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Il Cielo del Mese UAI è uno strumento utile e sempre aggiornato a disposizione di tutti gli appassionati. Per imparare a muovere i primi passi dell’osservazione astronomica ad occhio nudo o con l'aiuto del binocolo e del telescopio, il Cielo del Mese non è che il trampolino di lancio verso un servizio nato per aiutare chi vuole diventare astrofilo: L' Apprendista Astrofilo, per gli amici o semplicemente AA. AA mette a disposizione un testo introduttivo, programmi di osservazione, una pagina di risorse in continuo sviluppo con testi, mappe, carte della Luna e del cielo e, soprattutto, la possibilità di fare domande e di confrontarsi con altri astrofili. Diventa amico del Cielo del Mese e dell' Apprendista Astrofilo: osserva il cielo e condividi con altri questa emozionante esperienza!
INDICE
"Allineamento planetario, 20 Giugno 2022."
Immagine di Marco Meniero
Mercurio, Venere, Marte, Giove, Luna: allineamento planetario ripreso il 20/06/2022 sull'acquedotto delle Arcatelle del 1724 (VT), ore 05:10, Nikon Z5 a 250Iso, Fisheye 8-15/4 a 15mm f/5.6, fusione di alcuni scatti con tempi variabili tra 1/30 ed 1/8, Mercurio leggermente evidenziato per renderlo visibile, essendo troppo immerso nel bagliore dell'alba.
PER PRIMA COSA IL CIELO SERENO
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Uno sguardo alle attuali condizioni meteo del Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare
Una previsione più mirata per gli osservatori del cielo: Le previsioni del seeing di Meteoblu
Il giorno 21 passa dalla costellazione dei Gemelli a quella del Cancro.
- 1 luglio: il sole sorge alle 5.40; tramonta alle 20.51
- 15 luglio: il sole sorge alle 5.50; tramonta alle 20.46
- 31 luglio: il sole sorge alle 6.04; tramonta alle 20.32
Oltrepassato il Solstizio d'Estate, le giornate tornano lentamente ad accorciarsi.
Dal 1° al 31 luglio la durata del giorno diventa più breve di circa 43 minuti.
Il 4 luglio alle ore 07:00 T.U. (le 09:00 in Ora Legale Estiva) la Terra si trova all'afelio, a una distanza di 152.098.501 km dal Sole.
Nel 2021 la data dell'afelio cadeva il 5 luglio, nel 2020 a cavallo tra il 5 e il 6 luglio, nel 2019 era a cavallo tra il 4 e il 5 luglio, nel 2018 il 6 luglio, nel 2017 il 3 luglio. Si registra pertanto una sensibile variabilità nella data in cui la Terra si trova alla massima distanza dal Sole. Segnaliamo questo approfondimento del sito Vialattea.net che spiega le ragioni della variabilità delle date dell'afelio e del perielio (si riferisce all'anno 2006, ma la spiegazione rimane valida) :
- https://www.vialattea.net/content/2404/
(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana).
Gli orari sono espressi in Ora Legale Estiva, pari ad un'ora in più rispetto all'Ora Solare o TMEC (Tempo Medio dell'Europa Centrale)
Situazione delle macchie solari nel visibile dal sito dell'Osservatorio Solare Soho
Segnaliamo un sito alternativo per seguire l'aspetto del Sole giorno per giorno :
- https://umbra.nascom.nasa.gov/newsite/images.html
Le Fasi:
Fasi Lunari luglio 2022
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Data
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| Fase
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7/07/2022
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| Primo quarto
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4 h 14 m
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13/07/2022
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| Luna Piena
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20 h 37 m
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20/07/2022
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| Ultimo Quarto
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16 h 18 m
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28/07/2022
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| Luna Nuova
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19 h 55 m
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Per una descrizione della periodicità delle fasi lunari nei vari mesi dell'anno, vedi il nostro articolo Mesi con cinque fasi lunari.
Gli orari e le date sono riferiti al tempo segnato dai nostri orologi per uso civile:
- T.M.E.C. (Tempo Medio Europa Centrale = TU + 1h) da venerdì 1 gennaio 2022 a sabato 26 marzo 2022 e da domenica 30 ottobre a sabato 31 dicembre 2022
- O.E. (Ora Estiva = TU + 2h) da domenica 27 marzo 2022 a sabato 29 ottobre 2022.
Fonte U.S. Naval Observatory.
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Diagramma delle librazioni lunari per il mese di Luglio 2022
Una breve spiegazione del fenomeno delle librazioni e perchè sono interessanti per chi osserva la Luna
- Fasi lunari e librazioni - a cura dello Scientific Visualization Studio della NASA
- PLENILUNIO AL PERIGEO - LA "SUPERLUNA" DEL 13/07/2022 -
PERIGEO AL MATTINO DEL 13 LUGLIO, LUNA PIENA LA SERA DELLO STESSO GIORNO, CIRCA 9 ORE PIU’ TARDI.
- Perigeo: 13 luglio, ore 11:09, distanza 357.263 km. .
- Luna Piena: 13 luglio, ore 20:37 ; distanza 357.418 km. ; 0.395 giorni dopo il Perigeo.
Fonte dei dati: Almanacco UAI e http://www.astropixels.com/ephemeris/moon/fullperigee2001.html
Gli orari indicati, relativi agli istanti in cui la Luna si trova al Perigeo e successivamente nella fase di Luna Piena, si verificano quando la Luna non è ancora sorta e si trova sotto l’orizzonte orientale. Per poterla osservare e fotografare sarà necessario attendere alcuni minuti. La Luna infatti sorgerà intorno alle ore 21:20 (il momento esatto in cui la Luna sarà visibile all’orizzonte dipenderà naturalmente da fattori locali: la posizione del il luogo da cui si osserva, eventuali ostacoli – colline, rilievi montuosi, ecc. – in direzione Sud-Est.).
Ricordiamo che “Superluna” non è un termine scientifico ufficiale. Esistono quindi diversi criteri per indicare come “Superluna” il plenilunio che si verifica con la Luna prossima al perigeo, alla minima distanza dalla Terra.
Ad esempio, come citato da wikipedia (versione inglese) - https://en.wikipedia.org/wiki/Supermoon - alcuni utilizzano la definizione di plenilunio che si verifica ad una distanza dalla Terra entro il 90% della distanza minima alla Terra in una data orbita ("within 90% of its closest approach to Earth in a given orbit”), altri adottano il limite di 223.000 miglia (358.884 km), oppure di 360.000 km (223.694 miglia).
Articoli di approfondimento (in inglese) :
https://earthsky.org/human-world/what-is-a-supermoon
https://www.space.com/38940-supermoon-facts.html
https://www.timeanddate.com/astronomy/moon/super-full-moon.html
- Come per le precedenti Superlune, ricordiamo alcuni dati e consigli per le osservazioni.
Le maggiori dimensioni della "Superluna" non sono così evidenti. La differenza del diametro angolare tra una Superluna al perigeo e una Miniluna all’apogeo è di circa il 14% (ed una differenza del 7% rispetto ad una Luna Piena “media”. La differenza di area e di luminosità della Superluna è di circa il 15% e del 30% rispetto alla Luna “media” e alla Miniluna.
Il consiglio è di fotografare la Superluna il 26 e il 27 aprile e di confrontare l'immagine con altre precedenti riprese con la Luna all'apogeo, e quindi con minori dimensioni apparenti, e al perigeo, ovvero altre Superlune.
Ad esempio sarà possibile fare il confronto con la "Miniluna Rossa" dell’eclissi lunare del 27 luglio 2018 o con la "Mininiluna" del 1° ottobre 2020 rispetto alla "Superluna Rossa" dell'eclissi del 21 gennaio 2019 e con le "Superlune" del 7 aprile 2020, oppure del 7 aprile e 26 maggio 2021. .
- Confronti tra Superlune e Minilune:
Confronto tra la "Superluna" del 7 aprile 2020 e la "Mininiluna " del 1° ottobre 2020 .
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13 LUGLIO. SUPERLUNA 2022
- 13 LUGLIO. SUPERLUNA 2022"
Una serata di osservazioni della Luna con i telescopi INAF e delle delegazioni UAI in diretta streaming per celebrare la “Superluna dell’anno”. ”.
Insieme ai nostri ospiti, parleremo di recenti scoperte scientifiche e dei piani di esplorazione del nostro satellite naturale nel futuro prossimo. Iniziativa INAF con la collaborazione UAI.
- Ulteriori approfondimenti sul fenomeno della Superluna :
Quando la Luna è piena e al perigeo si verifica un evento comunemente noto come Super-Luna. Ecco le date delle prossime Super-Lune.
Come si vede la Luna ora? A cura dello U.S. Naval Observatory
- Tutti i nomi della Luna Piena, un articolo in un notiziario a cura dell'ARAR di Ravenna spiega perchè periodicamente i media parlano di Lune con nomi fantasiosi, a volte fuorvianti (lune rosa, lune della fragola, ecc.).
- I Nomi e i Colori della Luna, un articolo a cura di Giuseppe Petricca (Astronomia Pratica) che illustra tutta la nomenclatura che viene data alle varie lune piene durante l'anno, risalendo alle sue origini storiche.
Passi sulla Luna: Aristoteles
Archivio di Passi sulla Luna: osservazioni, storia e materiali lunari
Sezione a cura di Paolo Morini e Alfonso Zaccaria.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare la Sezione di Ricerca Luna UAI
Contributi di Paolo Morini, Giovanna Ranotto, Alfonso Zaccaria.
OSSERVIAMO IL FALCETTO DI LUNA CRESCENTE
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Il 29 luglio 2022, al tramonto del Sole, la Luna ha un'età di 24.6 h e una fase del 1.2%.
Il giorno successivo, 30 luglio 2022, al tramonto del Sole la Luna ha un'età di 48.6 h e una fase del 4.0%.
Da Astronomia UAI un interessante articolo sul "crescente" di Luna o "Hilal" (Astronomia UAI 4-2012 "L'Hilal e la Luna a barchetta" di G. De Donà)
A seconda della stagione, anche un'età relativamente avanzata (in ore) del falcetto di Luna, non lo rende automaticamente un soggetto facile: vedi la pagina sull'eclittica al tramonto.
Mappe del cielo realizzate con Stellarium
Le mappe di visibilità sono state concesse dal loro autore, il dr. R.H. (Rob) van Gent dell'Istituto di matematica dell'Università di Utrecht che ringraziamo per la collaborazione. Il dr. van Gent mantiene un sito sulle previsioni di visibilità del crescente di Luna.
L'attrazione gravitazionale combinata del Sole e della Luna sulle masse d'acqua che si trovano sul nostro pianeta genera un'onda la cui propagazione, vista dai siti che si trovano sulle coste, si traduce in un ciclico alzarsi e abbassarsi del livello del mare. Anticamente ritenuto una sorta di "respiro del mare", come se l'acqua venisse periodicamente inghiottita ed espulsa da grandi cavità sottomarine, questa variazione di livello può essere calcolata con i metodi della meccanica celeste: ci sono tuttavia contributi non facilmente prevedibili, come quelli legati ai venti e alle condizioni meteorologiche.
Dalla tabella che segue è possibile accedere ai grafici che esprimono le variazioni del livello del mare dovuta alla marea astronomica. I grafici sono relativi ai principali porti italiani (17 località).
Alla pagina Osserviamo le maree sono disponibili altri approfondimenti su questo affascinante campo di indagine e di studio.
- Pianeti di Luglio 2022 : Le immagini nella colonna di destra mostrano lo spostamento mensile del pianeta nel cielo. Cliccando sulle stesse si aprirà una versione a maggiore risoluzione.
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Mercurio: periodo poco favorevole per l’osservazione del pianeta più elusivo. All’inizio del mese sorge circa un’ora prima del Sole, ma questo intervallo di tempo si riduce rapidamente fino ad annullarsi. Il 16 luglio Mercurio si trova infatti in congiunzione con il Sole, rimanendo pertanto inosservabile per alcune settimane. Alla fine del mese ritorna ad affacciarsi nel cielo serale, dove sarà comunque molto difficile da individuare, trovandosi molto basso sull’orizzonte occidentale, in un cielo ancora chiaro nella luce del crepuscolo.
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Venere: non si registrano variazioni particolarmente rilevanti nelle condizioni di osservabilità del pianeta più luminoso, che continua a brillare nel cielo orientale del mattino tra le luci dell’alba. All’inizio del mese si registra un lieve incremento dell’intervallo di tempo in cui il pianeta rimane visibile. Venere arriva a sorgere quasi due ore prima del Sole: per l’esattezza, 1 ora e 56 minuti la mattina dell’11 luglio. Inizialmente Venere si trova nella costellazione del Toro. Il 17 e il 18 luglio il pianeta visita brevemente un’estremità della costellazione di Orione: dal 19 luglio il pianeta inizia ad attraversare la costellazione dei Gemelli.
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Marte: nel corteo di pianeti che ormai da diverse settimane stiamo osservando nella seconda parte della notte, il pianeta rosso si trova in una posizione intermedia tra Giove e Venere. Possiamo quindi osservarlo per alcune ore prima del sorgere del Sole, nel cielo orientale. Marte lascia la costellazione dei Pesci e dal 9 luglio lo si può individuare nell’Ariete.
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Giove: negli ultimi mesi quasi tutti i pianeti osservabili ad occhio nudo sono stati visibili solo nelle ore che precedono il sorgere del Sole. Cresce l’attesa per poter rivedere alcuni pianeti anche in un più accessibile orario serale. Giove si sta avvicinando al periodo di migliore osservabilità: infatti a fine mese lo vedremo sorgere già prima della mezzanotte, rimanendo osservabile per tutta la seconda parte della notte, fino a vederlo culminare a Sud nel cielo già illuminato dalla luce dell’alba. Giove prosegue la sua inusuale permanenza al di fuori delle costellazioni tradizionali dello zodiaco: per tutto il mese rimane nella costellazione della Balena, dove si sposta lentamente con moto diretto, fino a fermarsi il 29 luglio, per invertire il moto, che diventa retrogrado, iniziando un percorso a ritroso che lo riporterà nei Pesci.
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Saturno: come già indicato nel paragrafo precedente dedicato a Giove, da lungo tempo stiamo attendendo il ritorno dei pianeti nel cielo serale. Il primo a diventare visibile in orari più comodi sarà Saturno. Negli ultimi giorni del mese di luglio potremo individuarlo sull’orizzonte orientale intorno alle ore 22. Nelle ore seguenti il pianeta sarà sempre più alto in cielo e potremo osservarlo agevolmente, fino a vederlo culminare a Sud nelle ore finali della notte. Saturno si trova ancora nella costellazione del Capricorno, dove si sposta lentamente con moto retrogrado.
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Urano: continua ad anticipare l’orario in cui sorge il pianeta. Verso la fine del mese lo si può cercare sull’orizzonte ad Est dopo l’una di notte. Prima del sorgere del Sole si trova alto in cielo in direzione Sud-Est. Urano si sposta molto lentamente con moto retrogrado nella costellazione dell’Ariete, dove alla fine del mese viene raggiunto da Marte. La luminosità di Urano è al limite della visibilità ad occhio nudo e per poterlo osservare agevolmente è necessario utilizzare un telescopio.
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Nettuno: il pianeta sorge nel corso della tarda serata ed è osservabile per buona parte della notte. Lo si può individuare a Sud-Est nelle ore centrali della notte e al culmine a Sud prima del sorgere del Sole. Le condizioni di osservabilità sono simili a quelle di Giove, ma a differenza di luminosità tra i due oggetti è molto elevata: per osservare Nettuno è indispensabile l’uso del telescopio, non essendo visibile ad occhio nudo. Nettuno si sposta con moto retrogrado estremamente lento all’interno dell’Acquario, costellazione che lo ospiterà per un lungo periodo, fino all’anno 2022.
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| Plutone
La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo comunque ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.
Plutone si trova all’opposizione il 20 luglio, alla minima distanza dalla Terra, pari a circa 5 miliardi di km. Rimane quindi visibile per tutta la notte, a Sud-Est dopo il tramonto del Sole, poi a Sud nelle ore centrali della notte ed infine a Sud-Ovest, prima dell’alba. Data la luminosità molto bassa del pianeta, è indispensabile utilizzare un telescopio di adeguata potenza per riuscire ad osservarlo. Plutone si trova da molti anni nella costellazione del Sagittario, dove rimane fino al 2023.
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Luna – Saturno: nella tarda serata del 15 luglio sull’orizzonte orientale apparirà Saturno seguito dalla Luna. La congiunzione tra i due astri si verifica nella costellazione del Capricorno. (vedi mappa)
Luna - Giove: intorno alla mezzanotte tra il 18 e il 19 luglio Giove sorge ad Est accompagnato dalla Luna prossima alla fase di Ultimo Quarto. Inusualmente, potremo osservare questa congiunzione nella costellazione della Balena. (vedi mappa)
Luna - Marte: prima dell’alba del 21 luglio la Luna, già oltre la fase di Ultimo Quarto, si avvicina a Marte, nella costellazione dell’Ariete. (vedi mappa)
Luna - Pleiadi: Nelle ultime ore della notte , prima del sorgere del Sole al mattino del 23 luglio, la Luna calante si trova nella costellazione del Toro. La possiamo osservare ad Est vicina all’ammasso stellare delle Pleiadi. (vedi mappa)
Luna - Venere: tra le luci dell’alba del 26 luglio vedremo sull’orizzonte orientale la sottile falce di Luna calante nella costellazione dei Gemelli, dove si avvicina al pianeta Venere. (vedi mappa)
OSSERVIAMO LE STELLE DOPPIE AL TELESCOPIO
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Osserviamo insieme all'Apprendista Astrofilo la stella doppia del mese di luglio 2022 36 Ophiuchi.
Per saperne di più sulle stelle doppie: una presentazione generale dell'argomento, la storia della loro osservazione e un repertorio bibliografico.
OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE
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Approfondimenti, consigli per le osservazioni sulla pagina COME OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE INTERNAZIONALE che contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per i 10 giorni successivi, calcolate per ogni capoluogo di provincia.
- ISS Tracker - Dove si trova la ISS in questo momento? Quale porzione della superficie terrestre stanno riprendendo le telecamere installate sulla ISS?
- Variazioni Orbitali della ISS - Un approfondimento riguardante i cambiamenti di quota, e le conseguenze sui tempi previsti dei transiti, della Stazione Spaziale Internazionale.
OSSERVARE I SATELLITI STARLINK
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La pagina Come_osservare_i_satelliti_Starlink contiene la tabella con le previsioni dei transiti dei satelliti Starlink, calcolate per ogni capoluogo di provincia.
Al via UAI SatMonitor: il programma per la misura e la valutazione degli effetti dei satelliti commerciali sulle attività astrofile
La comunità astrofila manifesta una crescente preoccupazione per l’iniziativa “StarLink” di SpaceX, che vede ormai 3 gruppi di 60 satelliti già in orbita, e un aggressivo piano di lancio per i prossimi mesi. Numerose sono le segnalazioni di avvistamenti visuali, nonchè le foto segnate dalla ormai tipica “strisciata” dei satelliti StarLink.
- Per mandare immagini, dati, informazioni, o per chiedere di aderire a future campagne osservative scrivere a satmonitor@uai.it
- Cosa sono i satelliti Starlink (da wikipedia) : https://it.wikipedia.org/wiki/Starlink_(costellazione_satellitare)
- Tutto quello che dovete sapere su Starlink (da www.astrospace.it).
- Links a siti da consultare per conoscere i passaggi dei satelliti Starlink osservabili dalla propria località di osservazione:
OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE CINESE TIANHE-1
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La pagina Come osservare la Stazione Spaziale Cinese Tianhe-1 contiene la tabella con le previsioni dei transiti visibili per i 10 giorni successivi, calcolate per ogni capoluogo di provincia.
I media di tutto il mondo hanno parlato del razzo Lunga Marcia 5B è rientrato nell'atmosfera sull'Oceano Indiano, in un'area vicina alle isole Maldive il 9 maggio 2021. Questo vettore è servito ad immettere in orbita il primo modulo della futura stazione spaziale permanente Tianhe-1. L'assemblaggio è ancora alla prima fase e il modulo è molto più piccolo e meno luminoso della nota Stazione Spaziale Internazionale ISS, tuttavia è facilmente visibile ad occhio nudo.
La tabella nella pagina di approfondimento Come osservare la Stazione Spaziale Cinese Tianhe-1 offre uno strumento semplificato per prevedere i transiti osservabili dalle varie località italiane.
Le brevi notti dell'estate ci costringono ad attendere la tarda serata perché la piena oscurità ci consenta di osservare chiaramente la volta celeste.
Spente le ultime luci del crepuscolo, volgiamo lo sguardo a Sud-Est ed alziamolo fino quasi allo zenit (*).
Non sarà difficile individuare tre stelle particolarmente brillanti. Unendole idealmente con tre segmenti, avremo riconosciuto il cosiddetto "Triangolo Estivo" (vedi mappa): i tre notissimi astri ai vertici sono Vega, Altair e Deneb.
Queste stelle fanno parte di costellazioni distinte, rispettivamente Lira, Aquila e Cigno.
Per tutta la stagione questo inconfondibile gruppo di astri si troverà ben alto sopra le nostre teste a sovrastare il cielo d'estate.
Vega è, insieme ad Arturo del Bootes, la stella più brillante del cielo estivo (in effetti, Arturo è impercettibilmente più luminosa).
La costellazione della Lira comprende, oltre a Vega, anche un piccolo gruppo di 4 stelle disposte a parallelogramma.
La costellazione raffigura lo strumento musicale di Orfeo, straordinario musicista, che con esso suonava musiche malinconiche, affranto dal dolore per la morte della sua adorata moglie, la ninfa Euridice.
La costellazione dell'Aquila ha invece una forma a "T", e Altair ne rappresenta la testa.
L'Aquila porta i fulmini a Zeus, dio del Tuono, e lo accompagna in molte leggende.
Tra le più note, quella di Prometeo, l'uomo che osò per primo scalare l'Olimpo, il monte degli dei, per rubare il fuoco.
Per punirlo Zeus lo legò ad una rupe e mandò l'Aquila a mangiargli il fegato.
Completa il trittico la luminosa stella Deneb della costellazione del Cigno, detta anche Croce del Nord, per la sua forma facilmente riconoscibile.
Deneb in arabo significa coda: questa stella rappresenta infatti la coda dell'animale in cui si trasformò Zeus per sedurre Leda.
Dalla loro unione nacquero i Gemelli (Castore e Polluce, rappresentati nella costellazione zodiacale), Clitennestra ed Elena, destinata a diventare famosa come Elena di Troia.
Deneb merita un'attenzione particolare: tra le stelle brillanti del cielo, è la più lontana visibile ad occhio nudo: essa dista oltre 1600 anni luce da noi!
Questo significa che la luce che percepiamo è stata emessa 16 secoli fa, poco prima del crollo dell'Impero Romano, e dopo aver viaggiato per anni e anni nel vuoto, solo adesso giunta ai nostri occhi! Per confronto, Altair dista solo 16 anni luce - 100 volte meno di Deneb - e Vega circa 27 anni luce. Questi ultimi due astri sono quindi luminosi principalmente per effetto della loro distanza relativamente piccola.
Deneb è invece una cosiddetta "supergigante azzurra", con un diametro pari a oltre 150 volte quello del Sole ed una luminosità di decine di migliaia di volte superiore.
Abbassando lo sguardo sull'orizzonte meridionale, si potranno riconoscere le costellazioni zodiacali.
Procedendo da Ovest verso Est, nelle prime ore della sera si farà appena in tempo a scorgere il Leone, ormai al tramonto, seguito dalla Vergine.
Non particolarmente appariscente è la costellazione della Bilancia - unico oggetto inanimato tra i segni zodiacali - mentre inconfondibile è la sagoma dello Scorpione con al centro la rossa Antares.
A Sud - Est possiamo riconoscere il Sagittario, la cui posizione ci indica la direzione del centro della Via Lattea, la nostra Galassia. Ricordiamo l'Ofiuco, la 13° costellazione zodiacale, molto estesa ma priva di stelle particolarmente luminose. Allontanandoci dall'eclittica (**), alta nel cielo notiamo la stella che rivaleggia in luminosità con Vega: si tratta di Arturo, nella costellazione del Bootes.
Quest'ultima ha una caratteristica forma ad aquilone; accanto ad essa possiamo riconoscere la piccola costellazione della Corona Boreale, a forma di "U".
Spostandoci in alto a sinistra, troviamo la costellazione di Ercole.
Nel cielo settentrionale troviamo come sempre l'Orsa Maggiore e l'Orsa Minore.
Guardando in direzione Nord, quindi verso la Stella Polare, l'Orsa Maggiore sarà sulla sinistra, in direzione Nord-Nord-Ovest, mentre in basso a destra possiamo riconoscere Cassiopea e, più in alto, Cefeo.
Note:(*)
Lo Zenit è il punto più alto della sfera celeste, proprio sopra la nostra testa: per la definizione geometrica è il punto di intersezione tra la retta verticale passante dal punto di osservazione e la sfera celeste.
(**) L'eclittica è il percorso apparente del Sole nell'arco dell'anno lungo la volta celeste; geometricamente, è l'intersezione tra quest'ultima e il piano dell'orbita terrestre.
Quante sono le costellazioni zodiacali?
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Elenco delle Costellazioni: denominazione in latino e italiano
Elenco delle stelle che hanno un nome
Le 100 stelle più brillanti del cielo - da Almanacco UAI
Mappe del cielo del mese
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Orizzonte Nord 15 luglio ore 22:00
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| Orizzonte Sud 15 luglio ore 22:00
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Orizzonte Ovest 15 luglio ore 22:00
| Zenit 15 luglio ore 22:00
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Congiunzioni
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Congiunzione Luna Saturno 15 luglio ore 23:30
| Congiunzione Luna Giove 19 luglio ore 01:00
| Congiunzione Luna Marte 21 luglio ore 02:00
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Congiunzione Luna Pleiadi 23 luglio ore 03:00
| Congiunzione Luna Venere 26 luglio ore 04:30
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Mappe del cielo realizzate con i programmi Skymap Pro e Stellarium
a cura di Enrico Stomeo - Sezione Meteore UAI
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METEORE DI LUGLIO 2022
Terminato giugno, ha inizio il clima estivo vero e proprio, cosa che può a maggior ragione invogliare a intraprendere qualche osservazione notturna. Luglio rappresenta una buona occasione anche per chi vuole cominciare sistematicamente con le meteore, dato che aumenta il numero degli sciami e delle stelle cadenti stesse, e che, in buone condizioni di trasparenza e oscurità, le frequenze diventano in genere superiori alle 20 meteore/h. Quest’anno il plenilunio capita il 13 luglio, pertanto nei giorni vicini a questa data il numero delle meteore visibili risulterà ridotto quasi di una decina di volte a causa del chiarore lunare.
Le regioni di cielo più attive sono quelle eclitticali del Sagittario, Aquila, Capricorno e Aquario. Qui i radianti presenti sono parecchio diffusi e vicini tra loro. Le osservazioni fotografiche, o ancor meglio quelle video, sono le più opportune, poiché visualmente risulta difficile discernere se si tratti di questo o quel sciame, specie se le scie luminose sono lontane dal radiante.
Chi si cimenta comunque nell’osservazione visuale sarà meglio che provveda a disegnare su una mappa stellare [1] le tracce luminose e annoti la loro velocità apparente (cioè i gradi percorsi in un secondo) per poter poi stabilire l’associazione più probabile a un radiante, e ovviamente condivida i propri dati osservativi spedendoli alla UAI-sm meteore@uai.it.
Particolare attenzione quest'anno potremo darla nella seconda parte della notte alle Pegasidi (max 10 luglio), giovane sciame minore di velocissime meteore di cui non è ancora certa l'origine, oppure alle Capricornidi (max 12 luglio) poco disturbate dalla Luna sempre bassa sull'orizzonte, che mostrano spettacolari meteore lente e brillanti che nella maggior parte dei casi si frammentano con una vistosa esplosione finale. Favorevole all'osservazione di prima sera quest'anno sarà pure la corrente delle Aquilidi (max 18 luglio) che sembra irradiarsi da un'area tra lo Scudo e il confine orientale dell'Aquila.
Brillante Capricornide apparsa alle 21h46m UT del 19 luglio 2014 sui cieli a nordest del Trentino Alto Adige, filmata da due videocamere della rete di sorveglianza Italian Meteor Group (IMG)–UAIsm / IMO Meteor Video Network. Nella fase finale la meteora ha subìto 2 esplosioni consecutive. © E.Stomeo (VE).
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Un'altra regione di cielo interessante è quella che comprende le costellazioni del Dragone, Aquila e Cigno, dove sono stati segnalati dei radianti diffusi di cui non sempre è risultata chiara l'attività. E' il caso soprattutto delle gamma Draconidi, un enigmatico sciame che ad esempio nel 2016 a fine mese ha mostrato dopo anni di totale quiescenza un imprevisto e breve exploit di circa 80-100 meteore di eZHR, testimoniato magnificamente da 9 stazioni video della nostra rete IMG-UAIsm.
Nella seconda parte di luglio interessanti da seguire saranno le attività delle alfa Cignidi (max 20 luglio) e della componente meridionale delle delta Aquaridi (max 28 luglio), certamente la corrente più conosciuta di luglio. Note quest'ultime fin dal 1849 come uno sciame diffuso, sono tutt'ora riscontrate ben attive, pur se osservabili con una certa difficoltà in quanto ricche di eventi poco luminosi e privi di persistenza della scia.
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[1] Mappe stellari del Gnomonicky Atlas Brno 2000 di Vladimir Znojil -> http://meteore.uai.it/mappe.htm
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In http://meteore.uai.it/sciami/2022/lug2022.htm maggiori dettagli sulle meteore di luglio.
In https://groups.io/g/METEORE informazioni su bolidi e meteore osservati, e per segnalare avvistamenti.
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a cura di Adriano Valvasori
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COMETE DI LUGLIO 2022
C/2017 K2 PANSTARRS
La cometa C/2017 K2 (PANSTARRS), è una cometa non periodica con orbita iperbolica la cui scoperta ufficiale è stata effettuata nel maggio 2017 grazie al sistema esplorativo Pan-STARRS, situato presso l'osservatorio di Halaekalā, sempre alla Hawaii. La C/2017 K2 PANSTARRS ha la particolarità di essere stata scoperta oltre 5 anni prima del passaggio al perielio che avverrà il 19/12/2022, fatto che costituisce finora un record assoluto.
Le sue condizioni di visibilità sono ottimali essendo visibile tutta la notte. Attualmente ha una magnitudine di circa 9 e si troverà per tutto il mese nella costellazione dell’Ofiuco.
Il giorno 14 luglio si troverà alla minima distanza dalla Terra.
Tra il 15 ed il 16 del mese, si troverà a transitare a circa 22’ nord dall’ammasso globulare M10.
Curva di luce della cometa C/2017 K2 PANSTARRS
| Grafico di visibilità della cometa C/2017 K2 PANSTARRS
| Mappa del percorso della cometa C/2017 K2 PANSTARRS
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Le mappe fornite sono indicative e per l'intero mese. Poiché le comete si spostano (anche notevolmente) da una sera all'altra, si consiglia, a chiunque si appresti all'osservazione degli astri chiomati, di munirsi di mappe dettagliate con stelle di riferimento per giorno ed ora di osservazione scaricabili dai comuni programmi di simulazione del cielo o contattare la sezione comete UAI.
Effemeridi aggiornate delle comete presentate sono disponibili sul sito del Minor Planet Center:
http://www.cfa.harvard.edu/iau/Ephemerides/Comets/index.html
Ulteriori informazioni disponibili sul sito della Sezione Comete UAI: http://comete.uai.it mail comete@uai.it
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a cura di Paolo Bacci
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ASTEROIDI PER LUGLIO 2022
Per il mese di Luglio 2022 proponiamo l'osservazione di due asteroidi:
(9) Metis
Scoperto il 25 aprile del 1848 dall'osservatorio privato del Colonnello Edward Cooper, irlandese, fu battezzato così in onore di Metide, una titanide figlia di Teti e Oceano, un'oceanina personificazione della prudenza. Ha un diametro di circa 235 Km ed impiega ad effettuare un giro intorno al Sole 3,68 anni, inclinato di 5,5° sull’eclittica, con un' eccentricità di 0,12.
Sarà visibile nella costellazione del Sagittario con una luminosità di 10.2 mag. visibile anche con piccoli telescopi.
(192) Nausikaa
Fu scoperto il 17 febbraio 1879 da Johann Palisa. Dedicato a Nausicaa, figlia di Alcinoo re dei Feaci, che nell'Odissea dà ospitalità al naufrago Ulisse. Ha un diametro di circa 103 km, e ruota intorno al Sole in 3,72 anni, inclinato di 6,79 gradi, con un eccentricità di 0,24.
Sarà visibile nella costellazione del Sagittario con una luminosità di11.4 mag. osservabile con piccoli telescopi.
Percorso apparente nella volta celeste degli asteroidi nel mese di Luglio 2022
| Particolare del percorso degli asteroidi nel mese di Luglio 2022
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- (tabelle a cura di Carlo Muccini)
Asteroidi in opposizione nel mese di Luglio 2022
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7 Luglio
| (14) Irene
| Mag=9.6
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15 Luglio
| (72) Feronia
| Mag=10.9
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19 Luglio
| (93) Minerva
| Mag=10.8
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23 Luglio
| (9) Metis
| Mag=9.6
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27 Luglio
| (409) Aspasia
| Mag=10.9
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27 Luglio
| (192) Nausikaa
| Mag=9.4
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28 Luglio
| (346) Hermentaria
| Mag=10.8
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CALENDARIO DELLE PROSSIME OPPOSIZIONI DI RILIEVO 2022 - Asteroidi luminosi con mag.<11 (*)
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6 Agosto
| (198) Ampella
| Mag=10.3
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12 Agosto
| (704) Interamnia
| Mag=10.0
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27 Agosto
| (4) Vesta
| Mag=5.9
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5 Settembre
| (216) Kleopatra
| Mag=10.1
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6 Settembre
| (3) Juno
| Mag=7.9
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10 Settembre
| (5) Astraea
| Mag=10.9
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21 Settembre
| (804) Hispania
| Mag=10.9
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21 Settembre
| (128) Nemesis
| Mag=10.6
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25 Settembre
| (48) Doris
| Mag=10.9
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5 Ottobre
| (23) Thalia
| Mag=10.9
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13 Ottobre
| (354) Eleonora
| Mag=10.8
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14 Ottobre
| (230) Athamantis
| Mag=9.9
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15 Ottobre
| (31) Euphrosyne
| Mag=10.6
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19 Ottobre
| (455) Bruchsalia
| Mag=10.9
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25 Ottobre
| (46) Hestia
| Mag=10.5
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26 Ottobre
| (92) Undina
| Mag=10.8
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7 Novembre
| (63) Ausonia
| Mag=11.0
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9 Novembre
| (324) Bamberga
| Mag=8.9
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9 Novembre
| (451) Patientia
| Mag=10.7
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10 Novembre
| (27) Euterpe
| Mag=8.8
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11 Novembre
| (115) Thyra
| Mag=9.6
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27 Novembre
| (30) Urania
| Mag=9.7
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28 Novembre
| (349) Dembowska
| Mag=9.6
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28 Novembre
| (164) Eva
| Mag=10.9
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3 Dicembre
| (532) Herculina
| Mag=9.9
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(*) Orari in tempo locale, considerata anche l'eventuale ora legale ove applicabile
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Gli autori del Cielo del Mese
I nominativi dei collaboratori sono indicati nella pagina "chi siamo"
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