IL CIELO DEL MESE
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LUGLIO 2001 -

 

SOLE


Il giorno 20 passa dalla costellazione del Gemelli a quella del Cancro.

  • 1 luglio: il sole sorge alle 5.40; tramonta alle 20.51

  • 15 luglio: il sole sorge alle 5.50; tramonta alle 20.46

  • 31 luglio: il sole sorge alle 6.03; tramonta alle 20.32


Oltrepassato il Solstizio d'Estate del 21 giugno, le giornate tornano lentamente ad accorciarsi. Alla fine del mese la durata del giorno è più breve, rispetto al 1° luglio, di circa 42 minuti per una località alla latitudine media italiana. Il 4 luglio la Terra sarà all'afelio, cioè alla massima distanza dal Sole (152,1 milioni di Km).

Gli orari sono espressi in Ora Legale Estiva, pari ad un'ora in più rispetto all'Ora Solare o TMEC (Tempo Medio dell'Europa Centrale)


LUNA

Le Fasi:

  • Luna piena il 5

  • Ultimo quarto il 13

  • Luna nuova il 20

  • Primo Quarto il 27

Il giorno 5 si verificherà un'eclissi parziale di Luna visibile solo dall'estremo oriente e dall'Antartide.


OSSERVABILITA' DEI PIANETI

Mercurio:
Questo periodo non è particolarmente favorevole per l'osservazione del pianeta. Nella seconda settimana del mese Mercurio sarà abbastanza lontano dal Sole da poter tentare di individuarlo all'alba, verso Nord - Est. Tuttavia il precoce inizio delle giornate estive fa sì che al sorgere del pianeta il cielo sia già rischiarato dalle prime luci del giorno. A fine mese si avvia nuovamente verso la congiunzione con il Sole, prevista per i primi giorni di agosto.

Venere: Come nel mese precedente, è ancora l'astro più brillante del mattino. Il pianeta sorge intorno alle 3 del mattino, prolungando con il passare dei giorni in modo significativo il suo intervallo di visibilità: il suo fulgore domina incontrastato l'orizzonte a Nord-Est. Durante il mese di luglio il pianeta percorrerà tutta la costellazione del Toro, fino a raggiungere la parte settentrionale di Orione.

Marte: Il pianeta rosso per tutta l'estate risplenderà nel cielo meridionale: ormai passata l'opposizione di giugno (v. il cielo del mese precedente), le ore disponibili per osservarlo si riducono drasticamente. A fine mese avremo solo un paio d'ore a disposizione per osservarlo prima di vederlo abbassarsi rapidamente verso il tramonto. Nonostante la sua notevole luminosità - è comunque l'astro più brillante della sera - la sua modesta altezza sull'orizzonte (non più di 15° circa) ne ostacola l'osservazione: le foschie serali e la turbolenza atmosferica renderanno tremolante e poco nitida la sua visione al telescopio. Marte si trova ancora nella parte meridionale della costellazione dell'Ofiuco, vicino al confine con lo Scorpione; alla sua destra splende Antares, la stella più brillante di quest'ultima costellazione.

Giove: Dopo essere rimasto invisibile nel corso di Giugno, il pianeta comincia a ricomparire tra le luci dell'alba. Sarà ancora però difficile individuarlo nel chiarore del mattino; dovremo attendere gli ultimi giorni del mese, quando sorgerà con circa tre quarti d'anticipo sulle prime luci del crepuscolo mattutino. Giove percorre la parte finale della costellazione del Toro e il giorno 13 entra nei Gemelli.

Saturno: Non è molto lontano da Giove, ma è più alto sull'orizzonte, il che ci consente di usufruire di un più lungo intervallo di visibilità, che aumenta progressivamente con il passare dei giorni. A fine mese sorge a Est - Nord - Est circa due ore prima dell'alba. Si trova ancora nella costellazione del Toro, in alto a sinistra rispetto alla rossa Aldebaran.

Urano: E' osservabile praticamente per tutta la notte, nella costellazione del Capricorno, inizialmente a Est - Sud - Est, poi verso Sud all'inizio dell'alba. Per la sua bassa luminosità, per individuarlo è necessario un binocolo e una cartina stellare con la sua posizione.

Nettuno: Si trova a ovest di Urano, sempre nella costellazione del Capricorno; per la sua bassa luminosità è visibile solo con l'uso di un telescopio.

Plutone: La sua posizione sulla volta celeste non è lontana da quella di Marte: si trova nella costellazione dell'Ofiuco, a Nord dello Scorpione. E' un astro alla portata solo dei telescopi di almeno 25 cm di diametro.


CONGIUNZIONI:

Luna - Venere- Saturno -Giove: a Est-Nord-Est, il giorno 18, tra le luci del crepuscolo mattutino, si potrà ammirare un'interessante configurazione di ben 4 oggetti del sistema solare: una falce di Luna, con in alto a destra il pianeta Venere, seguito da vicino da Saturno; in basso, appena sopra l'orizzonte, si potrà tentare di scorgere Giove. I primi tre corpi celesti si trovano nella costellazione del Toro - a destra dei pianeti si può riconoscere la rossa Aldebaran - mentre Giove è nei Gemelli (vedi mappa).


COSTELLAZIONI

Le corte notti dell'estate ci costringono ad attendere la tarda serata perché la piena oscurità ci consenta di osservare chiaramente la volta celeste. Spente le ultime luci del crepuscolo, volgiamo lo sguardo a Sud-Est ed alziamolo fino quasi allo zenit. Non sarà difficile individuare tre stelle particolarmente brillanti. Unendole idealmente con tre segmenti, avremo riconosciuto il cosiddetto "Triangolo Estivo": i tre notissimi astri ai vertici sono Vega, Altair e Deneb.

Queste stelle fanno parte di costellazioni distinte, rispettivamente Lira, Aquila e Cigno.
Per tutta la stagione questo inconfondibile gruppo di astri si troverà ben alto sopra le nostre teste a sovrastare il cielo d'estate.
Vega è la stella più brillante del cielo estivo: oltre ad essa la Lira comprende anche un piccolo gruppo di 4 stelle minori disposte a parallelogramma. 

La costellazione raffigura lo strumento musicale di Orfeo, straordinario musicista, che con esso suonava musiche malinconiche, affranto dal dolore per la morte della sua adorata moglie, la ninfa Euridice.

La costellazione dell'Aquila ha invece una forma a "T", e Altair ne rappresenta la testa. L'Aquila porta i fulmini a Zeus, Dio del Tuono, e lo accompagna in molte leggende. Tra le più note, quella di Prometeo, l'uomo che osò per primo scalare l'Olimpo, il monte degli Dei, per rubare il fuoco. Per punirlo Zeus lo legò ad una rupe e mandò l'Aquila a mangiargli il fegato.

Completa il trittico il Cigno, detto anche Croce del Nord, per la sua forma facilmente riconoscibile.
Deneb in arabo significa coda: questa stella rappresenta infatti la coda dell'animale in cui si trasformò Zeus per sedurre Leda. Dalla loro unione nacquero i Gemelli (Castore e Polluce, rappresentanti nella costellazione zodiacale), Clitennestra ed Elena, destinata a diventare famosa come Elena di Troia.

Deneb merita un'attenzione particolare: tra le stelle brillanti del cielo, essa è fra le più lontane visibili ad occhio nudo: essa dista oltre 1600 anni luce da noi! Questo significa che la luce che percepiamo è stata emessa 16 secoli fa, poco prima del crollo dell'Impero Romano, e dopo aver viaggiato per anni e anni nel vuoto, solo adesso è giunta ai nostri occhi! Per confronto, Altair dista solo 16 anni luce - 100 volte meno di Deneb - e Vega circa 27 anni luce. 

Questi ultimi due astri sono quindi luminosi principalmente per effetto della loro distanza relativamente piccola. Deneb è invece una cosiddetta "supergigante azzurra", con un diametro pari a oltre 150 volte quello del Sole ed una luminosità di decine di migliaia di volte superiore.

Abbassando lo sguardo sull'orizzonte meridionale, si potranno riconoscere le costellazioni zodiacali. Procedendo da Ovest verso Est, nelle prime ore della sera si farà appena in tempo a scorgere il Leone, ormai al tramonto, seguito dalla Vergine. Non particolarmente appariscente è la costellazione della Bilancia - unico oggetto inanimato tra i segni zodiacali - mentre inconfondibile è la sagoma dello Scorpione. Ad accompagnare il cuore dello Scorpione, la rossa Antares, troviamo, alla sua sinistra, il fulgido e ancor più rosso Marte. A Sud - Est possiamo riconoscere il Sagittario, entro i cui confini si proietta il centro della Via Lattea, la nostra Galassia.

Ricordiamo l'Ofiuco, la 13° costellazione zodiacale (v. il "Cielo di Giugno"), molto estesa ma priva di stelle particolarmente luminose, che si trova al di sopra dello Scorpione.

Allontanandoci dall'eclittica, alta nel cielo occidentale notiamo la stella più luminosa dopo Vega: si tratta di Arturo, nella costellazione del Bootes. Quest'ultima ha una caratteristica forma ad aquilone; accanto ad essa possiamo riconoscere la piccola costellazione della Corona Boreale, a forma di "U". Spostandoci in alto a sinistra, verso lo zenith, troviamo la costellazione di Ercole.

Nel cielo settentrionale troviamo come sempre l'Orsa Maggiore e l'Orsa Minore. Guardando in direzione Nord, verso quindi la Stella Polare, l'Orsa Maggiore sarà sulla sinistra, in direzione Nord-Nord-Ovest, mentre in basso a destra possiamo riconoscere Cassiopea e, più in alto, Cefeo.

CARTE DEL CIELO

 

Sfondo
Nero

Sfondo
Bianco

Dettaglio della carta

Orizzonte Nord 15 Luglio ore 22:00 
Orizzonte Sud 15 Luglio ore 22:00
Orizzonte Ovest 15 Luglio ore 22:00
Orizzonte Est 15 Luglio ore 22:00
Zenit 15 Luglio ore 22:00
Congiunzione Luna-Venere-Saturno-Giove 18 Luglio
Triangolo Estivo --

Indice cielo del mese