IL CIELO
DEL MESE
- NOVEMBRE 2002
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SOLE
Il giorno 24 passa
dalla costellazione della Bilancia a quella dello Scorpione: vi rimane
però solo 6 giorni. Il 30 infatti fa il suo ingresso nell'Ofiuco,
la "13a costellazione zodiacale".
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1 novembre: il
sole sorge alle 6.44; tramonta alle 17.07
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15 novembre: il
sole sorge alle 7.01; tramonta alle 16.51
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30 novembre: il
sole sorge alle 7.19; tramonta alle 16.42
Nel corso del mese
le giornate si accorciano di circa un'ora per una località alla latitudine
media italiana.
LUNA
Le Fasi:
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Luna nuova il 4
-
Primo Quarto il
11
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Luna piena il 20
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Ultimo quarto il
27
OSSERVABILITA' DEI
PIANETI
Mercurio: Il
giorno 14 sarà in congiunzione con il Sole, per cui sarà praticamente
invisibile per tutto il mese. Dovremo attendere le ultime settimane
dell'anno per scorgerlo nuovamente dopo il tramonto.
Venere: Dopo un periodo di inosservabilità, dovuto alla congiunzione
con il Sole alla fine del mese scorso, Venere torna nei nostri cieli
come astro più brillante del mattino. La sua altezza sull'orizzonte
cresce rapidamente, per cui già a metà mese sarà facile individuarlo
a Est prima dell'alba. A fine mese sorge intorno alle 4 del mattino.
Il pianeta si trova nella costellazione della Vergine.
Marte: Anche Marte in questo periodo è osservabile solo al
mattino, prima dell'alba. Sorge intorno alle 4, anticipando di poco
il suo levare nel corso del mese; dato che il Sole sorge però sempre
più tardi con il passare dei giorni, il tempo a disposizione per osservarlo
aumenta progressivamente. Si trova nella costellazione della Vergine,
dove si potrà notare il rapido decrescere della distanza con Venere,
che raggiungerà il pianeta rosso a dicembre.
Giove: Il pianeta è osservabile per tutta la seconda parte
della notte e continua ad anticipare gradualmente l'orario del suo
sorgere. Non dovremo attendere molto per poterlo osservare con maggiore
comodità nelle prime ore della sera. Già a fine mese sorge poco prima
delle 22: intorno alla mezzanotte sarà quindi sufficientemente alto
sull'orizzonte per osservarlo agevolmente. Il pianeta si trova in
prossimità del confine tra le costellazioni del Cancro e del Leone.
Saturno: E' il primo dei pianeti visibili ad occhio nudo a
tornare protagonista del cielo della sera. L'orario del suo sorgere
anticipa sensibilmente, dalle ore 20 circa a inizio mese fino a prima
delle 18 alla fine, quando potremo osservarlo praticamente per tutta
la notte, inizialmente a Est e poi man mano sempre più alto nel cielo,
in direzione Sud dopo la mezzanotte. Il pianeta permane ancora nella
costellazione di Orione, nei pressi del limite tra le costellazioni
zodiacali del Toro e dei Gemelli.
Urano: La sua osservabilità è limitata alle prime ore della
notte. Continua ad anticipare l'orario del suo tramonto, che a fine
mese ha luogo intorno a 22 e 30. Urano si trova nella parte più orientale
della costellazione del Capricorno, non lontano dal confine con l'Acquario.
Data la sua bassa luminosità, per individuarlo è necessario un binocolo
e una cartina stellare.
Nettuno: L'osservabilità del pianeta continua ad essere simile
a quella di Urano, ma avremo un minore intervallo di tempo per tentare
di individuarlo, dato che tramonta circa un'ora e mezza prima di quest'ultimo.
Nettuno si trova ancora nella parte più occidentale della costellazione
del Capricorno. Per la sua bassa luminosità è visibile solo con l'uso
di un telescopio.
Plutone: Trovandosi nella costellazione dell'Ofiuco, a Nord
dello Scorpione, una regione di cielo non visibile in questa stagione,
il pianeta è ormai inosservabile.
CONGIUNZIONI:
Luna - Saturno:
La sera del 22 novembre Saturno si troverà a breve distanza dalla
Luna, in prossimità del limite tra Orione ed i Gemelli (vedi
mappa).
Luna - Giove:
nella notte tra il 25 e il 26 novembre Giove verrà a trovarsi poco
al di sotto della Luna, prossima all'ultimo quarto. I due corpi celesti
al momento della congiunzione si troveranno tra le costellazioni del
Cancro e del Leone (vedi
mappa).
SCIAMI METEORICI
Leonidi: Nelle
notti tra il 17 e il 19 novembre si verificherà la massima attività
delle Leonidi, una pioggia di "stelle cadenti" analoga a
quella famosa del 12 agosto.
Le Leonidi sono prodotte dai minuscoli residui di una cometa periodica,
la Temple - Tuttle. Tali frammenti sono raccolti in una grande e rarefatta
nube che viene attraversata ogni anno dalla terra attorno alla metà
di novembre e che negli ultimi anni, durante il passaggio della cometa,
ha prodotto dei magnifici spettacoli con migliaia di meteore all'ora
ben osservate e fotografate anche dall'Italia.
Ricordiamo che gli
sciami meteorici (se ne conoscono più di cento) derivano il loro nome
dalla costellazione nella quale appare proiettarsi il "radiante"
cioè il punto da cui le stelle cadenti sembrano provenire. Nel caso
delle Leonidi la costellazione è quella del Leone, mentre per le stelle
cadenti del 12 agosto, le Perseidi, la costellazione è quella di Perseo.
Osservare le
Leonidi: l'approfondimento
a cura della Sezione Meteore UAI.
L'UAI promuove un'iniziativa
pubblica in occasione del massimo dello sciame meteorico delle Leonidi:
"LEONIDI 2002 -
dal tramonto all'alba in attesa della tempesta" osservazioni
nelle notti tra il 17 ed il 18 e tra il 18 ed il 19 novembre (le notizie
sulla manifestazione su www.uai.it
).
COSTELLAZIONI
La notte si allunga,
il Sole anticipa sempre più il suo tramonto, e questo ci regala qualche
ora in più di osservazione della volta stellata. E' così che allo
spengersi delle ultime luci del crepuscolo, intorno alle 18, avremo
ancora l'opportunità di ammirare brevemente, sull'orizzonte occidentale,
alcuni degli astri caratteristici del cielo estivo. Li rammentiamo
ancora una volta: possiamo riconoscere il "Triangolo Estivo",
ai cui vertici troviamo le stelle Altair dell'Aquila, Vega della Lira
e Deneb del Cigno (si consiglia di consultare le rubriche dei mesi
precedenti per le descrizioni più dettagliate delle tre costellazioni).
Subito dopo il tramonto sarà possibile scorgere anche Ercole, in basso
sull'orizzonte a Nord Ovest. Lungo la fascia zodiacale nelle prime
ore della sera possiamo riconoscere il Capricorno e l'Acquario, privi
di stelle particolarmente brillanti. Proseguendo verso Sud, troviamo
i Pesci e la minuscola costellazione dell'Ariete. Chi osserva da luoghi
con l'orizzonte meridionale privo di ostacoli - in pianura o sul mare
- può cimentarsi nel riconoscimento delle costellazioni che si estendono
al di sotto dell'eclittica: la Balena e più a Ovest - sotto l'Acquario,
il Pesce Australe, dove si può facilmente riconoscere una stella brillante,
Fomalhaut.
Verso Est vedremo sorgere le costellazioni zodiacali che domineranno
il cielo nell'imminente inverno: vedremo così prima il Toro e successivamente
i Gemelli. In tarda serata nel cielo orientale si inizieranno a vedere
altre costellazioni, future protagoniste dei cieli invernali: il Cancro,
a sinistra dei Gemelli, e, nella seconda parte della notte, il Leone.
Inconfondibili, a Sud-Est nelle prime ore della notte, le costellazioni
di Orione e del Cane Maggiore, con la luminosissima Sirio. Sopra i
Gemelli e il Toro è facilmente identificabile un'altra costellazione
che vedremo ben alta in cielo per i prossimi mesi: si tratta dell'Auriga,
dalla particolare forma a pentagono, uno dei cui vertici è rappresentato
da una delle stelle più luminose della volta celeste, Capella. In
prossimità dello zenit, sulla nostra verticale, godono ancora di visibilità
ottimale le costellazioni legate tra loro dal mito già descritto nel
cielo di ottobre. Ci riferiamo al grande quadrilatero di Pegaso, seguito,
verso Nord Est, da Andromenda e da Perseo: più vicine al Polo Nord
Celeste, la "W" di Cassiopea e il meno appariscente Cefeo.
Vale la pena soffermarsi anche sulla piccola costellazione del Triangolo,
tra Andromeda e l'Ariete: in essa si trova la Galassia a spirale M33,
ben nota a tutti gli astrofili: è la terza componente per importanza
del "Gruppo Locale", la concentrazione di galassie di cui
fanno parte la nostra Via Lattea e la notissima Galassia di Andromeda.
A Settentrione troviamo come sempre l'Orsa Maggiore e l'Orsa Minore,
con la Stella Polare immobile ad indicarci il Nord; tra le due Orse
possiamo riconoscere il Dragone.
CARTE DEL CIELO