IL CIELO
DEL MESE
- AGOSTO 2001 -
SOLE
Il giorno 10 passa dalla costellazione del Cancro a quella del Leone.
-
1
agosto: il sole sorge alle 6.05; tramonta alle 20.31
-
15
agosto: il sole sorge alle 6.20; tramonta alle 20.13
-
31
agosto: il sole sorge alle 6.36; tramonta alle 19.47
Nel corso
del mese le giornate si accorciano di circa 1 ora e 15 minuti per una
località alla latitudine media italiana.
Gli orari sono espressi in Ora
Legale Estiva, pari ad un'ora in più rispetto all'Ora Solare o TMEC
(Tempo Medio dell'Europa Centrale)
LUNA
Le Fasi:
-
Luna piena il 4
-
Ultimo quarto il
12
-
Luna nuova il 19
-
Primo Quarto il 25
Il giorno 5 si verificherà
un'eclissi parziale di Luna visibile solo dall'estremo oriente e dall'Antartide.
OSSERVABILITA' DEI
PIANETI
Mercurio:
Il 5 agosto
il pianeta si trova in congiunzione con il Sole, restando quindi invisibile
per diversi giorni.
Passato il “giro di boa” intorno alla nostra stella, Mercurio,
precedentemente visibile prima dell’alba, si appresta a tornare ad essere
un astro della sera. Ma si tratterà, anche per i prossimi mesi, di un periodo sfavorevole
per l’individuazione del pianeta. Benché la distanza angolare dal Sole
tenda a crescere, il suo percorso sulla volta celeste si mantiene infatti
molto basso sull’orizzonte, dove sarà quindi difficile scorgerlo, immerso
nel chiarore delle luci del crepuscolo serale.
Venere:
questo astro splendente continua
a dominare i cieli mattutini.
Sorge circa 3 ore prima del Sole e brilla incontrastato nei cieli
di nord-est. Uscito dalla costellazione
di Orione, nel corso del mese percorre per intero quella dei Gemelli
e, il giorno 25, fa il suo ingresso in quella del Cancro.
Marte: Lo si può individuare con facilità dopo il tramonto guardando
il cielo verso sud; è ancora il corpo celeste più brillante (Luna esclusa,
ovviamente) nelle prime ore della sera.
L’intervallo di osservabilità rimane quasi costante nel corso
del mese; dal tramonto del sole a quello di marte passano meno di 5
ore.Il tempo reale per effettuare le osservazioni – in particolare se
ci cimentiamo con un telescopio – è in realtà molto più ridotto: è necessario
attendere un’oscurità sufficiente dopo il tramonto del Sole, ma Marte
nel frattempo si avvicina all’orizzonte occidentale, dove foschia, pulviscolo
e le luci delle città compromettono la qualità dell’immagine negli strumenti
astronomici. Il pianeta raggiunge infatti in questo periodo (precisamente il giorno
25) la massima declinazione
meridionale (- 27°), il che significa che si trova alla minima altezza
sull’orizzonte. Si trova ancora
nella parte inferiore della costellazione dell’Ofiuco, nei pressi dello
Scorpione. Prendendo come riferimento
la brillante stella Antares, si potrà notare il progressivo spostamento
del pianeta verso sinistra.
Giove: Il pianeta è visibile al
mattino, a Nord – Est, prima dell’alba, e le condizioni di visibilità
migliorano decisamente. Anticipando sempre più l’istante del suo sorgere,
l’intervallo di osservabilità cresce durante il mese fino a circa 3
ore. Giove percorre un tratto della costellazione dei Gemelli.
Saturno: Le opportunità per l’osservazione
di Saturno sono ancora migliori di quelle di Giove; a fine mese sarà
visibile praticamente per tutta la seconda parte della notte – circa
5 ore – fino al sorgere del Sole. Possiamo notare come Saturno, data
la sua grande distanza dal Sole, si muova molto lentamente rispetto
alle cosiddette “stelle fisse”; mentre possiamo con il passare dei giorni
notare Giove spostarsi lentamente attraverso i Gemelli, Saturno è ancora
nel Toro, non molto lontano dalla posizione in cui lo abbiamo osservato
alla fine dello scorso anno, e vi rimarrà ancora a lungo. Basterà quindi
prendere familiarità con gli inconfondibili raggruppamenti di stelle
che caratterizzano il Toro – le Pleiadi, le Iadi con la rossa Aldebaran
– per avere un facile punto di riferimento, valido per tutto l’anno,
per rintracciare il pianeta con gli anelli.
Urano: Il giorno 15 raggiunge l’opposizione
con il Sole – ovvero la nostra stella e il pianeta si trovano in posizioni
diametralmente opposte sulla volta celeste. A questo evento è associato
il raggiungimento della minima distanza Terra – Urano (il giorno 14):
tuttavia non è certo un fenomeno spettacolare come quello di Marte,
poiché in questo caso la distanza tra i due corpi celesti è enormemente
superiore, pari a circa 2 miliardi e 837 milioni di km.! E' osservabile
praticamente per tutta la notte, nella costellazione del Capricorno.
Per la sua bassa luminosità, per individuarlo è necessario un binocolo
e una cartina stellare con la sua posizione.
Nettuno:
Si trova a ovest di Urano,
sempre nella costellazione del Capricorno; l’intervallo di visibilità
è leggermente inferiore, poiché tramonta circa un’ora prima di Urano.
Per la sua bassa luminosità è visibile solo con l'uso di un telescopio.
Plutone: Si trova nella costellazione
dell'Ofiuco, a Nord dello Scorpione.
Rimane sopra l’orizzonte solo per poche ore, prima di tramontare
a Sud – Ovest. E' un astro alla
portata solo dei telescopi di almeno 25 cm di diametro.
CONGIUNZIONI:
Venere
– Giove – Mu Genimorum:
a Est-Nord-Est, al mattino del giorno 6, Venere e Giove saranno vicini
tra loro e, tra di essi, si troverà la stella Mu della costellazione
dei Gemelli (vedi mappa).
Luna – Giove – Venere: il giorno 16, prima dell’alba,
verso Est – Nord – Est, la Luna – una sottile falce in fase calante –
sarà frapposta tra Giove, in alto, e Venere, in basso, come mostrato dalla
mappa.
Alzando lo sguardo verso il Toro, si può individuare facilmente
anche Saturno.
SCIAMI
METEORICI
LE
PERSEIDI:
Tutti
le conoscono come “Le Stelle Cadenti di San Lorenzo”, ricorrenza che
cade il 10 agosto, ma è noto che il massimo del più famoso sciame di
meteore si è in realtà spostato in avanti di quasi 2 giorni.
Per apprezzare al meglio lo spettacolo della “pioggia” di stelle
cadenti si consiglia quindi di prolungare le osservazioni alle notti
tra l’11 e il 12 agosto e a quella successiva.
Lo
sciame è attivo per diversi giorni, dal 17 luglio al 24 agosto, ma a
cavallo del giorno 12 la Terra attraversa la parte più densa della nube
di detriti lasciati lungo la propria orbita dalla cometa Swift-Tuttle,
alla quale dobbiamo l’origine del fenomeno.
Il
nome di “Perseidi” è legato alla posizione sulla volta celeste del punto
– detto “Radiante” - dal quale appaiono provenire le meteore, situato
nella costellazione del Perseo. La probabilità di osservare un maggior numero di meteore si ha quando
il Radiante, nel caso specifico quindi la costellazione del Perseo,
è alto nel cielo, il che avviene nella seconda parte della notte.
La Luna è all’ultimo quarto, sarà quindi alta in cielo solo nelle
ore prima dell’alba e dovrebbe perciò arrecare un disturbo minimo alle
osservazioni.
In
condizioni ideali, con un cielo molto buio, lontano da fonti di illuminazione
artificiale, è possibile osservare fino a circa un centinaio di meteore
all’ora.
(rimandiamo
alle note
scientifiche per alcuni approfondimenti sull’argomento)
COSTELLAZIONI
In una notte senza
Luna, attendiamo lo spengersi delle ultime luci del crepuscolo
e volgiamo lo sguardo verso Sud, appena a sinistra di Marte.
Ci troviamo nel Sagittario, costellazione che occupa la zona
della volta celeste nella quale è situato il centro della nostra galassia,
la Via Lattea. Da quell’area si
origina un fiume di stelle che si estende tutto intorno a noi e che
possiamo seguire alzando lo sguardo andando in alto e verso sinistra,
attraverso il Triangolo Estivo – ovvero le costellazioni dell’Aquila,
della Lira e del Cigno – di cui abbiamo ampiamente parlato nel Cielo
di Luglio.
Se
già ad occhio nudo possiamo apprezzare e intuire l’immensità del disco
di stelle, circa 100 miliardi, in cui siamo immersi, già con un binocolo
il numero di astri visibili è incalcolabile, e innumerevoli sono le
nebulose e gli ammassi stellari che si possono scorgere.
Con un telescopio possiamo poi trovare una vera miniera di oggetti
del cielo, splendidi soggetti per gli appassionati di astrofotografia.
Rimanendo
lungo la fascia zodiacale, nelle prime ore della sera c’è ancora tempo
per riconoscere le costellazioni della Bilancia e dello Scorpione che
si avviano al tramonto verso occidente; a Sud - Est troviamo invece
il Capricorno e l’Acquario, costellazioni relativamente grandi ma prive
di stelle brillanti e difficilmente riconoscibili senza l’ausilio di
una carta del cielo.
Vega,
la stella più luminosa del cielo estivo, che già sappiamo riconoscere
come uno dei vertici del Triangolo Estivo, insieme a Deneb e Altair,
nelle prima parte della notte si trova prossima allo Zenit, proprio
sopra le nostre teste, e costituisce un buon punto di riferimento per
proseguire il riconoscimento delle altre costellazioni.
Partendo
da Vega e spostandoci verso Ovest possiamo individuare la costellazione
di Ercole; più in basso, tra Vega e Antares (la stella più luminosa
dello Scorpione) è situata l’ampia ma poco appariscente costellazione
di Ofiuco.
Ancora
più a occidente la brillante stella Arturo contende a Vega il primato
di astro più luminoso: essa fa parte del Bootes, dall’inconfondibile
forma ad aquilone. Alla
sua sinistra, la piccola costellazione della Corona Boreale.
Del
Triangolo Estivo abbiamo già detto; in particolare nelle notti non disturbate
dalla luce della Luna, possiamo cimentarci nel riconoscimento delle
costellazioni minori, come la Freccia – tra il Cigno e l’Aquila, o il
Delfino, facilmente individuabile per la sua forma a rombo.
In
direzione Nord, la Stella Polare è come sempre al centro della famiglia
delle Costellazioni Circumpolari – situate cioè intorno al Polo
Nord Celeste: l'Orsa Maggiore e l'Orsa Minore sono accompagnate,
procedendo in senso antiorario, dal Dragone,
da Cefeo e, con la caratteristica forma a “W”, Cassiopea.
Infine
a Est vedremo sorgere il grande quadrilatero di Pegaso, seguito da Andromeda
e Perseo, che ritroveremo protagonisti dei cieli autunnali.
CARTE DEL CIELO
Indice cielo del mese
|