaffaccia nei
cieli del mattino.
Al progressivo crescere della distanza angolare dal Sole,
avremo a disposizione un intervallo di tempo sempre crescente per osservarlo
mentre sorge ad oriente poco prima dell'alba.
Dopo una lunga permanenza nella
costellazione della Vergine, iniziata il 25 agosto 2004,
il giorno 30 Giove fa il suo ingresso nella Bilancia.
Saturno: è osservabile per tutta la seconda metà della notte e nel
corso del mese anticipa sempre più il suo sorgere, tanto che nella seconda
metà di novembre potremo individuare il pianeta già intorno alla mezzanotte
mentre si leva sull'orizzonte a Est.
Saturno si trova al centro della costellazione del Cancro.
Urano: continua un periodo favorevole all'osservazione del pianeta.
Difatti culmina a Sud poco dopo il tramonto del Sole ed è quindi possibile
cercarlo relativamente alto sull'orizzonte meridionale nelle prime ore della notte.
La luminosità del pianeta è comunque al di sotto della soglia accessibile
all'occhio nudo; è quindi sempre necessario l'uso del telescopio.
Urano si trova ancora nella costellazione dell'Acquario.
Nettuno: come nei mesi precedenti, le condizioni per l'osservazione
sono simili a quelle di Urano. L'intervallo di osservabilità è un po' più
breve: Nettuno tramonta difatti circa due ore prima di Urano.
Lo possiamo trovare a Ovest di quest'ultimo, nella parte centrale della
costellazione del Capricorno. Per la sua bassa luminosità è visibile solo
con l'uso di un telescopio.
Plutone: nel corso del mese diventa inosservabile, trovandosi ormai
molto basso sull'orizzonte a Sud-Ovest già nelle prime ore dopo il tramonto
del Sole.
Per osservarlo è indispensabile l'uso di un telescopio.
Si trova nella costellazione della Coda del Serpente.
CONGIUNZIONI:
Congiunzione Luna - Venere:
la sera del 5 novembre, poco dopo il tramonto del Sole, potremo osservare
una sottile falce di Luna e, poco più in alto, il luminoso pianeta Venere
nella costellazione del Sagittario (
vedi
mappa).
Congiunzione Luna - Marte: nella notte fra il 14 e il 15 la Luna – ormai
quasi piena – si troverà a breve distanza da Marte nei pressi del confine tra
le costellazioni dell'Ariete e della Balena
(
vedi
mappa).
Luna - Saturno:
nel corso della notte tra il 21 ed il 22 Saturno e la Luna, prossima all'Ultimo
Quarto, saranno osservabili nella costellazione del Cancro
(
vedi
mappa).
Luna - Giove: poco prima dell'alba una sottilissima falce di Luna sorgerà
poco al di sotto del pianeta Giove presso il confine tra le costellazioni della
Vergine e della Bilancia
(
vedi
mappa).
SCIAMI METEORICI: Leonidi
Leonidi: Nella notte del 17 novembre si verificherà la
massima attività dello sciame meteorico delle Leonidi, una pioggia di "stelle cadenti"
analoga a quella più nota del 12 agosto.
Quest'anno purtroppo non è prevista un'attività
particolarmente intensa e la luna piena ostacolerà le osservazioni.
Alcune fonti tuttavia prevedono un possibile massimo di attività nella
seconda parte della notte tra il 20 e il 21.
Gli appassionati più temerari sfideranno il freddo delle ore notturne per tentare
l'osservazione di questo sciame.
Le Leonidi sono prodotte dai minuscoli residui di una cometa periodica,
la Tempel-Tuttle.
Tali frammenti sono raccolti in una grande e rarefatta
nube che viene attraversata ogni anno dalla Terra attorno alla metà di novembre.
In alcune occasioni, quando la Terra attraversa la parte più densa della nube
(il che accade ogni 33 anni), si sono verificate vere e proprie "tempeste"
con la caduta di migliaia di meteore.
Approfondimenti sugli sciami meteorici:
Sezione Meteore UAI.
COSTELLAZIONI
La notte si allunga, il Sole anticipa sempre più il suo tramonto,
e questo ci regala qualche ora in più di osservazione della volta stellata.
È così che allo spengersi delle ultime luci del crepuscolo avremo ancora l'opportunità
di ammirare brevemente, sull'orizzonte occidentale, alcuni degli astri caratteristici
del cielo estivo.
Li rammentiamo ancora una volta: possiamo riconoscere il "Triangolo Estivo",
ai cui vertici troviamo le stelle Altair dell'Aquila, Vega della Lira e Deneb del Cigno
(si consiglia di consultare le rubriche dei mesi precedenti per le descrizioni più
dettagliate delle tre costellazioni).
Subito dopo il tramonto sarà possibile scorgere
anche Ercole, in basso sull'orizzonte a Nord Ovest.
Lungo la fascia zodiacale nelle
prime ore della sera possiamo riconoscere il Capricorno e l'Acquario, privi di stelle
particolarmente brillanti.
Proseguendo verso Sud, troviamo i Pesci e la minuscola
costellazione dell'Ariete.
Chi osserva da luoghi con l'orizzonte meridionale privo
di ostacoli - in pianura o sul mare - può cimentarsi nel riconoscimento delle
costellazioni che si estendono al di sotto dell'eclittica: la Balena e più a Ovest,
sotto l'Acquario, il Pesce Australe, dove si può facilmente riconoscere una
stella brillante,
Fomalhaut.
Verso Est vedremo sorgere le costellazioni zodiacali che domineranno il cielo
nell'imminente inverno: vedremo così prima il Toro e successivamente i Gemelli.
In tarda serata nel cielo orientale si inizieranno a vedere altre costellazioni,
prossime protagoniste dei cieli invernali: il Cancro, a sinistra dei Gemelli, e nella
seconda parte della notte, il Leone.
Inconfondibili, a Sud-Est nelle prime ore della notte,
le costellazioni di Orione e del Cane Maggiore, con la luminosissima Sirio.
Sopra i Gemelli e il Toro è facilmente identificabile un'altra costellazione
che vedremo ben alta in cielo per i prossimi mesi: si tratta dell'Auriga,
dalla caratteristica forma a pentagono, in cui uno dei vertici è rappresentato
da una delle stelle più luminose della volta celeste, Capella.
In prossimità dello zenit,
sulla nostra verticale, godono ancora di visibilità ottimale le costellazioni
già
descritte nel "
cielo di ottobre":
il grande quadrilatero di Pegaso, seguito, verso Nord Est,
da Andromeda e da Perseo e, più vicine al Polo Nord Celeste,
la "W" di Cassiopea e
il meno appariscente Cefeo.
Vale la pena soffermarsi anche sulla piccola costellazione
del Triangolo, tra Andromeda e l'Ariete: in essa si trova la Galassia a spirale M33,
ben nota a tutti gli astrofili: è la terza componente per importanza
del "Gruppo Locale",
la concentrazione di galassie di cui fanno parte la nostra Via Lattea e la notissima
Galassia di Andromeda.
A Settentrione troviamo come sempre l'Orsa Maggiore e l'Orsa Minore,
con la Stella Polare immobile ad indicarci il Nord; tra le due Orse possiamo riconoscere
il Dragone.
CARTE DEL CIELO
Mappe del cielo realizzate con il programma Perseus
http://www.elitalia.it/perseus/
Indice cielo del mese